Museo della Stampa: in mostra la più influente esponente dell’arte incisoria italiana del secondo Novecento.

Le sue incisioni di paesaggio hanno segnato l’arte italiana del secondo novecento. “Solchi” è la mostra presentata al Museo Civico della Stampa di Mondovì (Cuneo) dell’artista Federica Galli. L’iniziativa, aperta al pubblico dal 20 luglio al 15 settembre 2024, è organizzata da Noau | Officina Culturale in collaborazione con la Fondazione Federica Galli di Milano.

LA MOSTRA
Federica Galli (1932 – 2009) è una delle più importanti esponenti dell’arte incisoria italiana. Le opere in mostra, che coprono un periodo di oltre 20 anni (dal 1974 al 1997), offrono al pubblico l’opportunità di esplorare i temi principali dell’artista, con un particolare focus sui soggetti piemontesi. Le acqueforti di Federica Galli hanno interpretato con sguardo poetico e rivelatore il paesaggio, aspetto centrale di tutta la sua opera. L’abilità tecnica ha consentito all’artista di rappresentare condizioni ambientali ostiche agli incisori, quali la neve, la nebbia, la notte.

Gli elementi che appartengono al mondo naturale, sia esso antropizzato o meno, sono i soggetti che la Galli utilizza per restituire all’osservatore uno sguardo inedito sulla bellezza e sul senso di divino che la permea. Grande assente delle composizioni dell’artista è l’uomo, mai ritratto all’interno del paesaggio; di essi, tuttavia, si avverte una sorta di presenza in absentia. “Solchi”, quindi, sono sia quelli tracciati da Federica Galli per rappresentare il paesaggio, quanto quelli impressi da esso nella sensibilità dall’incisore per giungere all’osservatore finale in maniera chiara e luminosa.

[Federica Galli, Lavoro en plein air. Courtesy Fondazione Federica Galli]

L’ARTISTA
Federica Galli (Soresina, CR, 1932 – Milano 2009) frequenta nel 1950 l’Accademia delle belle Arti di Brera. Sin dalle prime mostre personali – 1960 la prima a Milano – le sue opera attirano il consenso sia del pubblico sia della critica. Nell’arco di pochi anni annovera fra i suoi sostenitori i più autorevoli critici del tempo: Franco Russoli, Mario de Micheli, Giovanni Testori – che la seguirà fino alla propria morte – Mina Gregori, Gian Alberto dell’Acqua, Roberto Tassi, Renzo Zorzi, Carlo Bo, Daniel Berger (Metropolitan Museum of New York), Gina Lagorio, Giuseppe e Francesco Frangi, Marco Fragonara, Giorgio Soavi, David Landau (Oxford University).

Ottiene i maggiori riconoscimenti istituzionali mai avuti da un artista contemporaneo: è la prima artista vivente invitata a esporre alla Fondazione Cini di Venezia (1987, con la raccolta dedicata alla città lagunare); espone anche al Museo Civico di Palazzo Te a Mantova (1987); al Castello Sforzesco di Milano (1988); negli Archivi Imperiali della Città Proibita, galleria Wag Fung (1995).

Annovera fra i suoi collezionisti uomini e donne di cultura, italiana e straniera, noti anche per la loro colta passione verso la grafica. I più conosciuti: Dino Buzzati, Leonardo Sciascia, Francois Mitterand.

Federica Galli conta 325 esposizioni tra il 1958 e il 2008, in Italia e all’estero. All’estero, espone a: Johannesburg, Cape Town, il Cairo, Bogotà, Coria, Spalato, Barranquilla, Cartagena, città di Guatemala, Montreal, Lugano, Santa Marta, Flims Waldhaus, Flüelen, Bensheim, Parigi, Belgrado, Zagabria, Dubrovnik, Basilea-Riehen, Londra, Singapore, Seoul, Kuala Lampur, Pechino, Atene.

LA FONDAZIONE FEDERICA GALLI
Costituita il 17 luglio 2009, a Milano si prefigge di mantenere vivo il nome e l’attività dell’artista. A guidare il consiglio è Lorenza Salamon con Flavio Arensi (critico), Ivana Iotta (ex direttore Museo Civico Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa del 12 luglio 2024

SOLCHI
20 luglio – 15 settembre 2024

Museo Civico della Stampa
Piazza d’Armi 2E, Mondovì (Cuneo)
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