50a edizione: 3 titoli d’opera, concerti, incontri, prosa, una mostra. Sebastian F. Schwarz direttore artistico, Fabio Luisi direttore musicale.
Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca (Taranto) tocca il traguardo della cinquantesima edizione con un calendario di 21 giorni ricco di eventi, dal 17 luglio al 6 agosto 2024.
Con tre titoli d’opera, concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito, per un totale di trenta appuntamenti, il festival, frale più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima delMezzogiorno, festeggia mezzo secolo di storia. Una storia fatta di riscoperte e novità,eccellenza della cultura italiana nel mondo, che fin dagli esordi ha richiamato l’attenzionedi un pubblico internazionale.
Firmato dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz, con il maestro Fabio Luisi direttore Musicale, e organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, ha come cornice alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, i chiostri di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino – nonché le piazze e le vivaci contrade, insieme alle più belle masserie, fragli uliveti secolari del territorio pugliese.
IL CARTELLONE NEL DETTAGLIO
LE OPERE
Tre i titoli in programma, tre diversi stili musicali, dal barocco al Belcanto fino al Novecento, in un arco temporale di oltre due secoli: Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota.
NORMA
Nello storico cortile del Palazzo Ducale, l’inaugurazione spetta mercoledì 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) a una nuova produzione di Norma (1831) di Vincenzo Bellini, con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale, alla guida dell’Orchestra e Coro della Teatro Petruzzelli di Bari (Maestro del coro Marco Medved).
Il grande titolo, capolavoro del compositore catanese, che nel 1977 portò alla ribalta internazionale il giovane Festival, torna a Martina Franca nell’edizione critica di Casa Ricordi, in cui i ruoli di Norma e Adalgisa sono affidati a due soprani, riportando l’esecuzione all’originale volontà del compositore, come nello storico allestimento martinese degli anni Settanta.
Debuttano nei ruoli delle due donne i soprani Jacquelyn Wagner Norma e Valentina Farcas Adalgisa; Pollione è il tenore Airam Hernandez; Clotilde il mezzosoprano Saori Sugiyama; Flavio il tenore Zachary McCulloch; Oroveso il basso Goran Jurić.
La regia è affidata alla tedesca Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, scene e costumi di Leila Fteita, già premio Abbiati 2022 per l’allestimento de Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival.
ARIODANTE
L’attenzione e la riscoperta del repertorio barocco, da sempre fiore all’occhiello del Festival, quest’anno verte su Ariodante (1735) di Georg Friedrich Händel, in occasione dei 550 anni della nascita di Ludovico Ariosto, il cui Orlando furioso è fonte di ispirazione dell’opera handeliana.
Protagonisti, al Teatro Verdi il 22 luglio (repliche il 25 e 29 luglio, ore 21), l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli (al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival) e alcuni fra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari Ariodante; Teresa Iervolino Polinesso; Francesca Lombardi Mazzulli Ginevra; Biagio Pizzuti Re di Scozia; Theodora Raftis Dalinda; Manuel Amati Lurcanio; Manuel Caputo Odoardo.
Regia, scene e costumi sono del consolidato team artistico Torsten Fischer (regia), Herbert Schäfer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumi).
ALADINO E LA LAMPADA MAGICA
Il 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto, ore 21) a Palazzo Ducale il Festival omaggia Nino Rota con il nuovo allestimento di Aladino e la lampada magica “fiaba lirica” del 1968 del compositore che scelse la Puglia come terra d’adozione, e di cui il Festival ha già allestito nelle edizioni passate Il cappello di paglia di Firenze e Napoli milionaria.
Francesco Lanzillotta, fra i più brillanti direttori della sua generazione, apprezzato nei maggiori teatri europei e italiani, dirige l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari.
Firma la regia l’argentina Rita Cosentino artista presente nei principali palcoscenici teatrali, scene e costumi di Leila Fteita.
Nei ruoli principali il tenore Marco Ciaponi Aladino; il soprano Claudia Urru La Principessa Badr-al-Budùr; il basso Marco Filippo Romano Mago e Re; e il baritono Alexandr Ilvakhin Il genio dell’anello. A loro si affianca il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi (direttore Angela Lacarbonara).
Di rara esecuzione, l’opera viene proposta nella versione integrale.
I CONCERTI
Il Festival si arricchisce, come di consueto, di un nutrito numero di concerti di musica da camera e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica e incontri con gli artisti, dislocati in alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio.
L’imponente Basilica di San Martino di Martina Franca, “monumento messaggero di cultura di pace” per l’Unesco, ospita il 26 luglio (ore 21) il Concerto per lo spirito del complesso barocco Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli, solista il soprano Valeria La Grotta, con musiche di Vivaldi e dello stesso Sardelli.
Torna al festival la Banda dell’Esercito Italiano, diretta da Filippo Cangiamila, nel concerto a Palazzo Ducale il 31 luglio (ore 21), con trascrizioni per banda di musiche ben note, da Musorgskij a Morricone.
Patrimonio Unesco, capolavoro di tutti i tempi, simbolo di fratellanza, unità, pace, gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven compie quest’anno 200 anni. È qui proposta il 3 agosto (ore 21) a Palazzo Ducale, nell’esecuzione dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza. Voci soliste Jacquelyn Wagner (soprano), Eleonora Filipponi (mezzosoprano), Ladislav Elgr (tenore), Simon Lim (basso).
CONCERTI CANTO DEGLI ULIVI
Quattro i concerti del Canto degli ulivi in alcune fra le più belle masserie del territorio, esempi splendidi di architettura barocca. Il Leonardo Trulli Resort a Locorotondo (18 luglio, ore 21) e la Masseria Palesi di Martina Franca (31 luglio, ore 21) ospitano le più promettenti voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”.
Ancora in località Martina Franca, la Masseria Mangiato (20 luglio, ore 21) accoglie il concerto del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata al pianoforte da Andrea del Bianco, mentre Villa Cenci a Cisternino (5 agosto, ore 21) il duo formato da Irina Vylegzhanina (violoncello) e Liubov Gromoglasova (pianoforte).
CONCERTI DEL SORBETTO
Nelle cornici storiche del chiostro di San Domenico e del chiostro del Carmine di Martina Franca, tre gli appuntamenti con i Concerti del sorbetto, il 20, 27 luglio e 3 agosto (ore 17): il pubblico ha l’occasione di ascoltare i giovani e talentuosi interpreti provenienti dell’Accademia “Rodolfo Celletti” e approfondire in ogni concerto un differente repertorio belcantistico – mozartiano, handeliano e rossiniano – degustando al termine un fresco sorbetto.
CONCERTO FINALE
Finale con il concerto dell’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano a Palazzo Ducale il 6 agosto (ore 21) per il concerto “Madamina, il catalogo è questo” omaggio al belcanto, e dunque alla storia del Festival della Valle d’Itria, con celebri arie di Mozart, Rossini, Verdi, Donizetti e altri operisti affidate alle giovani voci dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti”, intervallate dal racconto dell’attore Massimiliano Gallo su testi di Federico Vacalebre.
METTIAMOCI ALL’OPERA
Da non perdere gli appuntamenti di Mettiamoci all’Opera, volti a introdurre il pubblico alla programmazione del festival con proiezioni, incontri e interviste agli artisti. Inoltre si segnala la Lezione d’opera del maestro Fabio Luisi il 19 luglio al chiostro San Domenico (ore 21), che si avvale degli allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, accompagnati al pianoforte da Ettore Papadia.
PROSA CON NINA’S DRAG QUEENS
Il Festival si apre alla prosa, irriverente e ironica, delle Drag Queen, figure eclettiche, personaggi multiformi, vere e proprie maschere post-moderne. La compagnia milanese Nina’s Drag Queens arriva a Martina Franca con lo spettacolo Il giardino delle ciliegie, al Teatro Verdi il 24 luglio (ore 21). Il regista Francesco Micheli mette in scena il capolavoro di Cechov in una nuova originale versione che si avvale delle scene di Clara Storti e Selena Zanrosso, dei costumi di Giada Masi e delle luci di Giulia Pastore.
IL DOCUMENTARIO
L’utopia della Valle è il titolo scelto per il documentario del regista Leo Muscato, di Martina Franca, scritto con Massimo Bernardini e Laura Perini, e che ripercorre la storia di 50 anni di Festival. Prodotto dalla Fondazione Paolo Grassi, il filmato, che viene proiettato il 23 luglio (ore 21) e in altri momenti, raccoglie le voci storiche della Fondazione, nonché i racconti di cantanti, registi, direttori artistici, giornalisti, scrittori e maestranze che hanno visto prender forma l’idea di un festival unico nel suo genere, nato grazie alla tenacia e alla passione di figure illuminate: Paolo Grassi, Alessandro Caroli e, su tutti, Franco Punzi, anima instancabile del festival per quasi mezzo secolo, di cui il documentario regala una preziosa e commovente testimonianza.
LE GIORNATE DI STUDIO
Vengono approfonditi alcuni argomenti di carattere musicologico, con giornate di studio all’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi che richiamano studiosi e musicisti a confronto, grazie anche alla collaborazione con Università italiane e Fondazioni.
In occasione di Aladino e la lampada magica, il 27 luglio si tiene Il punto su Nino Rota, giornata realizzata per i 30 anni dell’Associazione Docenti Universitari Italiani di Musica, coordinata da Dinko Fabris, mentre il 29 luglio si discute di Comicità e musica nel lungo Settecento.
IN ORBITA. IL FESTIVAL TRA PIAZZE E CONTRADE
Fra le ricorrenze del 2024, i 250 anni della nascita di Gaspare Spontini vengono omaggiati con una versione “pocket”, e per un pubblico giovane, della Vestale, celebre tragédie- lyrique del compositore marchigiano che gira nelle contrade di Martina Franca nei giorni 9, 11, 13 luglio (ore 21). Grazie alla rielaborazione musicale di Gianluca Piombo, la regia e drammaturgia di Lorenzo Giossi, l’opera viene proposta in una versione agile dal titolo C’era una volta… Giulia, la Vestale, con tre cantanti: Sabrina Sanza, Aleksandr Ilvakhin, Davide Zaccherini e un pianoforte. Lo spettacolo è in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
METTIAMOCI ALL’OPERA
Incontri, proiezioni e giornate di studio fra musica, filosofia teatro e cinema. Anche quest’anno la Fondazione Paolo Grassi introduce il pubblico al programma con il ciclo di incontri “Mettiamoci all’opera”. 13 appuntamenti, a ingresso gratuito, dal 12 giugno fino al 29 luglio dislocati fra l’Auditorium della Fondazione, il Teatro Verdi, il Chiostro delle Agostiniane, il Chiostro di San Domenico e la Piazzetta Stabile di Martina Franca per approfondire le opere e gli autori che segnano l’edizione del cinquantesimo.
HOPERAPERTA: LA MOSTRA
Dopo l’esposizione alla Milano Design Week 2024, le Sale nobili di Palazzo Ducale ospitano, grazie alla nuova partnership fra Fondazione Paolo Grassi e il progetto multidisciplinare HoperAperta, la mostra “Mimesis. Forma Immagine” curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis. Dal 21 giugno al 20 agosto (prorogata fino al 30 settembre) sono esposte opere di diversi artisti e architetti italiani e di alcuni laureandi del New York Institute of Tecnology.
C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa luglio 2024
Immagine di copertina: Palazzo Ducale, foto di repertorio Festival 2022 ph Clarissa Lapolla
50° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA
17 luglio – 6 agosto 2024
Martina Franca (TA) Info: tel. +39 080 4805100
info@festivaldellavalleditria.it
www.festivaldellavalleditria.it