A Palazzo Bonaparte, 70 opere del celebre fotografo contemporaneo internazionale, analizzano i costumi tradizionali dei popoli.

Si potrebbe definirla una sfida: un fotografo famoso che, come un antropologo dell’estetica, utilizza la sua arte e la sua sensibilità per scoprire, attraverso viaggi e introspezioni, la natura intima di popoli diversi. Scoprirne le tradizioni nascoste e le attitudini riservate attraverso la fotografia che, nel suo caso, diventa un vero e proprio strumento di comprensione.

«Fin dall’inizio di questo progetto ho sentito di doverlo chiamare “A beautiful world”
perché stavo scoprendo nuovi tipi di bellezza in luoghi che non avevo mai cercato prima…»
Mario Testino

Nato in Perù nel 1954 con origini irlandesi e italiane, Mario Testino si trasferì a Londra nel 1976 dove iniziò a farsi un nome, fino a diventare uno dei fotografi di moda e ritrattisti più innovativi della sua generazione. Le sue fotografie appaiono sulle principali riviste di moda del mondo. Punto di riferimento di altissimo rilievo nell’arte della moda, le sue immagini sono spesso diventate leggendarie come le persone che ha fotografato, da Kate Moss a Madonna, da Naomi Campbell a Diana Princess of Wales.

Negli ultimi sette anni, la sua ricerca di nuovi soggetti oltre i confini del mondo della moda ha portato la sua attenzione su un nuovo percorso creativo. Già accennato nelle immagini nel 2007, ha trovato ispirazione nelle identità culturali e nel costume dei Paesi in cui ha ambientato i servizi fotografici delle nuove collezioni.

Dal 2017 ha attraversato più di 30 Paesi, concentrando la sua arte sull’esplorazione dell’unicità culturale e tradizionale che ancora si trova in un mondo rapidamente globalizzato. «Nei miei viaggi mi sono reso conto che quando un Paese perde il legame tra la sua storia e il suo abito tradizionale, qualcosa di veramente prezioso è andato perduto» afferma l’autore.

A Roma, Arthemisia presenta in anteprima assoluta “A beautiful world”, il nuovo progetto ideato da Mario Testino, allestito a Palazzo Bonaparte, in Piazza Venezia, dal 25 maggio al 25 agosto 2024. La mostra è curata dall’illustre artista, scrittore e designer
multidisciplinare Patrick Kinmonth.

Attraverso circa 70 opere il tragitto espositivo è la navigazione straordinariamente magica e sfumata di Testino tra le complessità e i contrasti dei nostri molteplici modi di appartenere: definizione di individualità e conformità, comunità ed esilio, rituali, idee di sé, nozioni di altro, di identità al di là dei canoni di genere, simboli della differenza culturale e icone di sistemi di credenze.

La mostra, col patrocinio del Comune di Roma, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Domus Artium Reserve, con il supporto dell’Uzbekistan Art and Culture Development Foundation. Il progetto supporta la missione di “The Great Balance” nella promozione del patrimonio culturale (www.thegreatbalance.org).

Galleria fotografica: https://www.mostrepalazzobonaparte.it/mostra-testino.php

APPROFONDIMENTI

I CONTENUTI DELLA MOSTRA
Come ha spesso detto egli stesso, Mario Testino è sempre stato mosso dall’istinto di far apparire le sue immagini spontanee, intime e immediate. Meticolosamente pianificate ed eseguite, le sue fotografie presentano un’ingannevole nonchalance ed eleganza che ha ridefinito l’informalità nelle immagini di moda. Fresco e attuale, il suo lavoro lo ha reso per decenni il creatore di campagne di moda e editoriali che hanno sfidato le norme codificate, grazie alla loro creatività e fascino.

In seguito, ispirato dal fotografo peruviano Martin Chambi Jimenez e dai suoi ritratti dei primi anni del XX secolo di donne peruviane a Cusco che indossano abiti tradizionali, Testino ha rivisitato in un modo tutto suo il soggetto a colori per documentare la continua ricchezza e l’evoluzione delle tradizioni del costume in Perù.

Inizia così il nuovo progetto di Testino che ha cercato di registrare la straordinaria ricchezza della cultura del vestire in continua evoluzione accanto a una incombente tendenza all’omologazione, che cancella identità e comunità in ogni angolo del globo.

Testino reagisce a questo conformismo cercando, ovunque vada, abiti e costumi originali e immutabili che descrivano approcci artistici unici legati al ruolo, all’identità e al potere di appartenenza, evidenziati da indizi visivi. Può trattarsi di una forma straordinaria di un cappello, o di un taglio specifico di un costume o di un abito modellato, creato e
associato a un rituale, una festa, un luogo o un’usanza.

Rivelando questa bellezza in luoghi insoliti, definendo efficacemente il modo in cui apparteniamo al nostro Paese di nascita e di vita, e includendo l’ornamento del corpo stesso, fino alla pelle e ai capelli, Testino ha catturato immagini che definiscono chi siamo, a cosa apparteniamo e cosa rischiamo di perdere nel nostro magnifico mondo.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Attraverso un percorso tematico, la mostra è un viaggio che parte dal Perù per snodarsi attraverso Colombia, Messico, Giappone, Myanmar, Mongolia, Kenia e molti altri Paesi per svelare, attraverso la lettura e l’analisi dei costumi tradizionali, gli atteggiamenti dei vari popoli, rivelando a volte i loro tratti comuni ed altre i loro contrasti.

L’abito tradizionale come un codice a barre da leggere per “identificare” un popolo e portarne alla luce le caratteristiche più intime. È nel vestito il punto focale: il vestito decontestualizzato perché la concentrazione sia ancora di più su quella sorta di seconda pelle. L’utilizzo del colore nelle sue fotografie è straordinario ed esalta ancor più l’aspetto esteriore e creativo di tradizioni assai diverse, che però in comune hanno qualcosa che non muta nel tempo: i costumi della tradizione.

Con appresso il suo studio portatile, Testino è riuscito a far emergere nelle pose dei suoi personaggi, siano essi lottatori dell’Uzbekistan o donne Turkane dell’Africa, quanto l’abbigliamento tradizionale sia capace di rivelare l’attaccamento intimo o nascosto, quasi inconsapevole, ai segni caratteristici delle origini. Sul palcoscenico del mondo di Testino non sfila il nuovo ma quello che abbiamo dimenticato: cosa eravamo.



M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 24 maggio 2024
Galleria fotografica: https://www.mostrepalazzobonaparte.it/mostra-testino.php


MARIO TESTINO. A BEAUTIFUL WORLD
25 maggio – 25 agosto 2024

Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5 – Roma
Informazioni e prenotazioni: T. + 39 06 87 15 111
www.mostrepalazzobonaparte.it
www.arthemisia.it

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