Palazzo Ducale: un nuovo allestimento nel Castello di San Giorgio con la collezione di pittura e scultura rinascimentale.  

Il principale evento di Palazzo Ducale a Mantova, sullo scorcio del 2024, ha coinciso con la presentazione al pubblico un nuovo allestimento permanente che disegna e completa gli ambienti del piano terra del Castello di San Giorgio con la collezione di pittura e scultura rinascimentale che trova qui la sua collocazione.

[Morone: La cacciata dei Bonacolsi]

Sono esposti materiali di proprietà principalmente statale e civica, grazie anche a un accordo tra Palazzo Ducale e il Comune di Mantova, che illustrano una straordinaria stagione artistica che iniziò intorno al 1450, quando a Mantova si affermò progressivamente il Rinascimento, incentrato sulla ripresa di forme e ideali classici; indiscusso protagonista di questa età d’oro fu Andrea Mantegna, il quale dominò la scena cittadina per tutta la seconda metà del XV secolo.

Il nuovo allestimento affronta nodi cruciali dell’imporsi del nuovo linguaggio, attraverso il continuo confronto tra pittura e scultura, l’arte che vide a Mantova protagonisti come Donatello, Luca Fancelli e Pier Jacopo Alari Bonacolsi, detto l’Antico.

Gli spazi che ospitano il nuovo allestimento, interamente progettato dagli architetti di Palazzo Ducale e realizzato dalla ditta Mimec di Treviso, presentano decori databili tra Quattro e Cinquecento, quando il marchese Francesco II Gonzaga abitava queste stanze, poste sul lato settentrionale del Castello e sotto l’appartamento della consorte Isabella d’Este.

Proprio la cultura figurativa affermatasi sotto il governo dei due coniugi costituisce l’ultima tappa del percorso che viene presentato, attraverso artisti cari ai marchesi di Mantova: da Domenico Morone a Francesco Bonsignori, passando per le tentazioni peruginesche di cui è testimone il cosiddetto Maestro di San Vincenzo Martire, probabilmente Bartolomeo Fancelli, e arrivando ad artisti come Gian Francesco Tura, influenzati già dalle novità del Correggio e della “maniera moderna”.

Tra i fregi all’antica, le decorazioni “alla moresca” e gli affreschi delle sale, si snoda pertanto un percorso che raccoglie le importanti vestigia di un’epoca che parte dalla metà del XV secolo, quando il marchese di Mantova era Ludovico II Gonzaga, per arrivare al 1520 circa, quando iniziò il governo di Federico II Gonzaga, grazie al quale sarebbe giunto a Mantova Giulio Romano, artefice di un nuovo corso per le arti a Mantova, chiudendo definitivamente l’esperienza mantegnesca.

L’esposizione include oltre settanta pezzi: dipinti a tempera, a olio, affreschi strappati, sculture, terrecotte, rilievi in gesso, incisioni: opere di varia natura, che raccontano la straordinaria vivacità culturale e artistica del Rinascimento a Mantova. Molte delle opere esposte, sia dipinti che sculture, sono state appositamente restaurate in vista dell’allestimento (dalle nostre restauratrici e da altri professionisti) e sono inoltre visibili per la prima volta alcune pitture oggetto di recente acquisizione da parte di Palazzo Ducale.

Sono importanti novità che vengono ad arricchire in via permanente il patrimonio cittadino e Palazzo Ducale, a completamento di una complessa operazione di valorizzazione del patrimonio artistico cittadino. Il complesso intervento include anche il restauro degli affreschi nel portico del Castello e vedrà, a breve, la sistemazione del lapidario lì presente, con un’ulteriore selezione di marmi rinascimentali.

«Questo nuovo allestimento – afferma il direttore Stefano L’Occaso – è per me motivo di particolare orgoglio. Deriva da un progetto che avevo lanciato nel 2022, ma i colleghi hanno raccolto la sfida e l’hanno trasformata, con enorme bravura e capacità, in qualcosa che va ben oltre le mie aspettative. A loro va il mio ringraziamento; abbiamo finalmente reso omaggio a una stagione che ha reso Mantova celebre nel mondo: il Rinascimento.»

La nuova sezione rinascimentale fa parte del percorso di visita senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d’ingresso, ampliando così il percorso di visita con il cortile del Castello, con i portici e con otto sale del piano terreno.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 25 ottobre 2024
Immagini: Ufficio Stampa Palazzo Ducale
Immagine di copertina: Camera del Sole

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