Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana. Presidente Onorario Sir Antonio Pappano.

Undici appuntamenti (e un’anteprima)per una settimana di grandi concerti in luoghi iconici di Lecce e di altri tre comuni del Salento, Supersano, Corigliano d’Otranto e Casamassella.

Classiche Forme 2024 si caratterizza, tra l’altro, per un programma musicale ricercato e denso di particolarità, con l’esecuzione integrale dei trii di Dvořák, e per la Commissione Classiche Forme 2024 al Premio Oscar Nicola Piovani, presente al festival.

Questa ottava edizione è ispirata a “Le mani del Salento”. In un momento in cui sembra che l’unica via perseguibile per aprirsi al futuro sia lo sviluppo e l’approfondimento delle potenzialità dell’intelligenza artificiale, le “mani” e il loro grande potere creativo possono essere la declinazione di quell’intelligenza artigianale che, insieme a quella emotiva, darà la possibilità all’uomo di dare corpo alle proprie idee e ai propri sogni e di realizzarli in modo unico e straordinario, dice Beatrice Rana

[Beatrice Rana, credit Simon Fowler-Warner Classics]

CLASSICHE FORME
Otto serate con le star internazionali della musica da camera e un’anteprima con il Concerto per la città, il 13 luglio, al Parco di Belloluogo di Lecce dove cresce l’Oasi Classiche Forme nata due anni fa. Dodici appuntamenti complessivi per una settimana di grandi concerti, in luoghi iconici della città di Lecce e di altri tre comuni del Salento e cioè la Masseria Le Stanzìe di Supersano, il Castello Volante di Corigliano d’Otranto e Fondazione Le Costantine a Casamassella (frazione di Uggiano la Chiesa), quest’ultima per la speciale serata Classiche Forme per Fondazione Sylva che vedrà, tra l’altro, la prima esecuzione assoluta de La romanza dell’ulivo, titolo della Commissione Classiche Forme 2024 firmata dal Premio Oscar Nicola Piovani.

Torna così nel Salento, per l’ottava edizione, dal 14 al 21 luglio 2024, il Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana e promosso dall’Associazione Musicale Opera Prima. Classiche Forme porta la grande musica nei luoghi d’arte e nella campagna salentina, ospitando solisti di fama mondiale, sempre puntando a creare occasioni che abbattano le barriere tra palcoscenico e pubblico.

[Kian Soltani foto Marco Borggreve]

GLI ARTISTI
Accanto alla direttrice artistica si esibiranno alcuni dei più grandi nomi del concertismo internazionale, spesso in inedite formazioni create solo per l’occasione, nel libero spirito del festival: la violinista giapponese Sayaka Shoji, premio Paganini, cresciuta all’Accademia Stauffer e oggi richiesta sui migliori palchi del globo; il virtuoso violoncellista austriaco di origine iraniana Kian Soltani, artista Deutsche Grammophon, vincitore del Concorso Internazionale di Violoncello Paulo di Helsinki; il pianista britannico Benjamin Grosvenor, artista Decca Classics, riconosciuto a livello internazionale per il suo lirismo sonoro e la brillantezza alla tastiera; l’enfant prodige russo star del pianoforte Alexander Malofeev.

Poi, preziosi ritorni a Classiche Forme, come quelli del celebre quartetto francese Modigliani, considerato tra i migliori al mondo, del violista Georgy Kovalev e della violinista Liya Petrova, primo premio al concorso Carl Nielsen in Danimarca.

[Modigliani Quartett foto Jérome Bonnet]

In questa ottava edizione anche la clarinettista belga Annelien Van Wauwe, artista della BBC New Generation, vincitrice del Concorso musicale ARD e di un Borletti Buitoni Trust Award, e Federico Guglielmo, Alessandro Ferrari, Enrico Balboni, Luigi Puxeddu, Amerigo Bernardi del gruppo da camera de I Solisti Filarmonici Italiani che, insieme al pianista Giuseppe Magagnino, impreziosiranno la performance del violinista Alessandro Quarta.

E, ancora, i violoncelli di Aleksey Shadrin e Ludovica Rana, il pianoforte di Massimo Spada, il violino di Hyeyoon Park, il contrabbasso di Giorgio Magistroni, la viola di Giuseppe Russo Rossi, il fagotto di Andrea Cellacchi e il corno di Mirko Landoni, oltre ai gruppi dalle Scuole di Perfezionamento italiane più importanti come l’Accademia Stauffer di Cremona, la Scuola di Musica di Pinerolo e Avos Project di Roma.

[TramontOlive 2019. Foto Daniele Coricciati]

FESTIVAL DIFFUSO NELL’ARTE E NELLA NATURA
Classiche Forme è, sin dalla sua nascita, un festival ambientato nell’arte e nella natura con un’identità precisa e inconfondibile, di certo tra le iniziative di divulgazione culturale più importanti a livello europeo per aver rivitalizzato la percezione della musica da camera nell’immaginario di giovani e pubblico mainstream.

In questi sette anni ha raccontato lo stato dell’arte mondiale della cameristica alla propria terra: anche nell’edizione 2024 la star pianista salentina riporta il suo cenacolo d’amici a fare musica tutti insieme. E quest’anno con una mission in più: piantare alberi nei territori devastati dal batterio Xylella fastidiosa insieme a Fondazione Sylva, organizzazione no-profit impegnata nella rigenerazione ambientale attraverso interventi di rimboschimento.

[Nicola Piovani, foto Diego Fanizza]

L’IMPAGINATO DEL FESTIVAL
Anche quest’anno sarà un’intera settimana di musica all’aperto dal vivo, con un programma ricercato e denso di particolarità, ma soprattutto, come dice Beatrice Rana, «che ci farà ascoltare musiche straordinarie».

L’impaginato del festival comprende brani che fanno parte della più grande tradizione cameristica, sonate, trii, quartetti celebri, accostati a interessanti trascrizioni, poco eseguite, come la Sinfonia Pastorale di Beethoven trascritta per sestetto d’archi.

Molto attesa è la Commissione d’opera “Classiche Forme 2024” affidata al celebre compositore, Premio Oscar (1999) Nicola Piovani che, nello spirito di attenzione riservata al paesaggio salentino che ha da sempre caratterizzato il festival, è dedicata alla profonda trasformazione avvenuta negli ultimi anni. Si intitola La romanza dell’ulivo, per pianoforte e quartetto d’archi.

Ancora, a caratterizzare questa edizione la presentazione di tutti i trii con pianoforte di Antonin Dvořák che sarà possibile ascoltare sia nell’interpretazione di artisti acclamati come Sayaka Shoji, Kian Soltani e della stessa Rana, che in quella di giovani talenti delle accademie musicali di perfezionamento.

Un programma tutto ispirato al classicismo viennese, poi, per il concerto del Quartetto Modigliani: si fa interprete del Quartetto “Milanese” di Mozart e del Quartetto “Razumowsky” Op. 59 n. 1 di Beethoven.

Concluderà il Festival la Maratona Finale: un programma tutto francese intitolato, appunto, Hommage à la France in cui affianco ai brani pianistici a 4 mani di Fauré e Ravel, saranno proposti il Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d’archi, Op. 21 di E. Chausson e il celebre Quintetto in fa minore per pianoforte e archi di C. Franck.

Gli appuntamenti del 14, 15, 17 e 18 luglio si svolgono nell’ambito del Progetto Speciale del MIC “Nel segno di Dvořák e Brahms: il pianoforte da camera”.

[Sayaka Shoji foto Laura Stevens]

OTTO SERATE E UN’ANTEPRIMA CON PEDALATA IN CITTÀ
Il Festival 2024 avrà la sua Anteprima al Parco di Belloluogo di Lecce sabato 13 luglio. Protagonisti di questo concerto al tramonto saranno, anche quest’anno, i Virtuosi di Sansevero con le popolari Stagioni di Piazzolla (ore 19.00, ingresso libero).

Grazie alla collaborazione con il movimento di cittadinanza attiva LeccePedala, l’Anteprima sarà nuovamente preceduta dall’iniziativa “Lecce pedala con Beatrice Rana verso Classiche Forme”. Prevede una biciclettata collettiva nel cuore di Lecce con destinazione appunto il Parco di Belloluogo e partenza da piazza Sant’Oronzo, cuore del centro storico della città, alle ore 18.00. Info 335 732 6901.

Classiche Forme prenderà poi avvio ufficiale con il Concerto inaugurale che si terrà domenica 14 luglio con il primo dei quattro concerti Nel chiostro, il chiostro del Rettorato di Lecce, il salotto di Classiche Forme, dove si tengono anche quest’anno quattro serate del festival. In scena in questa prima ci sarà il trio composto da Beatrice Rana, dal Premio Paganini Sayaka Shoji e dal violoncellista austro-iraniano Kian Soltani. Presenteranno il Trio n. 4 Op. 90 in Mi minore “Dumky” di Dvořák e il Trio n. 1 per pianoforte e archi Op. 8 di Brahms, introducendo in qualche modo uno dei fili conduttori del programma di questa edizione che vedrà in esecuzione l’integrale dei trii del compositore ceco, a 120 anni dalla morte.

L’appuntamento “talk” di questa edizione è lunedì 15 luglio alle ore 19.30: Palazzo Maresgallo, dimora storica e gioiello architettonico cinquecentesco nel cuore di Lecce, accoglierà la Conversazione con Nicola Piovani e Leonetta Bentivoglio. Poi, alle ore 23.00, il primo dei tre appuntamenti con i Notturni, due dei quali quest’anno hanno sede in un luogo particolarmente prezioso per Classiche Forme visto che ne accolse la terza edizione, la prima a Lecce. È il chiostro dell’Antico Seminario di Lecce, nell’iconica Piazza Duomo.

Il primo concerto è in collaborazione con l’Accademia Stauffer di Cremona e vede protagonista il Trio Rinaldo; il secondo, il 17 luglio, con la Scuola di Musica di Pinerolo e il trio composto da Federica Severini (violino), Anzhe Zuo (violoncello) e Pier Carmine Garzillo (pianoforte); il terzo ed ultimo, il 18, con la Scuola Internazionale di Musica Avos Project e il Trio Alea e sarà accolto nelle sale del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. Tutti i Notturni sono accomunati dalla presenza nel programma di un trio di Dvořák.

[Liya Petrova foto Marco Borggreve]

Cosa può fare la musica per l’ambiente e il pianeta? Come tutte le forme d’arte, può essere un potente veicolo di messaggio, oltre che motore d’impegno, di cambiamento e di collaborazione. È con questo spirito che Classiche Forme e Fondazione Sylva collaborano per realizzare un intervento di riforestazione nei territori dove il batterio della Xylella fastidiosa ha causato la distruzione di un patrimonio arboreo ultra secolare.

Lo speciale concerto avrà luogo martedì 16 luglio nella sede della Fondazione Le Costantine, immersa nella campagna della penisola salentina, a Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa. Virtuosa eccellenza salentina conosciuta in tutto il mondo, impegnata nella riscoperta e nella conservazione dell’arte antica della tessitura e del ricamo a mano, Le Costantine si farà teatro del concerto al tramonto.

L’originale impaginato di questo evento, tra cui spicca La romanza dell’ulivo per pianoforte e quartetto d’archi di Nicola Piovani, Commissione Classiche Forme 2024, in prima esecuzione assoluta, sarà affidato ad una vera parata di grandi musicisti: Beatrice Rana, le violiniste Liya Petrova e Sayaka Shoji, i violoncelli di Ludovica Rana e Kian Soltani, le viole di Georgy Kovalev e Giuseppe Russo Rossi e il contrabbassista Giorgio Magistroni.

Il festival proseguirà con il doppio appuntamento di mercoledì 17 luglio. Alle ore 21 si tornerà nel chiostro del Rettorato a Lecce per “Divertimento all’ungherese”, un concerto dedicato all’originale impaginato Schubert, Dohnanyi e Brahms che vedrà tra gli interpreti la star Alexander Malofeev al pianoforte, Aleksey Shadrin al violoncello, ancora Liya Petrova al violino e Giuseppe Russo Rossi alla viola, a conferma di un festival che crea formazioni inedite unendo nel segno dell’amicizia grandi star e giovani del panorama internazionale.

Alle 23 si tornerà nel chiostro dell’Antico Seminario di Lecce per il secondo Notturno. Giovedì 18 luglio “Affetti popolari”, l’imperdibile incontro tra Ludovica Rana al violoncello, Hyeyoon Park al violino, il giovanissimo georgiano Georgy Kovalev alla viola e Benjamin Grosvenor al pianoforte, sempre nel chiostro del Rettorato di Lecce.

Alle 23, al Museo Sigismondo Castromediano, ultimo appuntamento Notturno, con il Trio Alea e la partecipazione straordinaria di Beatrice Rana e Ludovica Rana. Questo concerto è collegato alla mostra di Costas Varotsos “Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa” (a cura di Giusi Giaracuni e Luigi De Luca) inaugurata lo scorso 29 giugno e visitabile fino al 12 gennaio 2025.

Il secondo Fuoriporta con l’attesa tappa a Corigliano d’Otranto per il concerto “ARCHItetture Sonore” è venerdì 19 luglio. Ancora un nuovo palcoscenico per il festival, lo storico Castello Volante con la sua preziosa struttura che rappresenta l’esempio più riuscito del passaggio dalle torri quadre medievali a quelle rotonde rinascimentali. Qui si esibiranno Annelien Van Wauwe, Andrea Cellacchi, Mirko Landoni, Liya Petrova, Giuseppe Russo Rossi, Aleksey Shadrin, Giorgio Magistroni, portando in scena il Duetto per violoncello e contrabbasso di Rossini e il Settimino per fiati ed archi in mi bemolle maggiore, op. 20 di Beethoven.

[Alessandro Quarta foto Marco Perulli]

Terzo Fuoriporta è l’ormai immancabile appuntamento con la campagna salentina e la Masseria Le Stanzìe di Supersano (Le). Qui sabato 20 luglio un programma dedicato a “I 5 elementi”, opera del violinista e compositore salentino trasversale ai generi Alessandro Quarta. Con lui il pianista, arrangiatore e jazzista leccese Giuseppe Magagnino e Federico Guglielmo, Alessandro Ferrari, Enrico Balboni, Luigi Puxeddu, Amerigo Bernardi del lodatissimo gruppo da camera de I Solisti Filarmonici Italiani.

Si chiuderà con la Maratona Finale – Hommage à la France domenica 21 luglio alle ore 21 nel chiostro del Rettorato di Lecce. Quest’anno la dedica alla Francia: nata dall’idea di ricreare lo spirito degli oceanici programmi in voga a inizio Novecento, la Maratona presenterà Ravel, Fauré, Franck e Chausson con Beatrice Rana e Massimo Spada al pianoforte, il Quartetto Modigliani, Benjamin Grosvenor e Sayaka Shoji.

CREDITI
Il Festival Classiche Forme 2024, organizzato dall’Associazione Opera Prima, è realizzato con il sostegno del MIC – Direzione generale dello Spettacolo. È inoltre sostenuto dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.

Un sentito ringraziamento va anche all’Amministrazione Comunale di Lecce, alla Provincia di Lecce, all’Università del Salento e al Rettore Fabio Pollice, al Polo Biblio-museale di Lecce e al Direttore Luigi De Luca.

Prosegue l’importante media partnership di Rai 5 e Rai Radio 3. Attiva da quest’anno anche la collaborazione con Sur, Salento University Radio.

Il Festival ha ottenuto la prestigiosa EFFE Label da parte dell’European Festivals Association, supportata dalla Commissione e dal Parlamento Europeo.

C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa luglio 2024

CLASSICHE FORME
Festival Internazionale di Musica da Camera
14 – 21 luglio 2024 (anteprima il 13)

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