Di Barbara Baroni. MantovaMusica: magiche pagine da film, contaminazioni tra classica e jazz.

 L’ensemble RGB+Quartet è stato protagonista del concerto dedicato alle musiche da film della rassegna MantovaMusica, nell’ambito de “le bellezze ritrovate”, che si è svolto nella suggestiva location del colonnato che affaccia sul lungo Rio, presso le Pescherie di Giulio Romano a Mantova.

Nicola Bardini al sax tenore e soprano melodioso e romantico, ha iniziato a seguire la musica grazie ai suoi genitori e al fratello Davide, pianista classico. Prima ha studiato violino al Conservatorio di Mantova, poi è arrivata la passione per il sax. Frequenta gruppi ska (genere che risulta dall’unione tra strumenti elettronici e i fiati tipici del jazz tra cui il sax, ed unisce jazz e musica giamaicana, ripreso in Italia da Peppino di Capri), e funky (si tratta di un genere ritmato e ballabile ispirato a soul, jazz e rhythm and blues). All’inizio si prepara con amici, in particolare con il chitarrista Giorgio Signoretti della Scraps Orchestra ed intende la musica come sperimentazione.

Angelo Gringiani chitarra, dalla tessitura armonica affascinante, dai Blue Ink e altri gruppi, Gabriele Rampi Ungar contrabbasso e trascrittore preciso accurato delle musiche da film nonché anima jazz del quartetto, infine Riccardo Bringhenti dai colori brillanti alla batteria (pulsazione ritmica), che studia nel 1995 con Mauro Parma, e poi continua da autodidatta.

Dall’intreccio biografico dell’ensemble, il Quartetto si confronta con pensieri e intuizioni sull’arte di Fellini e di Nino Rota, iconici per la cinematografia. Il programma ha presentato la meraviglia di colonne sonore a partire dagli anni ’50 osservate con occhio compositivo: improvvisazione e interludi ove i musicisti hanno esplorato in modo dialettico i propri timbri e provato l’effetto filmico sulla creazione musicale.

Nino Rota (1911 –  1979) è stato un compositore in particolare dedito alla cinematografia. Ha collaborato con numerosi registi come Luchino Visconti, Eduardo De Filippo, Mario Monicelli, Franco Zeffirelli e in particolare ebbe un rapporto felice con Federico Fellini, per il quale compose le raffinate musiche di quasi tutti i suoi film.

Rammentiamo, eseguite in questa coinvolgente serata commentata da Nicola Bardini  e Angelo Gringiani, La dolce vita, brano splendente; La strada, intrisa di romanticismo e nostalgia; , mosso vivace; Amarcord, tema cantabile e celeberrimo eseguito in modo veramente struggente, ispirato alle memorie riminesi del regista. E poi il meno noto Aria di Roma, ironico e ampio.

Federico Fellini (1920 -1993) regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore si ispirava a un mondo fantastico e sognante e ha lavorato dal 1950 al 1990. Insieme i due artisti hanno saputo creare storie che rimangono nella nostra memoria, tanto che alcuni titoli sono diventati detti popolari. In una intervista degli anni ’70 Fellini spiega i pregi di un linguaggio semplice e accessibile, e questo concetto si può estendere alla musica di Rota, compositore dalla formazione classica e jazz. Nel 1979, poco prima della morte di Rota, i due rilasciarono un’intervista sul loro sodalizio artistico.

Si è ricordato il trentennale dalla scomparsa di Giulietta Masina (22 febbraio 1921 – 23 marzo 1994) e si è sottolineata la sua parte importantissima nella creazione de La strada, che divenne anche un balletto di Rota, e poi in Le notti di Cabiria, brani interpretati con particolare immedesimazione. Il quartetto ha poi eseguito un sentito omaggio in memoria di Alain Delon con musiche di Ennio Morricone: Il clown dei siciliani.

Applausi ripetuti del numeroso pubblico ed il bis oscuro e dissonante, speranzoso Pin Penin sempredi Nino Rota, Nostalgia in Times Square del famoso jazzista Charles Mingus e infine Roma nun fa’ la stupida stasera dalla commedia musicale Rugantino di Garinei e Govannini.             

                                                                                   Report di Barbara Baroni 
Visto a MantovaMusica il 22 agosto 2024
Foto Gian Mario Pavesi