Il “Verona mountain film festival”, il Festival del Veneto dedicato agli ambienti montani del mondo, si tiene nell’Auditorium del seicentesco palazzo della Gran Guardia, in piazza Braa Verona, dal 5 al 9 marzo 2019 a ingresso totalmente gratuito. Un programma nutrito per la quarta edizione che, oltre al concorso cinematografico anima dell’evento, si propone di promuovere la montagna anche attraverso la fotografia, la musica, l’editoria, lo spettacolo.
Il circuito “Spirit of the mountain”, di cui il Festival fa parte, propone in Italia e all’estero Festival cinematografici legati al mondo della montagna, spiega il Presidente Roberto Gualdi. La sua mission è sostenere e incoraggiare la conoscenza e la cultura dell’ambiente montano. Suggestive proiezioni e immagini fotografiche invitano a uno sguardo sulle terre alte del mondo: alpinismo, escursionismo, esplorazioni, ghiacciai, fauna, flora, culture, costumi e tradizioni rivivono sul grande schermo.
Due sono i concorsi d’eccellenza. Quello cinematografico con 100 film provenienti da tutto il mondo e 17 film selezionati dalla Commissione proiettati durante il Festival. Quello fotografico con 25 fotografi partecipanti, per un totale di 125 immagini in gara di cui le 24 selezionate dalla Commissione sono proiettate sul grande schermo all’inizio di ogni appuntamento, comprese le 15 finaliste del Concorso, sostenuto dalla Fondazione Giorgio Zanotto.
Durante le cinque serate sono proiettati i 17 film in concorso scelti tra gli oltre 120 giunti da 14 nazioni del mondo. Il Festival ricorda, attraverso testimonianze e filmati, l’alpinista Riccardo Cassin a dieci anni dalla scomparsa, alla presenza del figlio Guido. Come anteprima del “Verona mountain film festival”, il 25 febbraio ore 17.45 presso la Sala Convegni del Banco BPM è presentato il film “La Sud del Monte McKinley” di Riccardo Cassin, cronaca fedele di un’impresa alpinistica, una delle più grandi conquiste extraeuropee compiute da scalatori italiani. Il 19 luglio 1961, i sei componenti della spedizione Città di Lecco-Alaska ’61 – Riccardo Cassin, capospedizione con Gigi Alippi, Luigi Airoldi, Jack Canali, Romano Perego e Annibale Zucchi – raggiunsero la cima del monte più alto dell’America settentrionale, il McKinley (o Denali, come lo chiama la popolazione locale). Anche il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy si entusiasmò per l’impresa, costellata da gesti eroici. Come quando, durante la discesa nella tormenta a quaranta gradi sottozero durata quasi tre giorni, Alippi diede i suoi scarponi di renna a Jack Canali, che aveva i piedi congelati, e poi scese con le sole calze per duemila metri di parete ghiacciata.
La proiezione è preceduta da un’intervista all’alpinista veronese Beppe Pighi, classe 1957, che pratica l’arrampicata su roccia e su ghiaccio sin dall’età di 14 anni, imparata da autodidatta sulle falesie della valle di Avesa. Ha aperto molte vie ed è stato tra i primi in Italia a praticare il canyoning. Grande conoscitore della zona Himalayana, organizza spedizioni in Nepal e nelle Ande.
La serata inaugurale martedì 5 marzo si apre con l’esecuzione a cappella del Coro Scaligero dell’Alpe del Cai di Verona diretto dal Maestro Matteo Bogoni, impegnato inbrani in vernacolo, canti popolari, tradizionali e legati dalla vita militare, italiani e stranieri. Si continua con il film fuori concorso “Mountain” di Jennifer Peedom. Fino a tre secoli fa, le montagne erano luoghi di pericolo e quando, a metà del XX secolo, l’Everest venne conquistato, l’alpinismo era diventato una ricerca della perfezione. Oggi le montagne sono diventate teatri di svago, gestite e mercificate come parchi giochi. Ma il loro valore risiede nel ricordarci i limiti delle nostre ambizioni. A seguire il primo film in concorso, “In the starlight” del francese Mathieu Le Lay. Le proiezioni proseguono fino a venerdì 8 marzo tutte le sere dalle ore 20.30,come da programma. A inizio di ogni serata è previsto un momento collaterale. Mercoledì 6 il“Premio al Soccorso Alpino Veronese” del Panathlon International Verona. Giovedì 7 l’Accademia delle Belle Arti di Verona presenta il progetto “Linea terra acqua”, un parco di natura e arte contemporanea a Villa Buri. Venerdì 8 la Scuola di Scialpinismo “Renzo Giuliani” illustra un progetto umanitario rivolto agli abitanti di una regione povera e isolata dell’Afghanistan, presso la valle dello Wakhan. Giovedì 7, al Polo Zanotto in Viale dell’Università, “Montagna, cosa mi racconti?”, pomeriggio in collaborazione con l’Università di Verona – Commissione Sostenibilità.
Durante la serata serata finale, sabato 9 marzo, si tiene la Cerimonia di Premiazione in cui vengono proclamate le opere cinematografiche e fotografiche migliori. Inoltre, la Compagnia delle Chiavi presenta la performance artistica “Tuo Walter”, evocazione di Walter Bonatti attraverso immagini e voci, con il soprano e voce recitante Silvia Lorenzi e il videorealizzato da Giorgio Tomasi, con immagini in parte storiche, alcune da archivi privati.
“Holy mountain” diretto da Reinhold Messner conclude il Festival. Ambientato in Nepal nel 1979, il film racconta di un gruppo di giovani neozelandesi, guidati da Peter Hillary, che decide di scalare il monte Ama Dablam, 6.828 mt. Reinhold Messner intende fare lo stesso con la sua squadra. Ma durante l’ascesa il primo gruppo si trova in serio pericolo e la spedizione di Messner sceglie di salvare gli altri scalatori.
Il Festival è organizzato dalle sezioni CAI di Verona, Verona Cesare Battisti, San Bonifacio, Legnano, Caprino Veronese, e dalle sottosezioni Gruppo escursionistico alpinistico di Zevio e Gruppo Alpino Scaligero Verona, con la direzione artistica di Associazione Montagna Italia e l’ufficio stampa di Teamitalia srl. Il festival ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea, dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni e delle attività culturali, oltre che della Regione Veneto e della Provincia di Verona. La rassegna è stata presentata in sala Arazzi del Comune di Verona dall’assessore allo Sport Filippo Rando. Erano presenti anche il presidente dell’associazione Montagna Italia Roberto Gualdi, per il CAI di Verona il presidente Antonio Guerreschi e l’organizzatore del festival Alessandro Camagna.
C.S.M.
Contributi fotografici Mickael Chavet (riferiti all’edizione 2018)
4° VERONA MOUNTAIN FILM FESTIVAL
5 – 9 marzo 2019
Auditorium Palazzo della Gran Guardia Verona
Ingresso libero
Associazione Montagna Italia
Via B. Bono 11 C – Bergamo
Tel. 3355734876
info@montagnaitalia.com |
Programma completo:
www.montagnaitalia.com
www.univr.it/it/iniziative/-/evento/8320?p_auth=iuzQKg1e