Alla Galleria d’Arte Moderna, 130 opere dell’espressionismo italiano anni ’20 – ‘40. Si aggiunge l’installazione ambientale di Laura VdB Facchini.  

Una delle stagioni più originali della cultura artistica italiana della prima metà del XX secolo è rappresentata dall’espressionismo degli anni Venti-Quaranta che, pur sviluppato in gruppi più o meno definiti e longevi, ha apportato alla ricerca artistica un contributo di fondamentale rilievo. A questa esperienza estetica e poetica a cavallo fra le due guerre è dedicata la mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano”, ospitata dal 6 luglio 2024 al 2 febbraio 2025 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e ideata in vista della celebrazione del centenario della stessa Galleria (1925-2025).

Circa 130 opere ripercorrono la variegata realtà dell’espressionismo italiano, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi attivi principalmente a Roma, Milano e Torino.

Per le persone con disabilità visiva è stato infatti elaborato un percorso dedicato, dotato di disegni a rilievo con traduzioni in braille e relative audiodescrizioni.

Galleria fotografica: https://www.galleriaartemodernaroma.it/it/mostra-evento/estetica-della-deformazione-protagonisti-dellespressionismo-italiano

L’ESPRESSIONISMO ITALIANO DEGLI ANNI ’20 – ‘40
La mostra riflette su alcune delle più importanti personalità che, in percorsi individuali o in seno a gruppi codificati, hanno declinato nell’Italia degli anni Venti-Quaranta la proposta di un linguaggio spiccatamente antiaccademico, incentrato sulla trascrizione del dato soggettivo interiore, un colore antinaturalistico e ribelle, un’idea di forma deviante rispetto al canone “classico” di bellezza. Per questi artisti non è importante la rappresentazione asettica delle cose, la mera “trascrizione” del dato percepito dai sensi, ma piuttosto l’esternazione delle proprie visioni interiori, la “interpretazione” di quel dato.

Espressionismo deriva dal latino exprimĕre, composto da ex e premĕre, cioè, premere fuori, spremere, esternare attraverso il filtro soggettivo. Su questa base ecco che i ritratti non tendono più verso l’esattezza fotografica, che sul paesaggio si deposita uno sguardo inquieto e la città diventa scenario di visioni allucinate e oniriche, mentre gli oggetti delle nature morte sembrano metafore enigmatiche. Forme deformanti e colori ribelli, aggressivi e spregiudicati, offrono alle idee un adeguato strumento linguistico.

LA MOSTRA
Grazie al dialogo fra la collezione della Galleria d’Arte Moderna, le opere provenienti da altre collezioni capitoline come Musei di Villa Torlonia, Casa Museo Alberto Moravia, e le opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano, mai esposta nella Capitale, è possibile ripercorrere la variegata realtà dell’espressionismo italiano, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi che hanno avuto come centro d’azione le città di Roma, Milano e Torino.

Sono presenti anche le due più recenti acquisizioni della Collezione Giuseppe Iannaccone e cioè gli oli su tela, entrambi del 1929, Nudo sdraiato di Gigi Chessa e Figura in blu (e vaso verde) di Francesco Menzio.

Il dialogo fra la collezione della Galleria d’Arte Moderna e la Collezione Giuseppe Iannaccone illumina l’una e l’altra di reciproche inedite reinterpretazioni, confermando come l’arte italiana fra le due guerre, tutt’altro che affetta da provincialismo, abbia intessuto feconde e proficue interazioni con gli orizzonti europei. Gli espressionisti italiani, in piena sintonia con le tendenze internazionali ma allo stesso tempo consapevoli dello specifico della tradizione nazionale, hanno dato luogo a un lessico originale e franco, capace di interpretare con efficacia le inquietudini del loro tempo.

GLI ARTISTI IN MOSTRA
Afro, Arnaldo Badodi, Mirko Basaldella, Renato Birolli, Domenico Cantatore, Bruno Cassinari, Gigi Chessa, Filippo De Pisis, Lucio Fontana, Nino Franchina, Nicola Galante, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Mazzacurati, Roberto Melli, Francesco Menzio, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Antonietta Raphaël, Aldo Salvadori, Aligi Sassu, Scipione (Gino Bonichi), Emilio Sobrero, Luigi Spazzapan, Filippo Tallone, Fiorenzo Tomea, Arturo Tosi, Ernesto Treccani, Italo Valenti, Emilio Vedova, Alberto Ziveri.

APPROFONDIMENTO:
IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso espositivo inizia naturalmente da Roma, con la Scuola di via Cavour e alcune delle personalità che via via hanno definito variamente la “scuola romana” e le sue peculiarità tecniche e tematiche, non ultima quella del tonalismo. In origine l’incontro fra i giovani Scipione e Mafai, cui presto si avvicina la Raphaël, dà l’avvio a una pittura visionaria e onirica, animata da colori accesi e drammatiche lumeggiature, nutrita dall’ammirazione per Goya, El Greco, Bosch, ma anche per i moderni Kokoschka, Chagall, Derain, Dufy. Roberto Longhi, recensendo la mostra del gruppo nella primavera del 1929, individua chiaramente nel sodalizio di via Cavour le derivazioni espressioniste francesi. Altri artisti si uniscono a una nuova e variegata koiné “neoromantica”, tra cui Mazzacurati, Pirandello, De Pisis, Melli, Afro, Mirko, Guttuso, Ziveri.

L’itinerario espositivo prosegue con alcuni dei protagonisti del gruppo dei Sei di Torino (1929-31), «una pattuglia giovane di anni e giovane di spirito» riunita attorno al carisma di Felice Casorati e alle personalità di Edoardo Persico e Lionello Venturi. Attraverso le opere di Chessa, Galante, Levi, Menzio, e inoltre di artisti come Spazzapan e Sobrero, vicini al sodalizio, si esplora una pittura di chiara ispirazione “francofona”, incentrata sul colore, ispirata dalle ricerche impressioniste e postimpressioniste d’oltralpe.

Il percorso si conclude con il gruppo Corrente, protagonista dal 1938, a Milano, di un vigoroso e appassionato espressionismo lirico. Il gruppo di giovani artisti coordinati da Edoardo Persico (Badodi, Birolli, Cassinari, Sassu, Treccani, Valenti e molti altri – come Manzù, Fontana, Tomea, Cantatore, Franchina – che partecipano più o meno assiduamente alle attività della rivista e della Bottega omonime) esprimono una pittura inquieta ed emozionata, capace di «parlare alla gente di cose vive».

CREDITI
Il progetto espositivo “L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano” è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con la Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano. A cura di Arianna Angelelli, Daniele Fenaroli e Daniela Vasta. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Con il contributo tecnico di Open Care – Servizi per l’Arte.

IN CONTEMPORANEA ALLA GAM

[Laura VdB Facchini – Work in progress]

L’INSTALLAZIONE AMBIENTALE
La Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita À jour”, un progetto site-specific ideato e realizzato dall’artista Laura VdB (Van der Bol) Facchini, visibile dal 6 luglio al 3 novembre 2024.

Laura VdB Facchini ha studiato a lungo l’ex convento delle Carmelitane Scalze a San Giuseppe a Capo le Case, l’edificio che ospita la Galleria d’Arte Moderna, e ha effettuato una lettura accurata dello spazio, dei suoi colori e della sua luce. Su questa base ha pensato di realizzare un’installazione site-specific, ispirandosi al ricamo à jour, come omaggio alle monache che per secoli hanno abitato questo spazio e che in una parte del complesso monumentale ancora sono presenti.

L’istallazione è un gigantesco ricamo, lavorato e intrecciato annodando strisce di polietilene bianco e trasparente. Il grande arazzo tridimensionale che ne risulta, realizzato con questo materiale suscettibile di essere tirato e modellato, è determinato dall’architettura stessa della facciata e del chiostro; anche gli agganci dei nastri sono stati individuati sulla superficie architettonica preesistente.

À jour accoglie il visitatore già all’ingresso del museo, con un grande intervento sulla facciata, per poi accompagnarlo negli ambienti interni, in particolare nel chiostro delle sculture e nel chiostro-giardino.

Il progetto è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali Zètema Progetto Cultura.

C.S.M.
Fonte: comunicati stampa del 5 luglio 2024
Galleria fotografica: https://www.galleriaartemodernaroma.it/it/mostra-evento/estetica-della-deformazione-protagonisti-dellespressionismo-italiano

L’ESTETICA DELLA DEFORMAZIONE
PROTAGONISTI DELL’ESPRESSIONISMO ITALIANO
6 luglio 2024 – 2 febbraio 2025

Galleria d’Arte Moderna
Via Francesco Crispi 24 – 00187 Roma
Tel. 060608
www.museiincomuneroma.it      www.sovrintendenzaroma.it   
www.galleriaartemodernaroma.it     www.zetema.it   

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