gres art 671: 30 lavori recenti e storici indagano i temi chiave della carriera cinquantennale dell’artista.

La grandezza, la solitudine, il mito, la caducità dell’essere umano: gres art 671 presenta a Bergamo una nuova mostra dedicata a Marina Abramović, una delle figure più influenti del nostro tempo.

«Questa mostra è unica perché integra non solo il mio lavoro performativo, ma anche le mie ultime ricerche sull’uso di nuovi materiali e formati diversi, come nella mia più recente opera Seven Deaths, un’opera lirica che ho creato e successivamente trasformato in un’installazione video». Marina Abramović

“between breath and fire”, questo il titolo del progetto, indaga alcuni temi chiave che hanno contraddistinto la carriera cinquantennale dell’artista: il respiro, il corpo, la relazione con l’altro e la morte. 30 lavori recenti e storici sono presentati – dal 14 settembre 2024 al 16 febbraio 2025 –

in un rapporto osmotico con lo spazio espositivo di gres art 671 e, per la prima volta, il percorso espositivo coinvolge anche il giardino con il paesaggio sonoro Tree, in cui la diffusione tra gli alberi di un canto di uccelli sfuma i confini tra naturale e artificiale, tra realtà e finzione, tra mortalità e trascendenza.

Un progetto complesso, che ha al proprio centro l’installazione cinematografica Seven deaths dedicata da Marina Abramović a Maria Callas, di cui diventa una sorta di alter ego: un amore che ha avuto origine nell’adolescenza dell’artista serba, che ricorda di aver sentito per la prima volta la voce della Divina nella cucina della nonna a Belgrado e di essersi commossa per la sua potenza emotiva. Una serie di parallelismi, richiami e rimandi tra le vite delle due artiste trovano compimento nel film lirico che rappresenta un’esperienza immersiva a partire dalla rievocazione e messa in scena di sette morti tragiche e premature delle eroine interpretate da Maria Callas e impersonificate da Abramović, accompagnate dalla colonna sonora costituita a partire da sette assoli del soprano.

“between breath and fire”, a cura di Karol Winiarczyk, raccoglie e racconta l’intero percorso artistico di Marina Abramović, in un itinerario che parte dalle prime celebri performance, come Lips of Thomasin cui l’artista, nel 1975, si incise una stella a cinque punte sull’addome e si sdraiò su blocchi di ghiaccio fino all’intervento risolutivo del pubblico o come Art must be beautiful, the artist must be beautiful, video in cui la ripetizione ossessiva del titolo e accompagnata dalla visione dell’artista che si pettina aggressivamente con una spazzola. Interventi che sono passati alla storia e hanno consacrato Marina Abramović come maestra della performance.

In mostra non solo opere storicizzate, ma anche lavori che l’artista ha scelto di riattualizzare e riattivare, anche grazie al coinvolgimento del pubblico, chiamato ad avere un ruolo attivo. È il caso di Mambo a Marienbad, in cui Abramović balla con scarpe magnetiche su un piedistallo. Di fronte al video, uno spazio e delimitato sul pavimento e il pubblico e invitato a danzare davanti alla proiezione, in modo da sfumare i confini tra partecipazione e presenza.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa 14 settembre 2024

MARINA ABRAMOVIĆ. BETWEEN BREATH AND FIRE
14 settembre 2024 – 16 febbraio 2025

gres art 671
via San Bernardino 141 Bergamo
www.gresart671.org
https://www.facebook.com/gresart671