Un lungo viaggio dai classici ai contemporanei, per sorridere della catastrofe e piangere per la meraviglia.
“… e uscii senza una meta. Ci penserò strada facendo”. Raffinato cantore di viaggi fantasiosi, Laurence Sterne sembra ribaltarci la prospettiva più comoda e, forse, suggerirci una postura intrigante: desiderare l’inesplorato per trovare parole e pensieri nuovi, viaggiare lungo i perimetri dell’antico, sorridere della catastrofe e piangere per la meraviglia, gustare le rivelazioni di un’ombra che il Teatro trasforma mille e mille volte e che mille e mille volte ci parla diversamente. Vivere, e centuplicare le proprie attraverso le esperienze di quelle ombre.
L’attività 2024/25 di Fondazione Teatro Due è realizzata con il sostegno istituzionale del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Parma e di Fondazione Monteparma. Teatro Festival Parma è sostenuto e promosso da Reggio Parma Festival, con il sostegno di Fondazione Cariparma.
FOCUS RAFAEL SPREGELBURD
Il confronto tra tematiche, strutture formali e differenti modelli di Teatro offerti da autori di generazioni e lingue diverse è il fulcro di Teatro Festival Parma, momento annuale di festosa osservazione ed esplorazione delle nuove creazioni europee ed internazionali.
L’edizione 2024 dedica un focus al drammaturgo, attore e regista argentino Rafael Spregelburd, autore di un teatro innovativo e folgorante, di una scrittura complessa che si oppone all’idea riduzionista della linearità, restando ironica e divertente.
In prima assoluta debutterà il testo inedito Diciassette cavallini scritto per le attrici e gli attori dell’Ensemble Teatro Due. Creato in un anno di lavoro in sinergia con Roberto Abbati, Valentina Banci, Laura Cleri, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Pavel Zelinskiy, lo spettacolo sarà diretto dallo stesso Rafael Spregelburd e sarà in scena dal 22 novembre al 10 dicembre 2024, nuova produzione di Fondazione Teatro Due. Insieme agli attori Spregelburd ha deciso di parlare di futuro e, reinventando il mito di Cassandra, che poteva prevederlo solo quando negativo, ha estratto dal mito classico una inaspettata idea di divertimento, realizzando un lavoro che porta in un altrove più intenso e più bello del reale.
La panoramica sull’approccio filosofico e profondo, pungente e critico, ma tenero e compassionevole di Spregelburd sarà completata dalla messa in scena di due spettacoli realizzati con la sua compagnia El Patron Vasquez in Argentina e presentati per la prima volta in Italia: Pundonor (20, 21 e 23 novembre), scritto e interpretato dalla “genia” del teatro argentino Andrea Garrote e Inferno (24 e 25 novembre), indagine intorno alla pittura di Hieronymus Bosch.
NELL’AMBITO DI REGGIO PARMA FESTIVAL
In seno a Reggio Parma Festival, per ribadire la potenza di una civiltà pluridentitaria come quella europea, avranno luogo (dal 22 al 26 novembre) le Giornate d’Autore, una settimana di esplorazioni ed approfondimenti dedicati alla nuova drammaturgia. Aperte al pubblico, le Giornate d’Autore porranno l’attenzione su teoria e prassi del dramma, con presentazioni di autori e autrici d’Europa, letture di nuovi testi, tavole rotonde e dibattiti. Fra gli ospiti, coordinati da Florian Borchmeyer: Fausto Paravidino, Ivan Vyrypaev, Marius von Mayenburg, Tiphaine Raffier, Claudio Longhi, Toni Casares, Marie Bues, Graziano Graziani, Carl Hegemann, Peter Laudenbach.
Il programma di Teatro Festival Parma prevede anche un’esplorazione nella danza con Maldonne del fenomeno della scena francese Leïla Ka, che con la sua scrittura coreografica afferma un punto di vista molto personale sulla storia delle donne(26 ottobre).
In conclusione, anche una fuga nel Teatro di figura, con un intramontabile classico: il pluripremiato Macbeth all’improvviso di Gigio Brunello e Gyula Molnár, dramma in due atti per burattini liberamente tratto da William Shakespeare (29, 30 novembre e 1 dicembre).
LE NUOVE PRODUZIONI
Le nuove produzioni danno spazio a nuovi autori e riscoperte dai classici: vincitore del premio Mezz’ore d’Autore 2022 trova la scena in una versione ampliata Vautours (Avvoltoi) di Roberto Serpi, interpretato e diretto da Sergio Romano, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati, spaccato cinico di un’umanità anestetizzata che non si ferma davanti a nulla per raggiungere lo scopo, a cavallo fra lo straniante universo beckettiano e un umorismo pulp in stile Quentin Tarantino.
Aphra Behn, artista da riscoprire, prima autrice professionista della letteratura inglese, figura pionieristica su temi quali l’autodeterminazione femminile e la libertà individuale, sarà la protagonista di un ampio focus, L’Imperatrice della Luna, costellato da: la messa in scena, in prima nazionale, del suo testo più importante, L’avventuriero, nella nuova traduzione di Luca Scarlini e la regia di Giacomo Giuntini, in cui pirati, duelli, burle boccaccesche, arguzie, mascherate incastonano una sorprendente guerra fra sessi; un video-documentario diretto da Dario Aita; letture a puntate delle opere Oroonoko – Lo schiavo Reale e La monaca; un Convegno internazionale realizzato insieme all’Università degli Studi di Parma.
Il luogo di nascita di William Shakespeare è il fulcro del divertissement letterario Casa natale di Henry James, tradotto e adattato per la scena da Luigi Ferrari: Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi faranno vivere questo vaudeville con finale a sorpresa.
I MITI CLASSICI
Ai miti classici è riservato un focus tematico in cui dare nuova voce a testi antichi attraverso la lettura e la sensibilità di artisti contemporanei. Libertà, guerra, futuro, civiltà, scelta, democrazia, bellezza vengono indagati ne Le Rane di Aristofane dell’Ensemble Teatro Due, in Cassandra con Elisabetta Pozzi, nel canto di Edipo della Tragùdia di Alessandro Serra, ne Le Troiane di Carlo Cerciello che contamina il testo euripideo con inserti tratti dalle riscritture di Sartre, Giraudoux e Seneca e nel monologo concerto MedeAassolo S-concert che l’attrice Valentina Banci ha elaborato a partire da Seneca.
IL REPERTORIO
A fianco delle nuove produzioni, il repertorio: Ogni bellissima cosa di Duncan Macmillan e Johnny Donahoe, monologo interattivo intorno ai motivi che rendono l’esistenza degna di essere vissuta, tradotto e diretto da Monica Nappo con Alberto Paradossi, i classici l’Istruttoria di Peter Weiss, incrollabile caposaldo della Memoria, Un canto di Natale di Charles Dickens a cura di e con Orietta Notari e l’intenso Wit di Margaret Edson, Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1999, a cura di Paola Donati,in cuiil meccanismo del Teatro indaga la lotta contro la malattia e il senso della vita.
LE OSPITALITÀ
Le ospitalità integrano e arricchiscono il progetto di Fondazione Teatro Due, proponendo una selezione di spettacoli fra i più significativi del momento. Uno spazio speciale viene riservato ad alcuni gioielli del teatro di figura: Hokuspokus della straordinaria compagnia tedesca Familie Flöz che crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico; La bella addormentata nel bosco sulla musica di Čajkovskij della Compagnia Carlo Colla e Figli, eccellenza italiana nella presentazione di testi classici per marionette; Natale in casa Cupiello, in cui Luca Saccoia fa riviere con 7 pupazzi la commedia tragicomica di Eduardo De Filippo.
Sempre dal genio di Eduardo è scaturita La grande magia che vede in scena, fra gli altri, Natalino Balasso e Michele Di Mauro diretti da Gabriele Russo; ancora un autore napoletano per Scannasurice, capolavoro di Enzo Moscato interpretato da Imma Villa con la regia di Carlo Cerciello.
DRAMMATURGIE CONTEMPORANEE
Saranno presentati il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni e drammaturgie contemporanee di autori di spicco del panorama attuale quali Mein Kampf di e con Stefano Massini, da Adolf Hitler, Il ministero della solitudine dal testo drammaturgico di Fabrizio Sinisi diretto da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferrone, Salveremo il mondo prima dell’alba scritto da Gabriele Di Luca per la sua compagnia Carrozzeria Orfeo.
IL TEATRO DELLA COSTITUZIONE Valori e principi
Questo è il titolo di una illuminante investigazione intorno alla nostra Carta Fondamentale, un ciclo di incontri che avrà luogo da ottobre a dicembre, realizzato da Fondazione Teatro Due con l’Università degli Studi di Parma e coordinato da Oberdan Forlenza, Presidente di sezione del Consiglio di Stato e Presidente di Fondazione Teatro Due.
Tutti di massimo pregio gli ospiti invitati a dare la propria lettura della Costituzione alla luce delle loro biografie ed attività: Elena Cattaneo, Gabriella Palmieri Sandulli, Stefano Passigli, Tiziano Treu, Filippo Patroni Griffi, Giovanni Melillo, Sergio Cofferati, Luigi Ferrajoli e Nicola Piovani.
LA FORMAZIONE
Ulteriore asse portante dell’attività di Fondazione Teatro Due, si sviluppa su diversi piani. Da un lato, l’Alta Formazione rivolta a professionisti, con il Corso Casa degli Artisti, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna; dopo il percorso di selezione fra le oltre 200 richieste di ammissione, il corso prende avvio in ottobre, con docenze affidate a Maestri del panorama internazionale e Artisti afferenti a diversificate discipline, fra cui Florian Borchmeyer, Francesca Della Monica, Massimiliano Farau, Elena Gigliotti, Alessandro Nidi, Fausto Malcovati, Franco Perrelli, Laura Mariani, Antonio Audino, Sean Buhagiar.
Al contempo, laboratori, workshop e progetti speciali dedicati alle Scuole secondarie di secondo grado e all’Università.
Avrà luogo la quarta edizione del progetto nazionale Volgare Illustre – Rəgionamenti sulla Lingua, creato in collaborazione con il Liceo Classico e Linguistico “G. D. Romagnosi” di Parma e la Rete Nazionale dei Licei Classici, che realizza un percorso formativo destinato a studenti e insegnanti provenienti da tutta Italia, e che culminerà nelle Giornate di Studi conclusive, nella primavera del 2025.
C.S.m.
Fonte: Comunicato stampa 13 settembre 2024
TEATRO DUE 2024 – 2025
Dal 22 ottobre 2025
Fondazione Teatro Due
Viale Basetti 12/A, Parma
Informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242
Biglietteria
Borgo Salnitrara 12/A, Parma
e su Vivaticket
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