Al Parco archeologico di Naxos, arte relazionale: i visitatori interagiscono con le sculture di Stefania Pennacchio e il mito di Ecate per connettersi al proprio io interiore.

Dea che protegge, e dalla quale proteggersi, Ecate era percepita come una divinità misteriosa, al contempo benevola e crudele verso i mortali.

Una mostra per connettersi al proprio inconscio, per ritrovare il proprio mondo interiore accompagnati dal mito di Ecate, divinità greca che rivive nel silenzio senza tempo degli scavi archeologici dell’antica Naxos con le sculture di Stefania Pennacchio: le sacerdotesse oranti, la dea dal triplice volto – giovane, matura, anziana – e infine il rito delle trottole e la Grande Trottola, un’urna circolare cui affidare i propri sogni, scritti su un foglietto di carta al termine del percorso di visita.

Nel solco dell’arte relazionale – che si nutre di contenuti e riflessioni tramite i QrCode e culmina con il gesto arcano e rivoluzionario della “scrittura a mano”, sempre più raro nell’era digitale – si è inaugurata il 14 giugno 2024 al Parco di Naxos, fra gli scavi della prima polis greca in Sicilia, la mostra di Stefania Pennaccchio “Ecate. La via del desiderio”, a cura di Angelo Lorenzo Crespi. La mostra -nata da un’idea dell’artista e della direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano –è visitabile fino al 30 ottobre 2024 (biglietto incluso nel ticket di ingresso al Parco).

[I visitatori inseriscono i biglietti nella scultura. Foto Melamedia]

LA MOSTRA
Che sia argilla declinata secondo la tecnica giapponese del raku, o, come in questo caso, il semire, impasto ceramico refrattario a grana grossa, Stefania Pennacchio è un’artista la cui produzione è segnata da una continua sperimentazione: uno stile personale e riconoscibile, declinato con l’uso dell’argilla e del bronzo.  

Per Naxos, Pennacchio ha immaginato un percorso condiviso con i visitatori che, inquadrando i QR Code, possono interagire con le sei grandi sculture disseminate lungo l’area archeologica. Una di queste rievoca una tradizione religiosa degli antichi abitanti di Naxos ed è collocata all’incrocio di una delle vie principali (la platèia B), della polis, in corrispondenza delle basi quadrangolari in basalto lavico dell’Etna che, forse, erano altari dove ogni giorno i cittadini onoravano le divinità con offerte votive.

A spiegare il rituale che attende i visitatori al Parco di Naxos è la stessa Pennacchio, che ha elaborato il progetto con lo psichiatra e psicanalista Andrea Rapisarda: «Lungo il percorso dell’antica polis saranno presenti otto domande, fruibili attraverso la scansione di QRcode e che aiuteranno i visitatori a mettersi in contatto con la fonte personale dei propri desideri». L’esperienza si conclude con la scultura “Grande trottola di Ecate” che raccoglie i desideri di tutti coloro che vogliono lasciarne traccia.

ECATE SOTTO LE STELLE
Alla mostra è dedicato un evento in notturna il 10 agosto: La Notte di Ècate”, visita sotto le stelle con la colonna sonora di versi e strumenti dell’antica Grecia a cura della musicologa e lirista Rosa Fragorapti e le installazioni visual di Giuseppe La Spada, fotografo e regista da sempre focalizzato sul rapporto uomo-natura. Per l’occasione, con la partecipazione del curatore, sarà anche presentato il catalogo della mostra.

C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa del 17 giugno 2024

ECATE. LA VIA DEL DESIDERIO
14 giugno – 30 ottobre 2024

Parco archeologico Naxos Taormina
Via Lungomare Schisò – 98035 Giardini Naxos (ME)
Tel: +39 0942 51001
parco.archeo.naxos@regione.sicilia.it
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