Scrittori, scienziati, filosofi, storici, sportivi, psicoanalisti, antropologi e artisti riflettono sul concetto di ‘gratitudine’.

La XXI edizione del Festival della Mente, il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, si svolge a Sarzana, in provincia di Massa Carrara, da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre 2024. Promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, il festival accoglie le voci di numerose personalità di spicco del panorama culturale contemporaneo – scrittori, scienziati, filosofi, storici, sportivi, psicoanalisti, antropologi e artisti – le cui riflessioni si intrecceranno con il concetto di gratitudine, filo conduttore dell’edizione 2024, attinto al concetto espresso dal neurologo americano Oliver Sacks.

Benedetta Marietti, alla direzione del festival, spiega che: «Viviamo in una società del rancore, inquieta e smarrita, e per guardare al futuro con speranza e desiderio diventa necessario «prendersi a cuore la vita» con charis, parola greca che significa “gioia” e “gratitudine”. Le relatrici e i relatori del festival declineranno la gratitudine in molti modi, per aiutarci ad affrontare con più ottimismo e consapevolezza le sfide sociali, ambientali, economiche che ci pone la società. E per conoscere maggiormente noi stessi e aprirci con coraggio agli altri e al mondo».

Sono 30 gli eventi in programma (più 3 bis), ai quali si affiancano 23 appuntamenti per bambine e bambini, ragazzi e ragazze (12 più le repliche), curati da Francesca Gianfranchi, che sviluppano il tema di questa edizione tra letteratura, scienza, tecnologia, arte, ecologia e fotografia. 

IL PROGRAMMA

LA LECTIO MAGISTRALIS
Apre il festival Luigina Mortari, epistemologa e docente di filosofia dell’educazione e della cura, con la conferenza Sulla gratitudine, ovvero la gioia della cura.

Viviamo in un tempo neoliberista, sottoposto a una logica di mercato che orienta l’agire umano secondo un mero calcolo dei vantaggi. La logica che è alla radice della vita è però un’altra, è quella della cura, senza la quale la vita non può essere conservata, non può fiorire e non può essere riparata.

[Zeinab Badawi ph credits Jamie Simonds]

STORIA E SOCIETÀ: LA GRATITUDINE TRA PASSATO E PRESENTE         
L’Africa è il luogo di nascita dell’umanità, ha visto fiorire antiche civiltà, imperi, e vivaci luoghi di cultura e di commercio. Eppure, per molti, la sua storia comincia solo pochi secoli fa con l’arrivo degli europei, e per troppo tempo è stata dominata dalle narrazioni occidentali di schiavitù, imperialismo e colonialismo. In Africa, un continente da riscoprire la giornalista e regista sudanese Zeinab Badawi riflette insieme all’antropologo Marco Aime

Né “madonne angelicate” né “infide collaboratrici del demonio”, le donne del XII secolo chiedono un nuovo modo di amare in contrapposizione all’amor feudale. Con l’amor cortese rivendicano relazioni fondate sulla cortesia e la gratitudine. Nella conferenza L’eros delle donne. Maria di Francia e l’amore cortese la storica e saggista Chiara Mercuri ci parla di un alfabeto erotico nuovo, che nasce dalla penna di Maria di Francia prima poetessa a scrivere in lingua francese – intorno alla seconda metà del 1100.

A saperle interrogare le perle raccontano infinite storie: approdano su corpi femminili (e non solo), tanto in Oriente come in Occidente, dopo un lungo viaggio fatto di fatiche e sfruttamenti, ma anche di scoperte, scambi, lavorazioni singolari e rappresentazioni affascinanti. Una perla per dire grazie è il titolo dell’incontro con la storica medievista Maria Giuseppina Muzzarelli.

Lo storico Alessandro Barbero, nella conferenza Il delitto Matteotti o dell’ingratitudine – il cui bis, previsto domenica 1 settembre, sarà trasmesso anche in streaming – approfondisce una delle pagine più drammatiche del Novecento italiano. La tragica vicenda dell’uccisione di Giacomo Matteotti offre uno squarcio sui retroscena del regime di Mussolini.

La storia dell’Italia moderna è fondata su ingratitudine e tradimento, grandiosità e piccinerie, elementi che fanno passare in secondo piano la sua grandezza. Contribuiscono a questo racconto i patrioti risorgimentali, infedeli ai sovrani per fedeltà all’ideale unitario, e le giravolte nelle alleanze internazionali durante i conflitti mondiali. L’Italia. Splendori e declino, emozioni e numeri è un dialogo tra storia e arte, tra economia e politica, fra lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja e il filosofo Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis.

Gabriele Del Grande, autore, e fondatore dell’Osservatorio Fortress Europe, nell’incontro Il secolo è mobile rilegge la storia delle migrazioni in Europa e della loro progressiva illegalizzazione. Un viaggio che, attraverso una selezione esclusiva di foto e video d’archivio, svela il presente sotto una nuova prospettiva e anticipa il futuro con una proposta visionaria.

[Thanh Nguyen ph credits BeBe Jacobs]

TRA LETTERATURA E ARTI: PAROLE E STORIE DI GRATITUDINE
Cosa significa essere allo stesso tempo un rifugiato vietnamita e un americano? Lasciarsi alle spalle una guerra ma instaurare un rapporto conflittuale con il paese che ti accoglie? Il premio Pulitzer Viet Thanh Nguyen e la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, in Una nuova gratitudine, affrontano temi fondamentali per comprendere il mondo che ci circonda: l’identità, la memoria, la fine del sogno americano e la forza della letteratura.

Raccontare storie significa colmare un vuoto, trasformare un fardello di dolore e silenzio in una fonte di crescita e speranza. È questo lo spirito che guida i romanzi di Colum McCann, autore irlandese di fama internazionale. I suoi libri riflettono sul grande potere dell’ascolto, sulla capacità di aprirci alla complessità e alla comprensione degli altri. McCann ne discute, in La gratitudine dell’ascolto, con lo scrittore Alessandro Zaccuri.

Perché siamo grati alla letteratura? Perché è il luogo migliore per esplorare il male – spiega nella sua conferenza la scrittrice Silvia Avallone. Uno degli insegnamenti più importanti che possiamo trarre dai libri è che ognuno di noi contiene in sé le possibilità sia quella del bene che del male.

Natura e Pittura sono, nell’arte rinascimentale e barocca, due entità – a volte alleate, a volte contrapposte – che si contendono il merito di aver reso attraenti alcune dame famose, come Maria Mancini, amica del Re Sole, e sua sorella Ortensia, modelli di bellezza ma anche di ingratitudine. Quale rapporto si instaura fra modella e pittore? Lo racconta la storica dell’arte Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, in Una gratitudine forzata. I ritratti delle Belle nel Seicento europeo.

In Grati e ingrati. Narrazione semiseria attraverso la storia della musica, Piero Maranghi – editore e direttore di Classica HD, conduttore televisivo e regista di opere liriche – con aneddoti, episodi e grandi eventi ripercorre due secoli di storia della musica, offrendoci inediti ritratti di grandi maestri.

In che modo un piatto in apparenza semplice e popolare diventa un’icona gastronomica? La scrittrice Camilla Baresani, in Essere pop con l’alta cucina, dialoga con lo chef Chicco Cerea per indagare come si trasforma un prodotto culinario in una ricetta leggendaria. 

[Nadia Terranova ph credits Sandro Messina]

PER UNA GEOGRAFIA DELLA GRATITUDINE
In Sicilia, isola dominata dall’Etna, la terra, il vento e il mare sono in continua relazione con il fuoco che, bruciando, può creare, trasformare e far risorgere. In La gratitudine dei luoghi, il dialogo tra la scrittrice Nadia Terranova e Giuseppe Barbera, saggista, già docente di Colture arboree all’Università di Palermo, si intreccia con gli acquerelli disegnati dal vivo dall’illustratore Michele Tranquillini.

Ovunque l’uomo passi, nel chiuso delle chiese, di templi e caverne, ma anche all’aperto, lungo le strade, in mezzo ai boschi, in cima ai monti, restano per lui a dir grazie figure di pietra o di colore, di Madonne e di Santi. Nelle terre tra Liguria, Toscana ed Emilia si chiamano Maestà. A raccontarci la storia di queste antiche immagini votive è, nel corso de L’eterna grazia del render grazie, lo scrittore Fabio Genovesi, anche nota voce culturale delle telecronache Rai al Giro d’Italia.

In Gratitudine ad alta quota l’alpinista Nives Meroi, in dialogo con la scrittrice e antropologa Irene Borgna, racconta di paesaggi sconfinati, della forza e della gratitudine che scaturiscono dal salire insieme.

Fiumi balneabili, cortili, parchi giochi, sagrati delle chiese dove sedersi la sera, spazi ad accesso libero per lo sport, orti collettivi, mezzi pubblici gratuiti. Le città sono beni comuni da condividere, dove natura e spazio sono a disposizione di tutti, senza pagare. Ne discutono l’urbanista Elena Granata e l’architetta Annalisa Metta in La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali.

[Telmo Pievani foto Gianfranco Mura]

PENSIERI DI GRATITUDINE: SCIENZA, PSICOLOGIA, BENESSERE
La gratitudine, come ogni emozione che proviamo, non è solo un concetto prodotto dal nostro cervello, ma soprattutto un’esperienza vissuta dal nostro corpo, come spiega il neurobiologo Pierre Magistretti – membro straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei – nella lectio Mente e corpo: un legame che produce gratitudine.

Nel corso della conferenza Un’avventura nella grande biblioteca dell’evoluzione, il filosofo della scienza Telmo Pievani racconta la vita d della scienziata Frances Arnold, una grande studiosa che, dopo decenni di lotte e sofferenze, conquistò nel 2018 il Nobel per la Chimica.

Nella conferenza Rileggere Alan Turing al tempo di GPT, Nello Cristianini, fisico e professore di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, prende spunto dagli studi di Alan Turing sull’intelligenza delle macchine, con le sue previsioni e i suoi avvertimenti, per invitarci a considerare con gratitudine i progressi degli ultimi anni.

Torna al festival lo psicoanalista Massimo Recalcati, protagonista di due incontri sul desiderio e la gratitudine. In Gesù, uomo di desiderio Recalcati dipinge un ritratto di Gesù che scardina il giudizio dei suoi nemici – i sacerdoti del tempio, gli scribi, i dottori della Legge – quello di uomo empio e narcisista, di falso profeta, di malfattore e frequentatore di prostitute. Gesù restituisce la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, rialza i paralitici, moltiplica pani e pesci e, soprattutto, fa risorgere e risorge dalla morte. Come leggere la sua potenza (dynamis) senza ridurla al prodigio sovrannaturale? In Miracoli del desiderioRecalcati spiega chela forza del desiderio è il vero miracolo che il figlio di Dio porta in questo mondo.

Si può essere genitori, educatori e insegnanti meno fragili e più capaci di identificarsi con le esigenze dei giovani? Ne parla lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini in Oltre la gratitudine: gli adolescenti e la fragilità adulta.

Coltivare il flusso della gioia spontanea è un workshop di movimento, respiro e meditazione ispirato ai principi dello Yoga Kundalini, condotto da Chandra Costanza Coletti, per sperimentare la gratitudine che è in tutti noi.

[Matteo Nucci ph credits Festival della Mente]

LA TRILOGIA: LA GRATITUDINE DEGLI AMANTI, DEGLI AMICI E DEI NEMICI
Anche quest’anno Matteo Nucci, scrittore e studioso del pensiero antico, è l’atteso protagonista di tre appuntamenti che rileggono il concetto di gratitudine attraverso la lente della mitologia, soffermandosi sui legami di amore, amicizia e disprezzo che hanno unito o contrapposto alcuni dei suoi personaggi più celebri.

Nel primo incontro Nucci ripercorre la storia di Penelope e Odisseo, esempio perfetto della grazia che colma l’anima degli amanti e della gratitudine che unisce gli sposi. Il secondo incontro è sull’amicizia, un sentimento che spesso si trasforma, svanisce o rinasce a causa della mancanza di grazia. Nel caso di Achille e Patroclo è proprio la mancanza reciproca di gratitudine che spinge i due eroi a una più alta complicità, come raccontato nel sogno di Achille. Conclude la trilogia l’analisi di una relazione apparentemente paradossale, quella tra gratitudine e inimicizia: Achille nella scena finale dell’Iliade, dopo aver disprezzato, umiliato e ucciso Ettore, ne piange la morte insieme a Priamo.

[Mariangela Gualtieri © Melina Mulas]

GLI SPETTACOLI
E tu risplendi, invece: da questa celebre esortazione, tratta da Pasolini, prende il via il rito sonoro che la poetessa Mariangela Gualtieri porta sul palco del Teatro degli Impavidi. Ripercorrendo i suoi versi più recenti, Gualtieri mette in scena una vera e propria ode di gratitudine verso tutto ciò che sostiene e celebra la vita: i bambini, i fiori, il mare, il cielo, l’amore tra gli esseri umani.

Telmo Pievani e Cristiano Godano, musicista poliedrico e frontman dei Marlene Kuntz, sono i protagonisti di Canto d’acqua, una suggestiva preghiera laica che esprime preoccupazioni, ma anche speranze, per il futuro della terra e per la sua risorsa più preziosa.

Come sarà il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani? Alessandra Faiella, attrice comica teatrale e televisiva, risponde a questa domanda con provocatoria sincerità e pungente ironia. Con le immagini di Cinzia Leone e il violoncello di Francesca Ruffilli, lo spettacolo Age Pride – tratto dall’omonimo romanzo di Lidia Ravera, diretto da Emanuela Giordano – è un’arringa commovente e spietata in difesa della terza età.

EXTRAFESTIVAL
Nello Spazio Hera, al cinema Moderno, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, gli psicologi e psicoterapeuti Loredana Cirillo e Filippo Rosa dialogano con genitori, insegnanti ed educatori sull’importanza di ringraziare figli e studenti per ciò che, ogni giorno, insegnano agli adulti, e per le emozioni che sono in grado di generare. L’incontro è a cura de Il Minotauro – Istituto di Analisi dei Codici Affettivi, formato da professionisti che da quarant’anni collaborano in attività di ricerca-formazione e consultazione-psicoterapia.

Torna dal 28 agosto al 1 settembre parallelaMente, rassegna off coordinata da Orianna Fregosi, con la collaborazione di Francesca Gianfranchi per parallelaMente kids, ilpalinsesto di attività dedicate ai più piccoli. La XI edizione della rassegna, che crea un inedito e proficuo dialogo tra il lavoro delle artiste e degli artisti del territorio e di altre realtà nazionali, ha come tema La gratitudine dell’incontro. Il programma spazia dalle arti visive a quelle performative, dai reading agli interventi musicali.

FURGOMYTHO
Il furgone con la radio dentro, nei giorni del festival è parcheggiato nei pressi del fossato della Fortezza Firmafede e apre i suoi microfoni per raccogliere in diretta le testimonianze del pubblico e intervistare i relatori di questa edizione.

SPAZIO AUT AUT
I ragazzi e le ragazze di Fondazione AUT AUT, nata sul territorio spezzino con l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro giovani adulti con autismo e disabilità, durante i giorni del festival propongono al pubblico il merchandising ufficiale della manifestazione e prodotti artigianali da loro creati.

FUTURO APERTO – ARIA
Aria è un’installazione, allestita nel centro storico di Sarzana, realizzata dai ragazzi e dalle ragazze che partecipano a Futuro Aperto, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

PODCAST E VIDEO
I podcast di tutti gli incontri del Festival della Mente sono disponibili gratuitamente sulle piattaforme Spotify, Spreaker, Apple Podcast. I video degli incontri delle edizioni passate sono disponibili sul sito e sul canale YouTube del festival.

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 25 giugno 2024
Immagine di copertina: Festival della Mente 2019 ph. Lorenzo Vignali

FESTIVAL DELLA MENTE | GRATITUDINE
Sarzana, 30 agosto – 1 settembre 2024

Biglietti: Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi a Sarzana (Massa Carrara)
www.festivaldellamente.it

Instagram: festival_della_mente | Facebook: @festivaldellamente | Linkedin: Festival della Mente | YouTube: Festival della Mente Sarzana 

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