Inizia a Roma, si sofferma in Veneto, si dirama in 21 luoghi nella penisola: 41 incontri fra lectio e monologhi teatrali inediti, concerti, prime nazionali.
Il Festival della Bellezza, che giunge quest’anno alla sua XI edizione, è un unicum a livello internazionale con appuntamenti in scena in luoghi simbolo del patrimonio storico-artistico italiano dal VI secolo a.C al ‘900, in cui sono proposte lectio filosofiche, letterarie e sull’arte, monologhi teatrali inediti, prime nazionali, concerti. In programma 41 eventi, tra giugno e ottobre, che ruotano intorno al tema “Immagini e pensieri iconici”.
Patrocinato dal Ministero della Cultura e promosso dalla Regione del Veneto, il Festival della Bellezza è organizzato dall’Associazione Idem con l’ideazione e la direzione artistica di Alcide Marchioro, il quale spiega: «Quest’anno ci aggireremo tra pensieri e immagini intorno a cui prende forma e senso la vita, quell’immaginario da cui, coi suoi rimandi simbolici, discende il reale. Dall’inventiva concettuale e narrativa di figure come Platone, Gesù, Nietzsche e Freud a quella di grandi artisti che si sono espressi attraverso significanti e poetici segni visivi o sonori. Nell’idea del Festival di unire riflessione a percezione, saremo in contatto diretto con alcune di queste opere iconiche come i Templi di Selinunte, l’Ultima Cena di Leonardo, i tagli di Fontana e come quelle di Michelangelo, Palladio, Portaluppi, Scarpa, Burri in cui è emblematica la fusione tra l’idea e la forma, tra il mentale e la sua estetica trasposizione materiale e sensoriale. La Bellezza come simbolo dei simboli».
Chi non può vivere l’emozione di assistere dal vivo agli eventi nei magnifici contesti, può comunque vedere estratti degli appuntamenti pubblicati su canali Instagram, Facebook e YouTube; sono previste oltre 20 milioni di visualizzazioni dei video, il Festival è quello italiano con più follower su Instagram.
I PROTAGONISTI
Apertura a Villa Medici a Roma il 3 giugno 2024 con la lectio di Melania Mazzucco “Scandalo. Il femminile nell’arte tra rappresentazione e percezione”, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma.
A seguire si esprimeranno sul tema, da diverse prospettive, intellettuali e artisti come Alessandro D’Avenia, Sonia Bergamasco, Roberto Vecchioni, Massimo Recalcati, Stefania Auci, Federico Buffa, Morgan, Lella Costa, Aldo Cazzullo, Umberto Galimberti, Antonio Caprarica, Arianna Porcelli Safonov, Flavio Caroli, Alessandro Bergonzoni, Igor Sibaldi, Barbara Stefanelli, Giordano Bruno Guerri, Beppe Severgnini, Stefano Massini, Guia Soncini, Aldo Grasso, Massimo Cacciari, Chiara Gamberale, Matteo Garrone.
I LUOGHI
Concepito intorno all’idea di “arte nell’arte”, il Festival incrementa le sedi ed è presente in 21 luoghi simbolo della nostra tradizione culturale, dal mondo classico come i Templi di Selinunte e le Grotte di Catullo, attraverso opere medievali e rinascimentali, come l’Ultima Cena di Leonardo, e settecentesche quali il Teatro Bibiena, fino a icastiche opere novecentesche tra le quali Il Vittoriale e il Cretto di Burri.
Dopo l’apertura a Villa Medici a Roma, come da tradizione l’itinerario parte da Verona e ha nel Venetoun territorio d’elezione: il Teatro Romano di Verona è la sede principale degli eventi che vanno dalle sponde del Lago di Garda, nella cinquecentesca Villa Guarienti di Brenzone a Punta San Vigilio, al grande salone affrescato del medievale Palazzo della Ragione di Padova, al Memoriale Brion, capolavoro di Carlo Scarpa tra modernismo e filosofie orientali. Altri appuntamenti in ville e giardini storici, settecenteschi, a Villa Mosconi Bertani e a Villa Guerrieri Rizzardi a Negrar di Valpolicella. In questa edizione è previsto un percorso tra le opere più celebri di Palladio con eventi al Teatro Olimpico e alla Basilica Palladiana e Vicenza e, per la prima volta, sempre a Vicenza, a Villa La Rotonda e a Villa Barbaro affrescata da Paolo Veronese.
Un luogo centrale delle riflessioni è Milano, con rifermento al Quattrocento e al Novecento, secoli in cui fu tra le capitali internazionali di arte e cultura: oltre che al Cenacolo Vinciano, il Festival propone eventi al Castello Sforzesco, al Museo Poldi Pezzoli, a Villa Necchi Campiglio di Portaluppi e alla Sala Fontana dell’Arengario.
PROGRAMMA: “IMMAGINI E PENSIERI ICONICI”
L’anteprima con Melania Mazzucco anticipa una serie di riflessioni letterarie, filosofiche, storiche e artistiche su personaggi, idee e opere iconiche da parte di alcuni dei maggiori protagonisti della scena culturale italiana, in cui si intrecciano avventure, intuizioni, suoni, racconti e riflessioni di personaggi come Ulisse, Leonardo, Michelangelo, Eleonora Duse, Madame Bovary, i Beatles, Bjorn Borg e John McEnroe, Jim Morrison, JFK, Franco Battiato, Fabrizio De André, Roberto Baggio, Janis Joplin, Lucio Dalla, Pinocchio.
Figura iconica per eccellenza, quella di Gesù: Umberto Galimberti ne parla in rapporto a Platone e Nietzsche a Villa Barbaro; Massimo Recalcati in rapporto a Freud; Igor Sibaldi come personaggio dai tratti ellenistici al Teatro Romano di Verona. La sua figura epocale appare anche in molte altre riflessioni, come in quella di Flavio Caroli al Cenacolo Vinciano su “L’iconico Leonardo” e nelle riflessioni in luoghi spirituali come il Cretto di Burri e il Memoriale Brion.
D’arte parlano anche Vittorio Sgarbi con racconti e riflessioni su Michelangelo e Canova al Teatro Romano e Massimo Cacciari su Leon Battista Alberti e Palladio a Villa La Rotonda; Aldo Grasso parla dell’iconografia del Novecento alla Sala Fontana dell’Arengario.
Arianna Porcelli Safonov al Teatro Romano e al Castello Sforzesco di Milano, Lella Costa al Teatro Romano, Stefano Massini al Teatro Bibiena, Sonia Bergamasco al Vittoriale e ai Templi di Selinunte e Alessandro Bergonzoni al Castello Sforzesco propongono eventi inediti, monologhi teatrali e lectio, ideati rispetto ai contesti e al tema del Festival.
Guia Soncini al Palazzo della Ragione di Padova, Stefania Auci a Villa Necchi Campiglio e Chiara Gamberale al Teatro di Verzura di Villa Guerrieri Rizzardi riflettono su iconiche figure letterarie, Alessandro D’Avenia racconta di Ulisse e dell’Odissea come poema del venire alla luce, del farsi vivi a sé stessi, in autentici luoghi classici, come i Templi di Selinunte e il Teatro Romano, e al Castello Sforzesco.
L’iconografia contemporanea è dovuta soprattutto ai grandi fenomeni popolari della nostra epoca: la musica, la politica, lo sport, il cinema. Al Festival si esibiscono al Teatro Romano cantautori di diverse generazioni: da un artista di culto come Roberto Vecchioni a Vasco Brondi e Ermal Meta. Al Teatro Olimpico di Vicenza Federico Buffa racconta l’estro geniale di Lucio Dalla, che è tra i protagonisti anche della prima nazionale al Teatro Romano dello spettacolo musicale di Paola Turci e Gino Castaldo sul “triennio magico” della canzone, dal ‘79 all’81 (con capolavori di Battiato, De André, Vasco Rossi, De Gregori, Bennato, Pino Daniele, Guccini, Battisti, Fossati). Morgan, a Villa Mosconi Bertani, propone una lezione-concerto su icone del rock (come Elvis Presley, Dylan, Jim Morrison, Lennon, Jimi Hendrix, Lou Reed, Janis Joplin).
Antonio Caprarica e Vittorio Emanuele Parsi a Villa Guarienti di Brenzone, Aldo Cazzullo a Villa Mosconi Bertani, Giordano Bruno Guerri alle Grotte di Catullo e Barbara Stefanelli al Museo Poldi Pezzoli raccontano di personaggi e movimenti politici entrati nel mito, da Giulio Cesare, Napoleone, Garibaldi, Elisabetta II, Churchill, alle attuali ragazze iraniane. Beppe Severgnini, alla Basilica Palladiana, racconta della squadra del cuore come icona identitaria dell’immaginazione; Paolo Bertolucci, a Villa Guarienti di Brenzone, parla di miti del tennis, icone di stile fuori e dentro il campo, soprattutto nei suoi anni ‘70. Di immagini, scene e narrazioni iconiche nel cinema parla al Teatro Romano Matteo Garrone in un appuntamento su ispirazione e stile del suo cinema d’arte.
Chi non può vivere l’emozione di assistere dal vivo agli eventi nei magnifici contesti, può comunque vedere estratti degli appuntamenti pubblicati su canali Instagram, Facebook e YouTube; sono previste oltre 20 milioni di visualizzazioni dei video, il Festival è quello italiano con più follower su Instagram.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO LUCA ZAIA*
«Quest’anno la tematica scelta dal Festival della Bellezza ci invita a riflettere sulla potenza evocativa di immagini e pensieri iconici, sulla loro capacità di attraversare il tempo e di comunicare emozioni, idee e storie. Le icone sono simboli che vanno oltre la loro rappresentazione visiva: sono porte verso mondi interiori, veicoli di significato e di memoria. Ci parlano di cultura, di spiritualità, di storia e di identità. Esse ci collegano al passato e ci proiettano nel futuro, mettendo in relazione persone e mondi diversi, rappresentano dei ponti di confronto lungo i secoli. In questo contesto il Festival diventa quindi un luogo di incontro e di dialogo tra arte, sapere e pensiero».
LA VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO ELISA DE BERTI
«La regione Veneta è felice di essere al fianco del Festival, di sostenerlo e di condividere convintamente il progetto. Una iniziativa partita da Verona che si è poi estesa ad alcune delle opere più rappresentative della tradizione storico-artistica e culturale del Veneto e dell’Italia».
L’ASSESSORA ALLA CULTURA DEL COMUNE DI VERONA MARTA UGOLINI
«Siamo davvero orgogliosi di poter essere partner di questo progetto che mette insieme l’arte ma anche il pensiero, la riflessione e coniuga i luoghi del passato con quelli che sono invece i temi dell’oggi e del futuro».
C.S.m.
Fonte: comunicato stampa del 31 maggio 2024
FESTIVAL DELLA BELLEZZA
3 giugno – ottobre 2024
Biglietti sui circuiti Ticketone e Verona Box Office (online e punti vendita).
Organizzazione:
Idem – percorsi di relazione
Lungadige Matteotti 12 – 37126 Verona
www.festivalbellezza.it
https://www.facebook.com/FestivalBellezza/