12 palchi, 87 band, 580 artisti, 238 eventi, circa 330 ore di musica. Gratuita la maggior parte dei concerti.

A parte i numeri, che pure sono imponenti, è la bellezza del Festival che conta, una bellezza costruita dalla sovrapposizione di qualità musicale, formula, ambienti. Con l’edizione 2024, che si svolge a Perugia dal 12 al 21 luglio (anteprima l’11 luglio) Umbria Jazz inaugura un nuovo ciclo, ma in continuità con la formula del cinquantesimo anniversario celebrato lo scorso anno, e senza mai derogare dalla ricerca della qualità.

Il cartellone firmato dal direttore artistico Carlo Pagnotta, con il supporto del Maestro Manuele Morbidini e la consulenza di Enzo Capua e Annika Larsson, è un mix di grandi nomi e giovani emergenti, di pop star e jazzmen ortodossi, di musicisti italiani e altri provenienti da tutto il mondo, di musica per grandi spazi e situazioni più raccolte, di concerti gratuiti (la maggior parte) ed eventi a pagamento.

Ai concerti fanno da contorno, con pari rilevanza, attività di didattica musicale, iniziative dedicate ai bambini e un concorso.

[Jazz at the Lobero – Brad Mehldau 10/28/17 The Lobero Theatre ph David Bazemore]

LA FORMULA VINCENTE
La formula del Festival, confermatasi vincente negli ultimi trent’anni propone, in linea con le edizioni passate, una full immersion nella musica, avendo come cornice l’acropoli perugina. Il programma comincia a mezzogiorno con la sfilata della marching band e si conclude a notte fonda nella raccolta dimensione del jazz club.

LA MUSICA, GLI SPAZI
Le location del Festival si caratterizzano per una precisa identità musicale. L’Arena Santa Giuliana, lo spazio più capiente, è sede dei grandi eventi, sia di pop/rock che di jazz. Il Teatro Morlacchi, polo della vita culturale della città, ospita i concerti all’insegna del jazz più ortodosso: è il festival dei fan puristi. La Galleria Nazionale dell’Umbria è il prezioso, raccolto scrigno di un jazz sofisticato e quasi “da camera”, incline alla ricerca. I palchi all’aperto in Piazza IV Novembre, nei Giardini Carducci e sulla Terrazza del Mercato Coperto sono dedicati a generi più popolari, rivolti ad un pubblico che vuole ascoltare buona musica soul, blues, swing. E ancora, le strade del centro, teatro delle parate, e Via dei Priori.  Il club di mezzanotte nel Secret Bistrot è il jazz per chi tira tardi con la passione delle jam session, rito identitario del jazz di ogni epoca.

I MUSICISTI E I LUOGHI IN CUI ASCOLTARLI

[Chris Potter (c) Dave Stapleton]

ARENA SANTA GIULIANA
È lo spazio delle rockstar: il grande Lenny Kravitz, la leggenda senza tempo dei Toto, la migliore black music del genio Nile Rodgers con i suoi Chic. È anche la sede del concerto inaugurale di Vinicio Capossela in ricordo di Sergio Piazzoli, suo grande amico, a dieci anni dalla morte del promoter perugino.

Inoltre, una corposa rassegna di voci femminili di grande attualità: l’inglese Raye vincitrice di ben sei BRIT Awards; Somi, tra radici africane e soul; l’africana Fatoumata Diawara, portavoce di un continente giovane in grande ascesa; la star americana della vocalità jazz Veronica Swift; Lizz Wright, songwriter e cantante.

Il jazz non manca mai all’Arena: sono di scena i Gil Evans Alumni, per un creativo remake delle grandi band condotte da Evans, anche a Umbria Jazz, negli anni ’70 e ‘80: titolo, “Gil Evans Remembered”; il quartetto all star Chris Potter, Brad Mehldau, John Patitucci e Jonathan Blake; e poi Hiromi con la sua elettrizzante band Sonicwonder.

I suoni del continente sudamericano trovano spazio con i cubani Roberto Fonseca e Chucho Valdés, che celebra i cinquant’anni di storia degli Irakere; lastar brasiliana Djavan; la spettacolare Pacific Mambo Orchestra. Capitolo a sé è Cha Wa, eredi della cultura dei Mardi Gras Indians di NewOrleans.Inutile, infine, presentare Richard Galliano, amatissimo dal pubblico italiano,che torna con il New York Tango Trio.

[Hiromi ph Mari Amita]

Il TEATRO MORLACCHI
È la sede dei concerti di jazz: nessuno sconfinamento verso altri generi. È la parte del cartellone per i jazz fan “puristi”. Charles Lloyd, il grande guru del jazz contemporaneo, porta il suo quartetto di cui fa parte una star del pianoforte come Jason Moran. Ci sono poi i tre più grandi trombettisti italiani: Enrico Rava con i The Fearless Five, Paolo Fresu con il Devil Quartet, Fabrizio Bosso con il progetto “About Ten”, con Paolo Silvestri.

Ancora jazz tricolore con tre importanti pianisti: Alessandro Lanzoni con special guest Francesco Cafiso, un omaggio a Bill Evans con Dado Moroni in trio con Eddie Gomez e Joe La Barbera, due musicisti la cui carriera è stata molto legata a Evans, e il piano solo di Danilo Rea. Restando al pianoforte, due artisti americani di diverse generazioni come Kenny Barron e Christian Sands, entrambi in trio.

Something Else! è una vera e propria celebrazione del genere che è passato alla storia come soul jazz: sette musicisti guidati da un maestro come Vincent Herring. Il chitarrista Kurt Rosenwinkel guida un quartetto di altissimo livello artistico, perfettamente calato nel jazz contemporaneo.

[John Patitucci (c) Peter Freed]

GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
Ai piani alti di Palazzo dei Priori, sono ambientate le proposte più di nicchia: un jazz spesso di ricerca, comunque originale, per ascoltatori curiosi. Qui va in scena una vera e propria rassegna di pianisti: l’americano Micah Thomas, lo spagnolo Marco Mezquida, e poi Enrico Pieranunzi, Rita Marcotulli, Giovanni Guidi, Franco D’Andrea, Ramberto Ciammarughi.

Se è vero che il jazz è l’arte dell’incontro, ecco stuzzicanti partnership in duo: Francesco Bearzatti e Paolo Birro con un omaggio a Billy Strayhorn; i francesi Vincent Peirani (anche in una solo performance) ed Émile Parisien; poi Miguel Zenón e Luis Perdomo con “El arte del Bolero”; Gianluca Petrella e Pasquale Mirra con l’inconsueta formula trombone-vibrafono-elettronica.

Completano il cartellone il trio della chitarrista Eleonora Strino, il quartetto italofrancese Weave4, il trio Pieranunzi – Mirabassi – Bulgarelli con “Racconti Mediterranei”, il trio transgenerazionale Eddie & The Kids del giovane chitarrista Edoardo Ferri e i “veterani” Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra. Una rilettura sui generis di Louis Armstrong è quella offerta in “My Louis” del quintetto del trombettista Mirco Rubegni.

[Fatoumata Diawara London Ko (by Alun Be)]

I CONCERTI GRATUITI IN PIAZZA IV NOVEMBRE, GIARDINI CARDUCCI E TERRAZZA DEL MERCATO COPERTO
Musica per tutti, con generi popolari senza mai rinunciare alla qualità. Ironia, rock ‘n’ roll, swing e atmosfere vintage nella musica degli italianissimi Lovesick e dei britannici Ray Gelato & The Giants, amatissimi dal pubblico.

Dagli Stati Uniti arrivano i colori forti della Louisiana con i Cha Wa, il soul divertente, fatto per indurre buonumore, di Sammy Miller & The Congregation, il blues di Detroit di Thornetta Davis, che per voce e presenza scenica eredita il carisma delle regine del blues. Mitch Woods è un pianista dalla tecnica scintillante con all’attivo molti premi nei principali concorsi americani di blues e soul. Lo accompagnano i suoi fedeli Rocket 88’s.

Italianissimi sono Accordi Disaccordi, trio acustico partito dalla tradizione gipsy  per approdare a una musica sofisticata e di atmosfera; il quartetto del clarinettista Nico Gori, un vero virtuoso dello strumento; il pianista e cantante Lorenzo Hengeller, garbato intrattenitore e storyteller; Sticky Bones che rievocano il jazz delle origini; i ben noti Funk Off, da venticinque anni immancabile marching band del Festival.

Infine, in Piazza IV Novembre, il “dilettantismo colto” delle orchestre giovanili di università, istituzioni culturali, scuole, per lo più americane: Utah State University Jazz Band (Logan, Utah); University of Montana Jazz Band (Missoula, Montana); Utrechtse Student Bigband (Utrecht, Paesi Bassi); John Hersey Jazz Band (Arlington Heights, Illinois); University of Delaware Jazz Band (Newark, Delaware); Jazz School Studio Band (Berkeley, California); Kansas University Jazz Band (Lawernce, Kansas); Antares Flare (Rotterdam, Paesi Bassi).

Altra orchestra, molto diversa, è la Tribunal Mist Jazz Band, i cui membri sono avvocati e giuristi.

La House Band con Piero Odorici e Daniele Scannapieco è il quintetto del club di mezzanotte, aperto anche alle jam session. È il jazz delle ore piccole, ideale conclusione di una giornata di musica. A tutto questo bisogna aggiungere le dieci band finaliste del Contest e quelle formate dai migliori studenti dei corsi del Berklee.

[Richard Galliano © Serge Braem]

IL CLUB DI MEZZANOTTE CON THE RESIDENT BAND
Da alcune edizioni, Umbria Jazz ha ripreso quella che è stata una sua antica consuetudine: la jam session notturna come conclusione in bellezza di una giornata di musica. Ogni jam session che si rispetti comincia dopo la mezzanotte e va avanti finché c’è voglia di suonare. Il suo cuore è una house band. In questo caso si tratta di un quintetto ormai rodato da qualche stagione, sia a Perugia che a Orvieto, che fa capo al sassofonista Piero Odorici. È questa la band residente di Umbria Jazz, alla quale tutti gli altri musicisti possono unirsi, ed è costituita da jazzmen esperti, tra i migliori esponenti dei loro strumenti. Una band che dal vivo, nel Secret Bistrot, sa come restituire in modo perfetto il clima infuocato delle jam session amate dai nottambuli.

ANTEPRIME
Due anteprime speciali giovedì 11 luglio. La prima si tiene alle ore 18,30: “UJ4KIDS presents Bourbon Street al Borgobello”, la mezzanotte bianca del jazz con le scuole di musica di Perugia.

La seconda è il concerto della Banda Musicale dell’Esercito Italiano che suona in Piazza IV Novembre alle ore 21.30.

UMBRIA JAZZ E IL FESTIVAL DI SPOLETO
Viene confermata la collaborazione tra Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi di Spoleto (vedi notizia qui). La sofisticata vocalista e songwriter Lizz Wright, in programma al Teatro Morlacchi di Perugia, si esibisce anche al Teatro Romano di Spoleto l’11 luglio.

Ci sono inoltre tre date nel jazz club del festival spoletino: Alessandro Lanzoni Trio feat. Francesco Cafiso il 29 giugno, Micah Thomas Trio il 6 luglio, Kind of Bill feat. Dado Moroni, Eddie Gomez, Joe La Barbera il 13 luglio.

STUDIARE JAZZ A PERUGIA
Come sempre, parallelamente al Festival si svolgono (questa è la trentasettesima volta) le Clinics del Berklee College of Music di Boston, dal 9 al 21 luglio presso la sede della Scuola “San Paolo” di Viale Roma. I corsi offrono agli iscritti, che vengono a Perugia da tutto il mondo, la possibilità di perfezionarsi con docenti e un metodo didattico tra i più prestigiosi al mondo.

ALLA SCOPERTA DI NUOVI TALENTI
L’attenzione che il festival rivolge ai giovani è testimoniata anche dal Conad Jazz Contest, riservato alle band emergenti e giunto alla undicesima edizione. Con la speranza di scoprire e supportare il jazz di domani.

In tre pomeriggi ai Giardini Carducci si esibiranno le dieci band finaliste, nove selezionate da una giuria tecnica e una dal pubblico in rete. I partecipanti al concorso dovranno avere una età tra 18 e 28 anni. I vincitori avranno un premio in denaro e una serie di supporti nella fase iniziale della carriera.

JAZZ IN CONSERVATORIO
Apertura al Conservatorio “Francesco Morlacchi” per promuovere il jazz ai più alti livelli di educazione musicale. Nell’Auditorium si svolgono, dal 15 al 17 luglio, tre concerti di alunni e docenti dei corsi di jazz della prestigiosa istituzione perugina.

COLLEGE BAND
Come accade da anni, sul palco salgono big band di istituzioni scolastiche di vario grado, dai college universitari agli istituti superiori, americani ma non solo. Queste orchestre suonano, in una dimensione di dilettantismo colto, buona musica e spesso nelle loro sezioni crescono i jazzmen professionisti di domani.

UJ4KIDS, LA MUSICA PER GIOCARE E CRESCERE
Una riuscita sintesi di gioco, cultura, creatività, socialità per bambini e ragazzi (e le loro famiglie). L’obiettivo è favorire la promozione di una cultura musicale e in particolare la conoscenza del jazz. Non solo si forma così il pubblico di domani, ma si pongono le prime basi per far crescere nuove leve di musicisti. La manifestazione, in sinergia con le istituzioni scolastiche del Territorio, si svolge nei giardini dell’Arena Santa Giuliana, dal 14 al 21 luglio.

MUSICA E TURISMO
Per le migliaia di turisti seguire il filo della musica di Umbria Jazz significa anche andare alla scoperta di uno dei centri storici più belli d’Italia, con possibili escursioni per le Vie Regali, i vicoli, le piazze, le chiese, i musei, i monumenti che vanno dal periodo etrusco a quello rinascimentale e oltre. Ciò che rende unica Umbria Jazz è questo incontro/scontro tra la musica della contemporaneità e i luoghi della storia. E con la possibilità di godersi la cucina umbra.

C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa (da un testo di Paolo Occhiuto) di giugno 2024
Manifesto ufficiale edizione 2024 “Del disegno… l’oro” di Gianni Dessì (2024)

UMBRIA JAZZ
12 – 21 luglio (anteprima l’11 luglio)

Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz
Piazza Danti, 28 – 06122 Perugia
telefono +39 075 5732432
mail info@umbriajazz.com
www.umbriajazz.com