Reggia di Caserta: nuovo allestimento della Sala dedicata al creatore della collezione Terrae Motus, nata dopo il terremoto del 1980.

Inaugura il completamento dell’allestimento della Sala Lucio Amelio alla Reggia di Caserta. Con un’apertura straordinaria serale degli Appartamenti reali, in occasione della ricorrenza dell’anniversario del tragico terremoto del 1980, il Museo tributa un omaggio al grande gallerista napoletano che donò all’Istituto del Ministero della Cultura la collezione Terrae Motus.

Il Palazzo reale della Reggia di Caserta il 23 novembre sarà aperto dalle 8.30 alle 22.30, con ultimo ingresso al piano reale alle 21.30. Saranno aperti gli Appartamenti reali e la Cappella Palatina. Chiusi il Parco reale, il Giardino Inglese, il Teatro di Corte e la Gran Galleria. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2024 del Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Interverranno, alle 19 nella Sala degli Incontri d’arte, il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, Margherita Guccione direttore scientifico del Grande Maxxi, Anna Amelio, sorella di Lucio, e lo storico dell’arte Renata Caragliano. 

LA SALA “LUCIO AMELIO”
La Sala Lucio Amelio, posta alla fine del percorso museale degli Appartamenti reali, è un tributo a uno dei protagonisti della storia della Reggia di Caserta. L’allestimento sfrutta le potenzialità del digitale per completare l’esperienza di fruizione dell’importantissima collezione d’arte contemporanea esposta nelle sale del Museo. Un’esperienza interattiva che consente al pubblico di entrare in contatto con nuove suggestioni.

Lungo le pareti dell’ambiente che si schiude nell’ala dell’Ottocento del Palazzo reale, una narrazione per immagini conduce il visitatore in un percorso di conoscenza del gallerista e della collezione Terrae Motus.

Da un tavolo touch, attraverso sei differenti percorsi tematici, è possibile entrare nel clima culturale italiano e napoletano della fine del Novecento, conoscendo più da vicino il personaggio Lucio Amelio. La ricerca del materiale documentario e iconografico è stata curata dallo storico dell’arte Renata Caragliano. L’approfondimento consente, infine, di comprendere le ragioni della scelta della Reggia di Caserta quale “casa da re” della collezione Terrae Motus. L’allestimento, curato dalla Direzione del Museo, è stato realizzato da ETT spa, industria digitale creativa internazionale, specializzata in innovazione tecnologica per il patrimonio culturale.

LUCIO AMELIO E LA COLLEZIONE “TERRAE MOTUS”
Indiscusso protagonista della scena dell’arte contemporanea nazionale, Lucio Amelio, all’indomani del terremoto che il 23 novembre 1980 scosse parte del Sud Italia provocando circa 280.000 sfollati, 9000 feriti e quasi 3000 vittime, si recò nelle zone più gravemente colpite dal sisma e chiamò a raccolta grandi artisti dell’epoca per trasformare la distruzione in forza creatrice.

Dall’adesione al suo progetto nacque la collezione “Terrae Motus” che nel 1993, per volontà testamentaria del gallerista, è stata donata alla Reggia di Caserta. Dal 23 novembre 2020 l’Istituto museale ha avviato il riallestimento delle 72 opere oggi interamente esposte negli Appartamenti reali del Palazzo reale.

L’esposizione annovera, tra le altre, “Fate presto” di Andy Warhol, “Italia porta” di Luciano Fabro, “Sussulto” di Mario Schifano, “Terrae Motus” di Mario Merz, “L’altra figura” di Giulio Paolini, “Re uccisi al decadere della forza” di Mimmo Paladino, “Als ob… ’84-I” di Emilio Vedova, “West-Go Ho (Glut)” di Robert Rauschenberg, “Terremoto in palazzo” di Joseph Beuys, “Senza Titolo” di Keith Haring, “Et la terre tremble encore” di Anselm Kiefer, “Static” di Gerhard Richter e “Vesuvius Circle” di Richard Long.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 13 novembre 2024

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