Di Barbara Baroni. MantovaMusica: magia e musica con Antonio Casanova e il Duo Sollini Barbatano, illusionismo e pianoforte a 4 mani.

“Il suono della magia”: serata attraverso la musica meravigliosa e favolosa, con Antonio Casanova abile e conosciuto illusionista vincitore di due Merlin Award (Oscar per la magia), anche pianista e scrittore, voce recitante su testi del musicologo Attilio Piovano, Marco Sollini (anche compositore) e Salvatore Barbatano pianoforte a quattro mani.  L’appuntamento faceva parte dei “Concerti della Domenica” di MantovaMusica, e si è svolta presso l’Auditorium Monteverdi del Conservatorio “Campiani” di Mantova.

Un duo noto a livello internazionale, i cui componenti sono definiti “le 20 dita magiche”: esperti anche di musica per due pianoforti e con orchestra. Il programma cominciava e finiva con delle magie “sintesi oppositorum”: un tavolino volante e la ricostruzione di un giornale spezzato ed altri numeri godibilissimi e non privi di divertissement. Il programma musicale commentato da Casanova iniziava in onore di Gabriel Fauré (1845-1924) nel centenario della morte, con Dolly Suite op.56 pezzo infantile e delicato: Berceuse, ninna nanna col titolo sul manoscritto “a Dolly …”, composta per il primo compleanno di Dolly il 20 giugno 1893 (nomignolo di Régina-Hélène, figlia della cantante Bardac con la quale il compositore ebbe una relazione, e che in seguito divenne Madame Gaston de Tinan); ecco Mi-a-ou, ossia la contrazione fatta dalla bambina di un nome, 1894; ed ancora Le jardin de Dolly, fantastico e dal  fine sentimento scritto nel 1895 e il quarto pezzo con risonanza onomatopeica Kitty-Valse dono per il quarto compleanno, col nome del cagnolino “Kitty”.

Poi Tendresse (1896) ampio e sentimentale splendido come una filigrana, unita a fioriture. Per finire con Pas espagnol, pezzo dal colore locale unico per il compositore che immagina la bambina che danza con le nacchere; l’opera sembra ispirata a Chabrier e la bambina era sempre Régina-Hélène Bardac.

Poi la Petite Suite di Claude Debussy (1862-1918) ed il mago ha piegato: En bateau ispirato alla pittura impressionista, Cortège ricordo del matrimonio, Menuet, Ballet, danze felici. Per la composizione dei due primi movimenti Debussy si ispirò a Verlaine, con due poesie da Fêtes galantes; infatti apprezzava la musicalità dei versi, la leggiadria delle parole e nel 1889 scrisse gli ultimi due tempi.

Ecco un’originale composizione dello stesso pianista Marco Sollini (1964) Babies’ Corner op. 36 ispirata a Debussy (ricordiamo Children’s corner) e Ravel: Suite di danze per pianoforte a quattro mani (2018 – 2021) dedicata a Salvatore Barbatano con Milo‘s dream. Barcarolle cullante – Polka de Herbie “colpo di reni“ – Maio‘s Valzer pungente – B.J.Danza scozzese chericorda gli Highlands – Stewe‘s Fox trot danza diversa e ritmata – Gas Lullaby sereno – Xcarbi sul simbolo di un talismano a foggia di scarabeo fluorescente, infine con Bebo’s Mambo. Ha osservato il mago che si trattasse d’un insieme ispirato a Mussorgsky.

Per concludere con il notissimo compositore soprattutto di colonne sonore John Williams (1932) ecco da Harry Potter and the Sorcerer’s Stone Suite (arr. Duo Pianistico di Firenze dedica al duo Sollini-Barbatano) Hedwig’s theme. Questo magico variegato insieme di temi emozionanti dal film Harry Potter and the Sorcerer’ s Stone viene trascritto con una vivace sintesi. La viva immaginativa del film è calata nelle varie sonorità dei brani che seguono fedelmente le scene. Splendida poetica sinfonica trasferita sul pianoforte, tutta da ascoltare. Ricordiamo che Williams è autore della musica di Guerre stellari e si rifà in particolare a Beethoven, ma anche a Mozart ed Händel. Antonio Casanova ha salutato accennando al piano il tema del Concerto Imperatore di Beethoven.

Il pubblico comprendeva molte famiglie con bambini, infatti guardare il celebre illusionista reso noto dalla tv ha fatto trovare quella poetica pascoliana del fanciullino musico che tanto conta nel simbolismo. Casanova ha sottolineato l’importanza di Harry Potter, un ragazzino che suo malgrado diventa mago, e che fa da guida agli ascoltatori. La composizione di Sollini contiene un “invito al Valzer” e parla anche ai più piccini, ma con grande virtuosismo e fa sognare paesaggi caratteristici. Il connubio tra musica e magia si è manifestato riuscito per la meraviglia che ha destato nello spettatore. La bacchetta magica e la magia univano le composizioni al racconto di Piovano.

Ricordiamo gli esordi di Antonio Casanova: ha iniziato a lavorare come illusionista in piazze e teatri e nel 1996 ha presentato al Teatro Nuovo di Milano lo spettacolo Il magico mondo di Antonio Casanova. È poi assurto a notorietà nazionale grazie a un noto programma televisivo. Rammentiamo per il centenario che Piovano nell’autunno del 2018 in veste di organista ha partecipato ad una produzione del Requiem op. 48 di Fauré. Entrambi, scrittore e attore hanno saputo creare un testo interessante e coinvolgente ben coordinato con la parte musicale e con movimenti naturali delle mani.

                                                                               Report di Barbara Baroni

Visto a Mantova, I Concerti della Domenica, Auditorium Monteverdi, il 3 novembre 2024.
Foto B.B.