Museo di Santa Giulia: 30 anni di carriera di Massimo Sestini raccontati attraverso alcuni momenti topici della vita civile e sociale d’Italia. Tra le 53 immagini esposta anche l’iconica e pluripremiata Mare Nostrum.

Il titolo della mostrasi riferisce alla capacità dell’artista, prima dell’avvento dei droni, di riconoscere il potere intrinseco della fotografia aerea e acrobatica di cui è diventato uno dei maestri indiscussi, producendo scatti iconici che lo hanno reso famoso nel mondo, capace di esplorare angoli e punti di vista insoliti della scena rappresentata. Sestini si è lanciato in voli vertiginosi, sospeso tra cielo e terra, per immortalare l’essenza della vita umana dall’alto, tuffandosi simmetricamente nelle profondità scure e gelate dei mari per catturare surreali visioni subacquee, tra le quali iconici scatti del patrimonio archeologico sommerso.

«Come quando sei morto e improvvisamente ritorni in vita»: sono le parole di Ayman, migrante dalla Siria, che nel documentario Where are you? Dimmi dove sei del National Geographic (Italia, 2019) racconta l’attimo in cui, dal barcone stipato di migranti al largo della Libia, dopo dodici giorni di tempesta, i profughi avvistarono l’elicottero della Marina Militare Italiana in missione di salvataggio.

Sull’elicottero anche il fotografo Massimo Sestini, che proprio in quel momento scatterà Mare Nostrum l’immagine simbolo dei viaggi della speranza che dalle coste africane cercano di raggiungere l’Europa, selezionata tra le Top 10 images of 2014 da TIME, pubblicata anche da altre numerose testate in tutto il mondo (tra cui Photo France, The Guardian, Internazionale, The Economist, L’Espresso, Die Zeit, National Geographic) e vincitrice del World Press Photo Award 2015 nella categoria General News.

Da questo riconoscimento è partita la ricerca del progetto Where are you? che, nel corso del quinquennio successivo, rintraccerà e fotograferà – dall’alto e perpendicolarmente – una decina dei migranti che erano su quel natante, ritratti nella loro nuova vita in giro per l’Europa, realizzando il citato documentario di National Geographic.

L’iconico scatto Mare Nostrum è al centro della mostra personale dal titolo “Zenit della fotografia” che Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei dedicano al fotografo toscano, dal 24 settembre al 2 marzo 2025 al Museo di Santa Giulia. La mostra, curata da Angelo Bucarelli, è l’atto conclusivo dell’edizione 2024 del Brescia Photo Festival, kermesse giunta alla VII edizione, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana.

L’esposizione a Santa Giulia presenta una selezione di 53 immagini, allestite a dittici, trittici e polittici, capaci di raccontare oltre trent’anni di carriera di Massimo Sestini, nella quale l’artista ha saputo dipingere un affresco di grande valore iconografico delle vicende che hanno segnato il passato recente del nostro Paese, raccontandone gli episodi più significativi, dalla strage di Capaci a quella di Palermo, dal naufragio della Costa Concordia al terremoto dell’Aquila, dalla tragedia della Moby Prince, ai funerali di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.
Accompagna la mostra un public program. Catalogo edito da Skira Arte.

LA MOSTRA SI ESTENDE A BORGONATO DI CORTE FRANCA (BS)
La mostra ha un suo ulteriore sviluppo anche a Borgonato di Corte Franca (BS), ove sarà allestita dal 22 ottobre una sezione della monografica negli spazi della cantina storica di Freccianera Fratelli Berlucchi, main sponsor dell’esposizione e già partner di Fondazione Brescia Musei.

APPROFONDIMENTO

LE SEZIONI DEL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo a Santa Giulia, allestito dallo studio milanese Top Tag, degli architetti Nick Bellora, Nicole Bonini e Francesco Carli, si concentra sui principali episodi della storia italiana contemporanea, i temi più cari a Massimo Sestini.


STORIE
La prima sezione, Storie, propone alcuni dei suoi scatti più famosi come quelli realizzati a Capaci, poche ore dopo l’attentato al giudice Giovanni Falcone quando, a bordo di un piccolo aereo da turismo, a cui aveva smontato il portellone laterale per potersi sporgere, riprese tutta la drammaticità che si respirava in quel momento. Oppure l’attentato di via D’Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque uomini della scorta, o anche il naufragio della Costa Concordia, il funerale di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, la tragedia della Moby Prince.

Altrettanto drammatiche sono le immagini con le quali il fotoreporter immortalò i disastrosi danni causati a L’Aquila dal terremoto del 2009 e il dolore dei funerali di stato.

ICONE
Icone raccoglie le fotografie di alcune competizioni sportive italiane tra le più conosciute al mondo, come il Palio di Siena, la Barcolana a Trieste o la gara ciclistica Strade bianche in Toscana. Qui spiccano due opere inedite dedicate a Brescia, che rendono omaggio ai simboli della città lombarda: la 1000 Miglia, manifestazione automobilistica di auto storiche più importante al mondo, che da sempre inizia e conclude a Brescia, e il sito archeologico di Brescia romana, tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. In questo caso, l’eleganza delle vetture si sposa con la monumentalità del Capitolium, Patrimonio UNESCO dal 2011. Il progetto, realizzato lo scorso 11 giugno 2024, nel giorno della partenza della gara, si è avvalso della collaborazione della stessa 1000 Miglia e della Guardia di Finanza che ha concorso in modo decisivo alla fattibilità dell’impresa, mettendo a disposizione l’elicottero. Lo scatto, che ha visto Brixia. Parco archeologico di Brescia romana protagonista di un evento artistico d’eccezione, sarà esposto in mostra, in dittico con un’immagine della preparazione della scena.

PATRIMONIO
Massimo Sestini non dimentica mai di documentare le eccellenze artistiche e naturali per cui l’Italia è conosciuta nel mondo. Nella sezione Patrimonio, oltre alle immagini della cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze o dell’Etna in eruzione, s’incontrano quelle realizzate per la Marina Militare Italiana: in particolare il focus sull’Amerigo Vespucci, considerata “la nave più bella del mondo”, e altre che riprendono, da sopra e da sotto, la superficie del mare e i sommozzatori del nucleo SDAI della Marina Militare Italiana di Napoli nell’attività di monitoraggio dei mosaici del III secolo a.C. nel Parco archeologico Sommerso di Baia.

MARE NOSTRUM

Tra i soggetti che Massimo Sestini ha raccontato con maggiore sensibilità e trasporto vi è quello dell’immigrazione. Fulcro della mostra è la fotografia Mare nostrum, che documenta il momento del salvataggio di un barcone di migranti da parte della Marina Militare Italiana: uno scatto perfetto, cercato per due anni, che coglie i volti di tutte le persone stipate sulla barca, nel momento esatto in cui scorgono l’arrivo dei soccorsi, e che documenta allo stesso tempo la condizione in cui le persone sono costrette a viaggiare in quella drammatica attraversata.

La serie di fotografie Where are you testimonia alcuni momenti della nuova vita dei migranti nei paesi europei (Svizzera, Francia, Germania) dove hanno trovato asilo, dopo il loro salvataggio. Emblematico in tal senso lo scatto del 2024 in cui il fotografo ha riportato l’attenzione dell’opinione pubblica alla attualità della fotografia di 10 anni prima, in cui vediamo un barcone ricolmo solo di camere d’aria e povere masserizie, emblema delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini scomparsi nel Mediterraneo.

SICUREZZA
La rassegna è completata con la sezione Sicurezza in cui emerge un Massimo Sestini al servizio di diversi corpi militari o dei Vigili del fuoco, e include l’originale sequenza che testimonia il recupero e la detonazione di una mina inesplosa della Seconda guerra mondiale.

FOROGRAFO INQUIETO
Con Fotografo inquieto, ultima sezione della mostra, il fotografo si ritrae in un curioso e ironico autoritratto, nell’ambito di un servizio sulla prostituzione europea.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 23 settembre 2024
Fotografie dell’allestimento espositivo: di Alberto Mancini
(dalla pagina Facebook di Fondazione Brescia Musei)

MASSIMO SESTINI. ZENIT DELLA FOTOGRAFIA
24 settembre 2024 – 2 marzo 2025

Museo di Santa Giulia
via dei Musei 81/b Brescia
Informazioni e prenotazioni: Fondazione Brescia Musei
T. +39 030 817 4200
cup@bresciamusei.com
bresciamusei.com
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