Teatro Pergolesi: 250° Gaspare Spontini, opere credute perdute in prima esecuzione mondiale in epoca moderna.
Dopo il successo di pubblico e critica della fortunata nuova Vestale in tournée italiana a Piacenza, Pisa e Ravenna, prosegue l’anno spontiniano che ha visto le Marche capofila delle celebrazioni europee. A novembre, a Maiolati Spontini e a Jesi, tre nuovi appuntamenti dedicati alla riscoperta di Gaspare Spontini, homo novus nell’Europa a cavallo tra Settecento e Ottocento, impreziositi da prime esecuzioni assolute in epoca moderna che testimoniano l’intensa attività filologica della Fondazione Pergolesi Spontini finalizzata a restituire al mondo importanti opere di teatro considerate perdute. In primis gli estratti dall’opera magica Alcidor, la cui restituzione completa è ancora in fieri, quindi gli attesi Quadri Parlanti, il cui ritorno alla vita è frutto di lunghi anni di lavoro di un complesso team internazionale.
Fervono i lavori nel cuore delle Marche per completare il duecentocinquantenario spontiniano 1774-2024 portando sulle assi vive del palcoscenico i frutti di anni di intenso lavoro filologico su base internazionale, rocamboleschi ritrovamenti di manoscritti perduti inseguiti con accanimento investigativo per tutt’Europa, e subito, appena pronti, portati nella loro casa naturale, nel cuore pulsante e vivo del teatro, goduti non da una ristretta élite in grado di comprenderli, ma da tutti, com’è nello spirito illuminista che ha sostenuto il portato etico di Spontini in vita ed è poi proseguito come colonna portante della sua fondazione in terra natale.
ALCIDOR
Quindi benché ancora in fieri, subito i primi frutti del lunghissimo recupero dell’opera magica Alcidor giungeranno al pubblico nell’appuntamento lirico-sinfonico Buon Compleanno Gaspare Spontini, dove si avranno ben tre momenti da questo monumentale lavoro nato a Berlino da una novella de Le Mille e una Notte e sicuro anticipatore del fantasy contemporaneo, nonché ispiratore di Wagner e Verdi; essi ridaranno al mondo il sapore di quella fucina di gnomi, geni, ciclopi, guerrieri, silfidi ove nacque la prima spada magica della storia moderna, in musica e non solo. Il tutto Spontini della prima parte del concerto, completata da estratti da La Vestale, Agnese di Hohenstaufen e Olimpie, vedrà poi abbinata la coeva Sinfonia n.5 di Beethoven. Protagonisti della serata l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, il direttore Marco Attura e il soprano belga Louise Guenter.
I QUADRI PARLANTI
Il 29 novembre si avrà l’attesa prima assoluta mondiale e in tempi moderni de I quadri parlanti, opera giovanile del periodo napoletano settecentesco di Spontini. Opera buffa, contesta di intrighi, burle, di forte sapore popolare, rappresenta quel momento del teatro napoletano la cui fortuna oggi è sempre narrata prevalentemente in chiave colta, ma che allora era un fenomeno di sangue e passione come i neomelodici partenopei di oggi, qualche cosa che dunque tendiamo a relegare all’ambito alto, quando invece nelle sue celie, nella sua dialettalità e potenza melodica ha molto a che fare con ciò che la Napoli musicale è ancora oggi e ancora oggi parla a tutti senza distinzione.
La prima rappresentazione fu nel 1800 al Teatro di Santa Cecilia a Palermo e ci sono voluti ben due secoli perché essa tornasse in vita grazie alla revisione critica a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa.
“I quadri parlanti” infatti è uno dei quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini ritrovati nel giugno 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel ad Hingene in Belgio, relativi a partiture ritenute scomparse. Furono ritrovati, in quell’occasione, tre opere e una cantata: il melodramma buffo “I quadri parlanti” del 1800, il dramma giocoso “Il geloso e l’audace” del 1801 (Palermo), la farsa giocosa “Le metamorfosi di Pasquale” del 1802 (Roma) e la cantata “L’Eccelsa gara” del 1806 (Parigi). All’eccezionale ritrovamento ha fatto seguito l’accordo (pluriennale dal 2016 al 2026) tra il Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa e la Fondazione Pergolesi Spontini, per la revisione critica e la valorizzazione dei manoscritti.
Direttore della nuova produzione è Giulio Prandi sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Gianni Marras, scene e costumi sono firmate da Alessandra Bianchettin e Asya Fusani vincitrici della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.
Cantano Martina Tragni (Chiarella), Davide Chiodo (Menicuccio), Alfonso Michele Ciulla (Don Bertoldo), Giuseppe Di Giacinto (Capitan Belfiore), Lucrezia Ianieri (Rosina), Giada Borrelli (Bettina), Francesco Tuppo (Abbate/Falloppa).
A PARIGI CON SPONTINI
I due appuntamenti saranno poi completati il 30 novembre dalla conferenza spettacolo A Parigi con Spontini – Poesia, arte e musica alla corte di Napoleone animata dallo scrittore, poeta e drammaturgo Davide Rondoni, dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio, dall’attrice Virginia Barret e dal compositore e Direttore Artistico della Fondazione Cristian Carrara.
CREDITI
In attesa del calendario che nel 2025 proseguirà il lavoro di scavo ed attualizzazione del patrimonio musicale, culturale ed etico di Spontini, la Fondazione festeggia un anno di grande vivacità e la grande soddisfazione di aver contribuito alla crescita del repertorio per tutta la comunità musicale internazionale.
Le celebrazioni per i 250 anni della nascita di Gaspare Spontini sono organizzate dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno di Ministero della Cultura Regione Marche Comune di Jesi – Comune di Maiolati Spontini, Soci Fondatori Comune di Monsano, Comune di San Paolo di Jesi, Comune di Morro d’Alba, Partecipanti Aderenti Camera di Commercio delle Marche, Partecipante Sostenitore.
C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 5 novembre 2024
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