Un mese di concerti gratuiti tra le vette in luoghi raggiunti a piedi da pubblico e musicisti: classica, world music, canzone d’autore, jazz. Direzione artistica Mario Brunello.

MUSICA IN CAMMINO TRA LE VETTE DEL TRENTINO

[I Suoni delle Dolomiti Mario Brunello foto Pierluigi Orler Dallasega]

Diciotto eventi raggruppati nell’arco di un mese, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, ospitati tra le montagne del Trentino in un programma che vede alla Direzione artistica un nome prestigioso: Mario Brunello.

Uno scenario naturale unico al mondo dove note musicali e parole si incontrano incamminandosi verso le vette, così come lo fanno, insieme, gli stessi musicisti e il pubblico. L’edizione n. 29 de I Suoni delle Dolomiti si svolge dal 28 agosto al 29 settembre 2024. Tutti i concerti sono a partecipazione gratuita tranne il trekking, e quattro concerti sono accessibili a persone con disabilità motoria e uditiva (info vedi di seguito).

[Repertorio. I Suoni delle Dolomiti Alba sul Col Margherita foto Daniele Lira]

LE 13 PAROLE CHIAVE DEL MANIFESTO DEI SUONI DELLE DOLOMITI
Tredici sono le parole che rappresentano altrettanti punti del Manifesto dei Suoni delle Dolomiti, ideato lo scorso anno per sintetizzare lo spirito del Festival: ascolta, Dolomiti, suoni, spazi aperti, silenzio, luce, terre alte, camminare, impegno, condivisione, rispetto, accessibilità e tradizione. Parole legate l’una all’altra in modo indissolubile e che attestano l’unicità del Festival.

I Suoni delle Dolomiti non sono infatti riproducibili: ogni anno nuove idee e nuove sonorità percorrono sentieri e pareti; ogni anno si aggiungono scenari nuovi; ogni anno torna la voglia di sperimentare e mettersi in gioco anche nel dialogo tra artisti, pubblico e natura. E ad ogni edizione le persone scoprono la montagna come luogo di meraviglia e incontro, come esperienza da ricordare e, soprattutto, da vivere e condividere fin dal primo momento, camminando lungo i sentieri fianco a fianco dei musicisti per raggiungere le conche, i prati, le radure in quota, dove il suono degli strumenti dialoga con il paesaggio circostante e la natura della montagna, giocando con gli echi o inseguendo un sussurro di vento, in un teatro naturale senza confini, aperto e intimo allo stesso tempo.

[Carminho Darkroom Sense Photography]

IL PROGRAMMA
La 29a edizione prende avvio mercoledì 28 agosto 2024 nel solco della world music, o meglio del fado: a Malga Tassulla, nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana, nel settore più settentrionale delle Dolomiti di Brenta, dove Carminho, una delle più talentuose cantante di fado delle ultime generazioni, porta in alta quota la struggente poesia della musica per antonomasia del Portogallo.

Tra i pascoli attorno a Malga Canvere in Val di Fiemme, il primo incontro ravvicinato con la musica classica è domenica 31 con Die Cellisten des Mozarteum Salzburg, ovvero “I Violoncelli del Mozarteum”, gruppo di giovani ma già affermati musicisti, studenti della prestigiosa università di Salisburgo, guidati e diretti da Giovanni Gnocchi, solista di fama internazionale.

Un registro totalmente diverso ha il concerto sui 2.200 metri di Località Tresca in Val di Fiemme, al cospetto del Gruppo del Latemar e del Monte Agnello: la Bandakadabra, sorta di surreale “pocket orchestra” fatta di fiati e percussioni, propone il 3 settembre un mix di disparati linguaggi musicali, sfoderando una travolgente verve comico-teatrale.

[Alessandro Asso Stefana foto Micah P Hinson]

L’incontro tra musica e letteratura è al centro del trekking – tre giornate di suoni e parole – nel cuore roccioso delle Pale di San Martino, che getta un ponte ideale tra le montagne del Trentino e le Badlands americane dal 4 al 6 settembre, attraverso le canzoni di Bob Dylan, Bruce Springsteen, Johnny Cash e altri miti a “stelle e strisce”, interpretate dalla voce e dalla chitarra di Pietro Brunello e di Alessandro ‘Asso’ Stefana e dal violoncello di Mario Brunello. A conclusione del trekking, è la radura dei Prati Col ad accogliere l’incontro tra le storie raccontate tra sentieri e rifugi e la realtà di quel tipo di America, scomoda e difficile, in cui è cresciuto Micah P. Hinson, cantautore tra i più originali, e a cui fa riferimento anche il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana.

La musica classica è di nuovo sugli scudi il 7 settembre, a Col Bel in Val di Fassa, con l’inedito duo violino e viola di Clarissa Bevilacqua e Vika Powell, giovanissime concertiste già apprezzate sui palchi di tutto il mondo.

Ancora classica il giorno dopo in occasione dell’Alba delle Dolomiti, attesissimo evento che quest’anno si svolge a Prà Castròn di Flavona, conca naturale sovrastata dalle pareti del Brenta, alle ore 6.40. Protagonista dell’immancabile saluto al sorgere del sole è la musica di Mozart, nell’esecuzione della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, ensemble formato da prime parti di una delle più prestigiose orchestre sinfoniche a livello internazionale. (Dettagli su questo concerto: vedi di seguito).

Sui prati attorno alla Malga Vallesinella Alta, in un anfiteatro dominato dalle vette del gruppo delle Dolomiti di Brenta, risuonano, il 10 settembre, le quattro voci-strumento delle Faraualla, gruppo che nei suoi canti mescola abitualmente molteplici etnie e periodi storici, partendo dalla terra che ha dato loro i natali, la Puglia.

A Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino, è previsto un progetto speciale dal titolo E lucevan le stelle, dedicato a Giacomo Puccini, nel centenario della morte del grande operista: venerdì 13 settembre il soprano Lana Kos e il tenore Raffaele Abete, coadiuvati da I Solisti di Verona, interpretano alcune delle più famose arie pucciniane.

[Quatuor Arod © Julien Benhamou]

I Laghi di Bombasél in Val di Fiemme accolgono, il 14 settembre, il francese Quartetto Arod sulle note del Quartetto op. 76 n.6 in mi bem. maggiore, HOB. III:80 di Joseph Haydn e del Quartetto per archi n.3 in la maggiore op. 41 n.3 di Robert Schumann.

Spazio anche alla canzone d’autore con una nuova proposta che arriva da oltre confine e un italianissimo gradito ritorno. Nei pressi di Bait del Germano, tra le praterie in quota della dorsale a sud di Cima Paganella, il 15 settembre si esibisce Foy Vance, di origine irlandese del Nord ma cittadino del mondo, ovunque apprezzato per la sua vocalità calda e profonda. Tratti di innato eclettismo caratterizzano anche Raphael Gualazzi, atteso martedì 17 a Malga Brenta bassa, bellissimo anfiteatro naturale di pascoli e foreste nel cuore della Val Brenta, dove il pianista e cantautore urbinate dà fondo alle proprie risorse comunicative, fatte di swing, simpatia e un pizzico di romanticismo.

Musica e spiritualità è invece il binomio attorno al quale ruota il concerto di giovedì 9 settembre nei pressi del Rifugio Roda di Vael, nel cuore delle Dolomiti fassane: direttamente dall’Armenia arriva il Gurdjieff Ensemble, formazione che, con l’ausilio di strumenti tradizionali a corde, a fiato e a percussione, porta l’ascoltatore a immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo e nello spazio, profondamente intrisa di quella sacralità che contraddistingue il misticismo sufi.

Il jazz, nello specifico quello fiorito in ambito europeo, ha il suo momento di rappresentazione in Località Giasenei, luogo ideale per ascoltare e ascoltarsi sopra l’abitato di Sagron Mis, tra il gruppo delle Pale di San Martino e del Cimonega – Vette Feltrine. Qui, sabato 21 settembre, il contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons, autentico virtuoso del suo strumento, suona in trio con il fisarmonicista David Venitucci e il vibrafonista e percussionista Stephen Caracci, con i quali ha registrato l’album La vie devant soi, ricco di preziosi profumi cameristici e di altrettante sfumature.

Artefice del connubio tra musiche di diversa provenienza, Renaud Garcia-Fons passa il testimone il giorno dopo, a Camp Centener, sopra Madonna di Campiglio, alla cornista classica Sarah Willis, primo corno dei prestigiosi Berliner Philhamoniker, e al suo singolare progetto Mozart y Mambo, dove la musica dell’insigne compositore salisburghese va a braccetto con la musica di Cuba, grazie a un gruppo di musicisti provenienti da una delle isole più musicali del mondo.  

[Roberto Vecchioni, Val di Fassa – Rifugio Fuchiade foto Pio Geminiani]

L’ultima serie di appuntamenti de I Suoni delle Dolomiti si apre nei pressi del Rifugio Fuciade in Val di Fassa, mercoledì 25 settembre, dalla Paolo Conte Legacy, ovvero da un omaggio a una delle più grandi firme della canzone italiana reso da un gruppo di musicisti che da oltre 30 anni accompagnano in tournée il cantautore astigiano.

Sui 2.200 m di Località Tresca nel Gruppo Cornacci in Val di Fiemme, di fronte al Gruppo del Latemar e del Monte Agnello, i ragazzi di PEM – Potenziali Evocati Multimediali, gruppo di giovani attori formatisi alla Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Gabriele Vacis, sabato 28 intonano canti in diverse lingue, di diversi paesi e tradizioni popolari, dalla Liguria alla Puglia, dalla Grecia all’Islanda, in una babele di lingue, dialetti e racconti.

Uno che di racconti e linguaggi se ne intende è Roberto Vecchioni, protagonista del gran finale del festival 2024: il “professore” si esibisce domenica 29 settembre nelle vicinanze del Rifugio Micheluzzi in Val Duròn, sopra Campitello di Fassa, in versione acustica coadiuvato dal violinista Lucio Fabbri al violino e dal chitarrista Massimo Germini. La “lezione” di musica e di vita è ancora una volta assicurata.

[Camerata RCO Photo Credit Hansvander Woerd]

L’ALBA DELLE DOLOMITI
MOZART DA CAMERA PER SALUTARE IL SORGERE DEL SOLE

Tra i progetti speciali figura, immancabile, l’Alba delle Dolomiti. A salutare il sorgere del sole domenica 8 settembre alle ore 6.40, è la Camerata Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam sulle note di Mozart.

Oltre il Passo del Grostè, le Dolomiti di Brenta più a settentrione, diventano altro. C’è soprattutto silenzio lungo questi sentieri, rotto di tanto in tanto dai fischi delle marmotte, dal rotolare delle pietre mosse dai camosci sulle cenge. Percorrendo il “Sentiero delle Palete”, numero 306, si raggiunge il Prà Castròn di Flavona, ai piedi della Pietra Grande e aperto verso la Val di Tovel. Conca naturale sovrastata dalle pareti di questo Brenta, sconosciuto ai più e un po’ misterioso, che fanno da amplificatore a questa colonna sonora da ascoltare ad occhi chiusi.

La colonna sonora che accompagna le prime luci del giorno è costituita da alcune pagine cameristiche di Wolfgang Amadeus Mozart eseguite dalla Camerata Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam, ovvero l’ensemble da camera di una delle più rinomate orchestre sinfoniche al mondo. Nella speciale occasione vengono offerti all’ascolto il Quintetto per clarinetto K 581, il Quintetto per corno e archi K407 e il Divertimento K525 Eine Kleine Nacht Musik.

Il primo, scritto nel 1789, è l’unico quintetto per clarinetto completato da Mozart ed è una delle prime e più note opere scritte appositamente per questo strumento: tuttora è una delle opere più ammirate del compositore salisburghese.

Del 1782 è invece il secondo dei tre brani, scritto per corno, violino, due viole e violoncello: Mozart lo concepì per il cornista Ignatz Leitgeb, suo amico e bersaglio dei suoi scherzi; da qui il carattere un po’ umoristico del pezzo. Il Divertimento K525 risale all’agosto del 1787 ed è stato composto, contemporaneamente al Don Giovanni, con tutta probabilità in occasione di una ricorrenza festiva per una esecuzione probabilmente all’aperto con melodie facilmente orecchiabili e di sapore popolare. L’eleganza della linea melodica rivela la grande maestria mozartiana del periodo viennese.

La Camerata RCO è un ensemble cameristico formato da prime parti e membri della prestigiosa Orchestra del Royal Concertgebouw, così chiamata per la celebre sala da concerti di Amsterdam. Il desiderio di fondare un Ensemble cameristico è nato dalla volontà dei musicisti di estendere anche al campo della musica da camera la loro condivisa e consolidata esperienza di professori d’orchestra. La straordinaria flessibilità degli organici con cui la Camerata RCO si propone, permette di esplorare l’intera gamma della letteratura musicale, dal Barocco alla musica contemporanea. Formatasi nel 2009, la Camerata RCO si è esibita in tutto il mondo, nonché registrato per emittenti nazionali, in Italia per RAI Radio 3 e per il canale Classica TV.

In caso di maltempo il concerto si svolge alle ore 17.30 alla Palacampiglio di Madonna di Campiglio.

ACCESSIBILITÀ PER PERSONE CON DISABILITÀ MOTORIA E UDITIVA
PROGETTO “TRENTINO PER TUTTI”

La scommessa è fare del Trentino un luogo più accessibile e inclusivo, in cui ogni persona, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche o psicologiche, possa sentirsi accolta, e un punto di riferimento nazionale fra le destinazioni turistiche inclusive, affidabili e organizzate.  Il progetto “Trentino per tutti”, ideato dalla Provincia autonoma di Trento e vincitore di un bando promosso dal Ministero per la disabilità, punta a realizzare e promuovere strutture accessibili e anche a introdurre nuove esperienze e accrescere quei servizi sul territorio in grado di rispondere alle esigenze di residenti o ospiti diversamente abili.

Quattro concerti del festival sono fruibili da pubblici con disabilità motoria e uditiva, grazie all’utilizzo di mezzi e bike inclusivi e a sistemi audio-tattili Subpac messi a disposizione da Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva: 13 settembre a Villa Welsperg con omaggio a Puccini; 17 settembre a Malga Brenta bassa con Raphael Gualazzi; 21 settembre in Località Giasenei con Renaud Garcia Fons Trio; 25 settembre al Rifugio Fuciade con Paolo Conte Legacy.

Le persone con disabilità motoria possono fruire di servizi di accompagnamento dalle aree parcheggio ai luoghi dei concerti con personale dedicato e mezzi di trasporto sostenibili, anche grazie a speciali mezzi e bike inclusivi, compresi alcuni nuovi modelli di Joelette dotati di assistenza elettrica.

Le persone con disabilità uditiva possono vivere un’esperienza sensoriale unica grazie ai Subpac, zaini tecnologici che, indossati sul corpo, tramite un sistema audio tattile, vibrando al ritmo della musica, trasferiscono la risposta alle basse frequenze direttamente al corpo dell’ascoltatore.
Sempre presente anche un traduttore LIS.

Per iscriversi  e richiedere i servizi di supporto e accompagnamento contattare Re-Moove (www.re-moove.it/): isuoniaccessibili@re-moove.it – Tel. 0464 076840 – Whatsapp 351 7181793

INFO PRATICHE
Tutti i concerti de I Suoni delle Dolomiti sono in programma alle ore 12, ad eccezione dell’Alba dell’8 settembre, ore 6.40, e dei concerti del 19 e 25 settembre, previsti alle ore 14.

La partecipazione agli eventi è gratuita, tranne per il trekking dove è prevista iscrizione e il pagamento di una quota.

I luoghi dei concerti si possono raggiungere anche: con le Guide Alpine e gli Accompagnatori di Media Montagna e di Territorio del Trentino, a pagamento, con prenotazione obbligatoria e posti limitati; con agli Accompagnatori di MTB del Trentino, a pagamento, con iscrizione obbligatoria e posti limitati solo in alcune date come da calendario.

In caso di maltempo il concerto ha luogo lo stesso giorno in valle alle ore 17.30. Il ritiro dei biglietti gratuiti avviene a partire da due ore prima l’inizio dello spettacolo direttamente alle casse del Teatro/luogo di recupero.

CREDITI
I Suoni delle Dolomiti è un progetto di comunicazione e di turismo culturale e ambientale ideato e curato da Trentino Marketing assieme alle Aziende per il Turismo della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio e di Dolomiti-Paganella e con la collaborazione di SAT, Associazione Rifugi, MUSE, Guide Alpine del Trentino, Soccorso Alpino del Trentino, Croce Rossa del Trentino. Direzione artistica di Mario Brunello

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa e immagini Trentino Marketing,19 aprile 2024

I SUONI DELLE DOLOMITI
28 agosto al 29 settembre 2024

www.visittrentino.info/isuonidelledolomiti