Reggia di Caserta: installazione site specific e 11 opere di Marco Bagnoli ispirate dalle parole di Vanvitelli.

Le parole scritte da Vanvitelli sulla prima pietra della Reggia diCaserta diventano il titolo per la mostra di MarcoBagnoli, uno dei più significativi esponenti delle tendenze artistiche che si sono imposte in Italia alla fine degli anni Settanta. Auspicio di persistenza, memoria e rinnovamento, nel tempo e nello spazio. Un invito al visitatore sia della Reggia, sia della mostra a sostare, ma anche ad avanzare, sull’arco di un movimento che per paradosso è anche stasi. Necessario star nella memoria per potersi sporgere sul futuro.

La mostra “Marco Bagnoli. La pietra il sol rivegga” ha inaugurato il 25 luglio ed è visitabile nelle sale dell’ala ovest della Gran Galleria del Palazzo reale fino al 23 settembre 2024, compresa nel costo ordinario del biglietto / abbonamento al Museo (chiusa nelle giornate di gratuità). L’esposizione, selezionata dal Comitato scientifico del Museo attraverso il Bando di valorizzazione partecipata e a cura di Marina Guida, porta nuovamente l’arte contemporanea alla Reggia di Caserta.

«È un segno che mi ha colpito. Rimanda a una maturazione del minerale nella miniera. Il bianco albeggiare dell’alabastro scolpito avvolge l’oro disteso sul rosso cinabro dipinto». Marco Bagnoli.

Nel III cortile il visitatore è accolto dal progetto site-specific dell’artista toscano, “Locus solis”, installazione alta quasi cinque metri. Il titolo dell’opera è in assonanza con quello di Locus solus, l’opera più conosciuta di Raymond Roussel. Il concetto iniziale è quello di un vaso che ruota su se stesso e ogni settantadue anni gira di un grado in accordo alla precessione degli equinozi. Dal vaso si genera un paesaggio sonoro composto di settantadue pietre di alabastro disposte a quinconce.

Nelle sale espositive della Gran Galleria, l’ala del Palazzo reale completamente ristrutturata e restituita alla fruizione nel marzo scorso, altre undici opere attendono il pubblico per portarlo, come nelle parole della curatrice in un: «viaggio dunque, delle idee, delle visioni, nel tempo e nello spazio, verso una maggiore comprensione dei meccanismi della natura e dell’universo L’approccio che compie l’artista, e che denota l’interezza del suo lavoro, è certamente di stampo filosofico, nonché scientifico, connotato per un simbolismo molto forte che poggia sulla riflessione attorno ai concetti di luce, di pietra e della reciproca contaminazione».

La mostra è organizzata dalla galleria torinese Giorgio Persano e da Studio Trisorio, con il contributo di Soprarno. 

M.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 24 luglio 2024

MARCO BAGNOLI. LA PIETRA IL SOL RIVEGGA
25 luglio – 23 settembre 2024

Reggia di Caserta
III Cortile del Palazzo Reale e Sale espositive della Gran Galleria
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