Palazzo Ducale: 50 tra dipinti, disegni, incisioni. Mostra dedicata allo scrittore e impresario amico di Ungaretti, Puccini, Montale, Carrà, Pound, Viani.

Enrico Pea scrittore d’eccezione che affascinò Ungaretti e Pound, amico tra gli altri di Puccini, Montale, Viani e Carrà, rivive in una mostra a Lucca. Nella sala Tobino di Palazzo Ducale (cortile Carrara), dal 23 novembre 2024 al 12 gennaio 2025 (inaugurazione venerdì 22 novembre ore 16.00) sono esposti documenti inediti, lettere, libri, fotografie originali, quadri d’autore per raccontare una delle voci più sincere e significative del Novecento italiano: Enrico Pea (1881-1958) poeta, drammaturgo e impresario teatrale oltre che scrittore.

La mostra, promossa dall’Associazione Amici di Enrico Pea, a cura di Giovanna Bellora, presidente dell’associazione e pronipote di Pea, e da Marcello Ciccuto, professore ordinario di Letteratura Italiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, si propone di riportare alla luce la figura e l’opera dell’autore versiliese che, pur apprezzata da critici illustri, rischia oggi di essere dimenticata.

Il titolo “Enrico Pea scrittore d’eccezione” nasce dalla qualifica che già Pietro Pancrazi nel 1946 attribuiva a Pea per quella originalità compositiva e di linguaggio, fuori dalle regole accademiche e dalle correnti tradizionali letterarie.

«Che cosa fu Enrico Pea?» scriveva Giuseppe Ungaretti in un Ricordo del 1959, dopo la sua morte. «Poeta, vero poeta, uomo di principi fermi, uomo radicato nella terra, nella sua terra che è cristiana, d’un Cristianesimo primitivo, ma fremente anche d’umori più terreni, anche se era avvezzo a mitigare la sua furia…». E continuava «Per alcuni tuoi libri che sono miracoli, per la tua fierezza d’uomo che sapeva inoltre bene quanto un’anima umana sia debole, e quanto una vita umana sia oscuratamente insediata, Enrico Pea, come un Maestro ti ricorderemo sempre, e ti ricorderanno a lungo quelli dopo di noi».

LA MOSTRA
Tutti i documenti e le opere in mostra, originali, provengono dall’Archivio Pea-Bellora, già appartenenti allo scrittore, e trovano un inquadramento storico e critico nel volume edito per l’occasione da Maria Pacini Fazzi, curato da Marcello Ciccuto e Giovanna Bellora.

Questa esposizione, oltre al poeta e scrittore, al drammaturgo e all’impresario teatrale, pone l’accento su Pea appassionato d’arte, amico di Viani, Carlini, Levy, Nomellini e altri artisti.

In mostra troviamo circa cinquanta opere – dipinti, disegni, incisioni – della sua collezione personale, alcune mai esposte prima: tra queste ci sono numerosi ritratti di Pea, spesso con dedica, comequello di Fanelli (1915), pittore livornese di fama internazionale e suo grande amico. Un dipinto,mai esposto prima al pubblico, che cattura la sua essenza irrequieta e anticonformista e che,proprio per questa è stata scelta come immagine del catalogo e della mostra.

«Questo evento – afferma Giovanna Bellora, Presidente dell’Associazione Amici di Enrico Pea – non è solo un omaggio a un grande scrittore, ma un’opportunità per riscoprire un’intera epoca culturale attraverso gli occhi di un suo protagonista fuori dagli schemi».

Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni, guida il visitatore attraverso le tappe fondamentali della vita e della produzione letteraria di Pea: le prime tre raccontano tre fasi biografiche significative, la quarta i rapporti di amicizia con grandi del Novecento con i quali Pea si relazionava. Ne emerge una figura poliedrica e il ruolo centrale che ebbe nel panorama culturale del primo ‘900, offrendo, al contempo, uno spaccato del fermento culturale di quel periodo, di cui fu protagonista e testimone.

Di grande interesse storico-letterario, i carteggi con Giuseppe Ungaretti e Ezra Pound, documenti che gettano nuova luce sul ruolo di Pea come figura di spicco nel panorama letterario internazionale, così come quelli relativi al rapporto di amicizia e collaborazione con il celebre compositore Giacomo Puccini, finora poco nota, incentrata sulla realizzazione di teatri all’aperto in Versilia. Puccini, tra l’altro, ebbe un ruolo fondamentale nella pubblicazione di Moscardino per Treves nel 1922, tradotto poi, nel 1955 in inglese da Pound.

L’allestimento ricrea l’atmosfera dei luoghi cari a Pea, uno fra tutti il caffè dove aveva dato vita al circolo culturale ‘Quarto Platano’, a Forte dei Marmi, in cui era solito incontrare intellettuali del calibro di Eugenio Montale, Carlo Carrà, Giuseppe De Robertis, Maria Bellonci, Anna Banti, Roberto Longhi, Alberto Vigevani e altri.

Nel corso della mostra avrà luogo un convegno di approfondimento,  reso possibile grazie a: Comune di Lucca, Comune di Forte dei Marmi, Comune di Viareggio, Comune di Seravezza, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ed ha il patrocinio della Regione Toscana, dei Comuni di Pietrasanta, Montignoso, Borgo a Mozzano, di Fondazione

Ricci, Fondazione Paolo Cresci, Fondazione Catarsini, Fondazione Giacomo Puccini, Fondazione Villa Bertelli, Fondazione Mario Tobino, Fondazione Corrente.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa 15 novembre 2024

ENRICO PEA SCRITTORE D’ECCEZIONE
23 novembre 2024 – 12 gennaio 2025
(Inaugurazione, venerdì 22 novembre, ore 16.00)

Palazzo Ducale, Sala Tobino
Cortile Carrara 1 – 55100 Lucca
Tel. (0039) 0583 4171
info@palazzoducale.lucca.it
www.palazzoducale.lucca.it

Info mostra:
associazioneamicidienricopea@gmail.com