Chiesa S. Gottardo e Teatro Duse: il 46° Festival internazionale di musica da camera è dedicato a Teodora Campagnaro.
La musica è il Genius loci di Asolo: uno spiritello ‘Allegro con brio’ colora e fa brillare ogni angolo dell’incantevole cittadina immersa tra le dolci colline trevigiane. In questo borgo medievale dove il tempo sembra sospeso e acquista valore anche il silenzio, da quasi mezzo secolo il settembre si riempie di note.
Il Festival Internazionale di musica da camera ‘Incontri Asolani’ arrivato alla 46a edizione, promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, si tiene dal 30 agosto al 13 settembre 2024 tra la chiesa di San Gottardo e il teatro Duse.
Quest’anno la rassegna è dedicata a Teodora Campagnaro. Un talento meraviglioso, una violoncellista che fondò con Titta Rigon al pianoforte e Sonig Tchakerian al violino, il Trio Italiano, luminoso e fulgido esempio di eccellenza cameristica con esperienze internazionali. Teodora, ‘Teo’ per gli amici morì nel 2004 a soli 41 anni, per un male incurabile. Ma è ancora viva in quanti la conobbero e proprio per rendere omaggio alla sua sensibilità artistica il Festival la vuole ricordare con lo strumento che la identifica ancora oggi, il violoncello, cui è riservato il concerto d’apertura.
Luogo d’elezione per i cinque concerti, l’incantevole scrigno architettonico della chiesa di San Gottardo, eretta sui resti longobardi. Invece l’ultimo appuntamento, il sesto concerto in cartellone, è al teatro Duse, il teatro Comunale intitolato all’attrice per antonomasia, la Divina. Ella si innamorò di Asolo nel 1919, ospite dell’amica Lucia Casale al punto che comprò una casa e la fece sistemare. Morì negli Usa nel 1924 ma per sua volontà volle essere sepolta proprio ad Asolo.
Nel teatro a lei intitolato venerdì 13 settembre si conclude il Festival con uno spettacolo composito e ricco di spunti culturali, da un’idea di Mirko Sernagiotto. I testi sono del ‘Signor Dante’ (Alighieri) ma anche di Guido Barbieri, musicologo raffinato e colto, anima storica di Radio3 Suite e di un altro Dante, quel londinese Gabriel Rossetti, fondatore del movimento dei Preraffaelliti, che fu anche poeta.
La serata si intitola ‘Il sogno dei sogni’ Dante Alighieri e Dante Gabriel Rossetti: universi sonori e visivi e si costruisce sulle musiche originali di Andrea Melis e Guido Morini e su quelle ‘storiche’ di Francesco Landini e Guillaume Du Fay. Protagonisti l’ensemble di musica medievale ‘laReverdie’ e Carlo Valli, che presta la voce a Dante Alighieri mentre Francesco Zanetti fa rivivere il pittore poeta Rossetti. Completano il tutto le multivisioni di Francesco Lopergolo e i disegni luci di Carlo Villa.
Prima, a coprire la prima decade del mese nella chiesa di San Gottardo, c’è tanta musica, declinata sulle quattro corde del violoncello. Un professore e i suoi allievi con otto violoncelli in tour si lanciano in un viaggio sul pentagramma che spazia da Gesualdo da Venosa a Penderecki, senza dimenticare Dowland, Mozart, Ferrabosco, Schubert, Seidelmann e Piazzolla.
‘I violoncelli del Mozarteum’ fanno vibrare 32 corde dell’anima, per questo strumento ad arco che è il più simile ai timbri della voce umana. Un ensemble unico che vede alla direzione Giovanni Gnocchi, docente al Mozarteum, esibirsi venerdì 30 agosto coi suoi allievi che provengono non solo dall’Italia, come Giacomo Furlanetto, Enrico Mignani, Leonardo Notarangelo, ma anche da Austria, Valerie Fritz, dalla Spagna, con Eva Sànchez-Vegazo ed Ignazio Garcìa Nunez e dall’Olanda, con Douwe Eisses.
Dopo questa ‘pax europea’ violoncellistica, il violoncello di Luigi Piovano dialoga, il 4 settembre, con il violino di Markus Placci, nel concerto ‘Due archi tra Barocco e Novecento’: gli autori proposti sono Bach, Corelli e Kodály.
Un momento pianistico c’è anche quest’anno con Davide Cabassi che, accompagnato dalla voce narrante di Francesco Zanetti, il 6 settembre ricorda il grande Bardo, ‘Shakespeare in love’ su musiche di Smetana, Beethoven, Debussy e Prokofiev.
Due voci poi riempiono lo spazio della chiesa di San Gottardo il 9 settembre. Mariangela Gualtieri, la poetessa di Cesena autrice di poesie essenziali e profonde dialoga con il cello di Mario Brunello che offre Bach, Sculthorpe (autore australiano), Gubajdulina, Curtoni, 37enne piacentino perfezionatosi con Sollima. Il concerto per violoncello e voce recitante si chiama ‘Acqua rotta’. A scandire il tempo in scena è “quasi-zero”, installazione di Gianandrea Gazzola, così raccontata dall’artista: «Un cristallo d’acqua gelata, sospeso a mezz’aria tra due lunghe aste sottili. Nel dialogo tra poesia e musica, “quasi-zero” è un convitato di ghiaccio. Presenza immobile, se non fosse per la quieta pulsazione che anziché la vita, ne scandisce goccia a goccia, la misura che lo separa dal nulla».
Le musiche di Bach, Ysaÿe e Paganini risuonano nel luogo sacro di San Gottardo l’11 settembre con il talento del ventiduenne cinese Simon Zhu, vincitore del 57° Concorso Internazionale ‘Premio Paganini’ (decretato dalla giuria presieduta da Salvatore Accardo e con direzione artistica del pianista Nazzareno Carusi. La prossima edizione sarà nell’autunno del 2025 e vedrà insediarsi la Giuria con nuovo Presidente Uto Ughi accanto al direttore artistico Nicola Bruzzo).
I sei concerti degli ‘Incontri Asolani’ godono il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, del Comune, dell’Assessorato alla Cultura e della parrocchia di Asolo, e vedono alla guida il direttore artistico Federico Pupo, da anni impegnato con sensibilità e competenza nella formulazione di un cartellone anche quest’anno eterogeneo, particolare e unico.
C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa del 20 agosto 2024
L’immagine nella locandina è tratta da un dipinto di Martino Zanetti
INCONTRI ASOLANI
30 agosto – 13 settembre 2024
Chiesa di San Gottardo e Teatro Duse, Asolo (Treviso)
Informazioni: Asolo Musica – Associazione Amici della Musica
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