Il centro di ricerca sulle pratiche performative presenta un programma incentrato sulle tendenze emergenti contemporanee.

Può una torta diventare materia espressiva, urlo, abbraccio, dichiarazione?  Può una torta farsi paesaggio nuovo, brulicante, caotico, estremo sul quale tutto è possibile?  Può una torta sfidare le convinzioni, rivoluzionare il linguaggio, esprimere la meravigliosa irrequietezza di un punto di vista differente?

L’evoluzione di Centrale Fies ha portato allo sviluppo di un genere di programmazione in cui il centro è composto dai risultati annuali di un percorso di ricerca, tradotti in spettacoli, performance, mostre, lectio magistralis e talk. Le arti performative diventano una modalità per affrontare temi importanti nel discorso pubblico, luogo di approfondimento e amplificazione di temi complessi.

Dopo un anno di lavoro, il centro di ricerca sulle pratiche performative di Dro, in provincia di Trento, presenta un programma eclettico che attraversa ogni ambito della scena performativa: Material self, mostra collettiva di natura performativa dal 18 luglio al 21 settembre 2024; Live works summit, dal 19 al 21 luglio; Feminist futures dal 26 al 27 luglio; Evolving love, dal 19 al 21 settembre.

Il programma per l’estate 2024 rivela quanto il comitato curatoriale abbia lavorato per rendere Centrale Fies un’impresa sempre più capace di assorbire e sperimentare prassi, processi e posizionamenti mutuati dall’arte, definendo ulteriormente il passaggio dalle riflessioni alle pratiche, mostrando in anteprima tendenze emergenti, anticipando le evoluzioni della performance contemporanea.

LA PROGRAMMAZIONE NEL DETTAGLIO

[Liina Magnea ph credits Roberta Segata x Centrale Fies]

MATERIAL SELF
La programmazione si apre giovedì 18 luglio con l’opening della mostra collettiva di natura performativa Material self, che fino al 21 settembre 2024 coinvolge le artiste e artisti Sonia Kacem, Sandra Mujinga, Caroline Achaintre, Julien Creuzet, Benni Bosetto, Rehema Chachage e Chiara Bersani. La mostra – a cura del curatore, ricercatore, critico Simone Frangi e Barbara Boninsegna, con la curatela esecutiva di Maria Chemello – prosegue il ciclo di esposizioni che il centro dedica alla relazione tra oggetti e le loro attivazioni. Nel corso dell’opening (ore 18.30) Julien Creuzet, Benni Bosetto, Rehema Chachage attiveranno le loro opere diventando oggetto o soggetto di performance.

LIVE WORKS SUMMIT
Con Live works summit – sempre a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangicon la curatela esecutiva di Maria Chemello – il centro presenta, dal 19 al 21 luglio la terza edizione dell’Agitu Ideo Gudeta Fellowship, in cui il comitato curatoriale di Live works free school of performance è affiancata dalla sociologa e curatrice Mackda Ghebremariam Tesfaù e dal curatore e attivista Justin Randolph Thompson.

La Fellowship è nata come affirmative action in cui la visione decoloniale diventa azione, creando strumenti utili al contrasto delle discriminazioni etno-razziali nell’ambito della ricerca artistica performativa, facilitando l’accesso di soggetti razzializzati.

In questa occasione si incontreranno fellow dell’edizione in corso e di quella a venire, sarà possibile assistere ai progetti realizzati dai fellow 2023 nel corso di un anno di ricerca, e verranno presentate opere di Valerie Tameu, l’artista selezionata nel 2023, di Eloy Cruz Del Prado, Alessandra Ferrini, Liina Magnea, Melis Tezkan con Nil Yalter (Leone d’oro alla Biennale Arte 2024). Nello stesso percorso di residenze e free school c’è anche Mohamed-Ali Ltaief, artista scelto dal Consortium Commission Mophradat con la commissione curatoriale di Live Works, inaugurando una collaborazione tra Centrale Fies e la piattaforma Mophradat, nata per sostenere il “mondo arabo” nel campo delle arti contemporanee.

Come ogni anno i fellow sono accompagnati da Guest Artist che quest’anno sono Sammy Baloji, artista visivo, menzione speciale a The laboratory of the future, 18.a mostra della Biennale Architettura 2023, Sama’ Abdulhadi, Dj palestinese, attivista e femminista che si è esibita su palcoscenici prestigiosi come Coachella e Glastonbury, e Kae Tempest, poeta e rapper, Leone D’Argento alla Biennale Teatro 2021, con la sua Acapella performance, una spoken word performance dal sapore forte, tipico della sua poesia.

Nel weekend, incontri e lezioni aperte al pubblico racconteranno le linee culturali e i processi che guidano la programmazione di Centrale Fies: un momento di “espansione” attraverso co-learning, durational performance e talk, momenti in cui il pubblico e l’istituzione accrescono in modo critico la loro reciproca conoscenza.

I protagonisti di queste attività sono la scrittrice e poetessa Suhaiymah Manzoor-Khan, la ricercatrice e sociologa Mackda Ghebremariam Tesfaù, Francesca Albanese, giurista che dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, e Karem Rohana, blogger e attivista italo palestinese. E ancora l’artista visivo Mohammed El Hajoui, la scrittrice e attivista Brigitte Vasallo: affronteranno insieme il tema delle disuguaglianze nelle arti performative contemporanee e non solo, utilizzando le idee del “femminismo intersezionale” che guarda alle interconnessioni tra diverse oppressioni, di genere, razza, classe, orientamento sessuale, disabilità.

FEMINIST FUTURES
Con Feminist futures–a cura di Barbara Boninsegna e dell’artista, curatore, regista teatrale Filippo Andreatta – le giornate del 26 e 27 luglio sono interamente dedicate alla performance art in cui musica e sound design diventano parte integrante dell’esperienza offerta al pubblico, coinvolgendo artiste e artisti internazionali come la cantante Sofia Jernberg, la coreografa Erna Ómarsdóttir e la performer Anne Lise Le Gac.

Durante la due giorni avrà luogo anche la Feminist futures school, con la regista teatrale e performer Zia Soares e l’attivista per il clima Adenike Oladosu, l’artista multidisciplinare Muna Mussie, Massimo Carozzi,musicista e sound designer, e l’artista e coreografa Chiara Bersani,  la cui performance attiverà la sua opera parte della mostra Material Self, proseguendo l’esplorazione dei diversi modi di riattivazione delle opere attraverso la performance.

Anche quest’estate con Crème Solaire, No Plexus, Aïsha Devi e Rifugio Amore torna il Feminist Futures Club,progetto natonell’ambito di apap_advancing performing art project, una delle reti europee più longeve dedicate alle performing art, focalizzato sulle trasformazioni di ispirazione femminista tra le 11 realtà partner.

EVOLVING LOVE
Evolving Love,a cura di Centrale Fies, vede protagoniste fino al 21 settembre realtà della scena performativa contemporanea italiana che hanno con Centrale Fies un rapporto di cura, scambio e percorso comune. Collettivo Cinetico, Anagoor, Sergi Casero Nieto di Fies Factory, Vashish Soobah e Elena Rivoltini di Fondo – nuovo network per la creatività emergente coordinato da Santarcangelo dei Teatri – sono le artiste e gli artisti che chiuderanno la programmazione estiva, insieme a OHT, Davide Savorani, Marco d’Agostin, Giulia Crispiani, Mali Weil, Giulia Damiani.

PAY WHAT YOU WANT: LA NUOVA POLITICA DEI BIGLIETTI
Centrale Fies continua la sua nuova politica di vendita biglietti. Accanto alle molte proposte gratuite sono attive 4 fasce di prezzo da scegliere in base al tipo di relazione che si vuole instaurare con la struttura: a ogni fascia corrisponde un’azione, esplora (5€), apprezza (10€), ama (15€), sostieni (20€).

CAMPING FIES
È attivo un campeggio per accogliere – su richiesta – i giovani del mondo universitario di qualsiasi facoltà o accademia, per facilitare l’avvicinamento di un pubblico giovane.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa luglio 2024

Centrale Fies, Loc. Fies 1, Dro (Trento)
Tel: 0464/504700
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