Festival Verdi: quattro opere più serate speciali, la nuova sezione di concerti e Verdi Off. Inaugurazione con la Verdi Street Parade.

Macbeth in versione francese, Un ballo in maschera, La battaglia di Legnano in tre nuovi allestimenti firmati da Pierre Audi, Daniele Menghini, Valentina Carrasco e diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta; Attila in forma di concerto diretto da Riccardo Frizza. Quattro opere, insieme alla Messa da Requiem e al Gala Verdiano, diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon, la nuova sezione di concerti, installazioni, performance, intitolata Ramificazioni, con protagonisti con Maxime Pascal e Shirin Neshat, Charles Dutoit con l’Orchestra Cherubini, Teodor Currentzis con la MusicÆterna Orchestra, Carlo Vistoli e il Ghislieri Consort e la danza di Aterballetto con la regia di Fabio Cherstich e le coreografie di Philippe Kratz costituiscono la struttura del XXIV Festival Verdi di Parma e Busseto, dal 21 settembre al 20 ottobre 2024, che inaugura con la Verdi Street Parade.

Grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Claudio Sgura, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Antonio Poli, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti dell’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo.

Al Festival Verdi si rinnova e rinsalda la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, e con il Teatro Comunale di Bologna, e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

[Macbeth versione francese 1865, prove di regia. Foto Roberto Ricci]

«Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui abbiamo tessuto il programma del Festival Verdi 2024- spiega Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro, di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale. Le opere in cartellone accendono un faro su un periodo creativo straordinariamente fecondo: dalla monumentalità guerriera e giovanile di Attila (1846), allo slancio risorgimentale della Battaglia di Legnano (1849), per arrivare al Verdi sofisticato di Un ballo in maschera (1859) e Macbeth (1847, rev. 1865), quest’ultimo eseguito in francese, come avvenne al debutto parigino. A questa esplorazione tematica concorre anche il Verdi Off, sui percorsi dell’accessibilità e dell’inclusione, portando il teatro fuori dal teatro incontro a un pubblico eterogeneo e sempre nuovo, aprendo il Festival con la Verdi Street Parade e rilanciando quotidianamente l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione».

Straordinari artisti sono i protagonisti che compongono il programma di Ramificazioni, la nuova sezione di concerti e performance del Festival Verdi, che traccia percorsi tra Verdi, i compositori del passato e coloro che ne hanno raccolto l’eredità. Da Claudio Monteverdi a Dmítrij Šostakóvič, con un focus su Arnold Schönberg e Luigi Nono, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, il programma delinea un percorso musicale e tematico attraverso i secoli, mettendo al centro proprio quei temi più cari al Maestro – potere, politica, aspirazione alla libertà – ed esplorandoli nelle loro connessioni con il presente.

[Filarmonica Arturo Toscanini (c) La Toscanini ph. Gloria Cavasino]

«Le opere di Giuseppe Verdi non ammettono letture univoche – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Festival Verdi. Troppi i riferimenti e troppo varie le prospettive per riuscire a isolare temi e significati entro parametri univoci. Tuttavia, nella costruzione del Festival, può essere utile individuare aspetti specifici nella produzione del Maestro per allargare l’orizzonte e disegnare nuove traiettorie. Verdi ha fatto propri argomenti universali, comuni a ogni epoca. Partendo da questo presupposto, abbiamo provato a tracciare un percorso che, con libertà e immaginazione, contribuisca a far emergere l’eredità tramandata e i legami con gli autori che lo hanno preceduto. La nuova sezione del Festival che inaugura quest’anno prende proprio spunto dal filo conduttore delle opere in cartellone: potere, politica, libertà. Tra i molti autori che hanno toccato questi temi, abbiamo quindi scelto di indagare i collegamenti con Luigi Nono e Arnold Schönberg, così come quelli con Claudio Monteverdi e Dmitrij Šostakóvič. La caleidoscopica successione di tempi e stili che così si tratteggia vuole incoraggiare a sperimentare itinerari inediti, assecondando il disvelarsi di nuove prospettive e dando vita a ramificazioni che, da una stessa radice, si protendono verso una molteplicità di letture».

[Verdi Street Parade. Immagine di repertorio. Ufficio Stampa Teatro Regio]

Giunge alla sua IX edizione Verdi Off (vedi qui) realizzato dal Teatro Regio con il Comune di Parma e con l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che apre il Festival con la Verdi Street Parade, che vede impegnati oltre 1000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi e le performance finali di Imaginarium e Yoann Bourgeois. Verdi Off prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, tra concerti, mostre, installazioni, incontri, progetti speciali, coinvolgendo artisti e associazioni del territorio, per stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.

Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare il progetto di teatro musicale contemporaneo o evento performativo-installativo incentrato su temi verdiani.

Il Festival rilancia l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, candidato agli International Opera Awards 2024 nella categoria Equal Opportunities & Impact, che coinvolgerà gli artisti di questa nuova edizione.

SERVIZIO NAVETTA
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Tep, rinnova il servizio navetta andata e ritorno per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo.

LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI
Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi, rinnova anche quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival Verdi e di Verdi Off.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 17 settembre 2024

XXIV FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto 21 settembre – 20 ottobre 2024

Fondazione Teatro Regio di Parma
Biglietteria:
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Tel. (+39) 0521 203999
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Biglietti online nel sito
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