Testo del XVII sec. attesta il tipo di nozze narrato da Manzoni nei Promessi Sposi. I Carabinieri dell’Arte lo restituiscono alla Biblioteca Trivulziana.
Un importante testo del 1629 “D. Co. Caroli Balbiani Belgioiosi. Dominus illumimnatio mea Ex dispositione Nov. Const. in tit. de poenis §. matrimonia, cautum est matrimonia clandestina esse non debere […]” dell’autore Gio Battista Bagliotti, è stato recuperato dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza.
Il bene era stato sottratto in epoca imprecisata dall’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana del Comune di Milano, situato nel Castello Sforzesco, e solo recentemente è stato notato in vendita on line sul mercato antiquario.
LA PRATICA SEICENTESCA DEL “MATRIMONIO A SORPRESA”
Il testo, in folio, capolettera xilografico, stampato in un elegante carattere corsivo, è la trascrizione di una complessa memoria concernente gli aspetti giuridici di una vicenda occorsa a Milano agli inizi del ‘600: le nozze tra Carlo Barbiano di Belgioioso (1608- 1656) e Francesca Malombra (1614-1641), contratte senza il consenso di chi aveva la tutela legale della giovane, ricorrendo all’artificio della dichiarazione della formula matrimoniale di fronte a ignari testimoni.
Il caso del “matrimonio a sorpresa”, una pratica storicamente documentata a Milano, come altrove, è narrata anche da Alessandro Manzoni nel capitolo VII de “I Promessi sposi”, dove immaginava Renzo e Lucia che cercavano di sposarsi dichiarandosi, appunto, a sorpresa difronte a don Abbondio. Interessante notare come questa vicenda avesse luogo proprio negli anniin cui il Manzoni ambientò il suo famoso romanzo storico.
LE INDAGINI
La segnalazione ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza e la conseguente denuncia di furto sporta dai funzionari della Biblioteca Trivulziana hanno dato il via a una rapida ma articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Grazie al recupero da parte del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, il prezioso fascicolo, tutelato dalla legislazione sui beni culturali, potrà ritornare nel fondo di provenienza.
C.S.m.
Comunicato stampa del 5 luglio 2024