Archivio di Stato: storia della ricostruzione del centro storico di Firenze devastato nella II Guerra Mondiale.

Un percorso espositivo dedicato alla ricostruzione identitaria del centro storico di Firenze, a ottant’anni dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. L’Archivio di Stato di Firenze ospita la mostra “Firenze Forma Continua Exhibition 2024 / Incantesimo di fuoco”, dal 15 novembre 2024 al 31 gennaio 2025.

Questo progetto espositivo – a cura di Carlo Francini, Vanessa Staccioli, Gaia Vannucci, Chiara Cappuccini, Simone Barbi – nasce dalla ricerca multidisciplinare del laboratorio congiunto HeRe_Lab, frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Firenze (responsabile Giuseppe De Luca) e l’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO del Comune di Firenze (responsabile Carlo Francini) e la partecipazione dell’Archivio di Stato di Firenze. Il progetto, sostenuto dal Ministero della Cultura, grazie alla Legge 77/2006 a sostegno delle attività dei Siti Patrimonio Mondiale UNESCO, esplora in dettaglio come il processo di ricostruzione post-bellica abbia permesso alla città di rinascere in equilibrio tra eredità storica e architettura moderna, rispettando la sua identità e i suoi valori.

[Edoardo Detti, Attività progettuale – documenti]

Il nucleo centrale della mostra è costituito dagli elaborati degli studenti di Architettura, Architettura del paesaggio e Design, i quali – attraverso foto, video e rielaborazioni di materiali grafici e documenti storici – intendono trasmettere una rinnovata percezione delle aree ricostruite attorno a Ponte Vecchio e promuovere una maggiore consapevolezza delle vicende storiche che hanno segnato questa parte di città.

In occasione della mostra, l’Archivio di Stato di Firenze espone per la prima volta le riproduzioni di fotografie scattate da Nello Baroni e Edoardo Detti nei giorni immediatamente successivi alla distruzione del centro storico. Questi preziosi scatti, custoditi dall’archivio, offrono una testimonianza unica della città nell’immediato dopoguerra. Grazie alla collaborazione tra l’Archivio di Stato e il progetto Firenze Forma Continua, la mostra valorizza lo straordinario patrimonio archivistico e di fondi fotografici storici della città e, allo stesso tempo, promuove le esperienze contemporanee della rappresentazione d’architettura.

[Nello Baroni, Negativi in pellicole, Fotografie di guerra, Firenze, Palazzo Pitti, agosto 1944]

Il progetto Firenze Forma Continua ha l’obiettivo di portare l’attenzione sull’evoluzione urbana del centro storico di Firenze. La mostra nasce dai risultati del seminario Firenze Forma Continua / Incantesimo di fuoco, svolto nel 2024 presso il Dipartimento di Architettura, che ha rappresentato per studenti e ricercatori un’occasione di riflessione e reinterpretazione dell’identità cittadina, opportunità oggi condivisa con un pubblico più ampio di cittadini e visitatori. L’esposizione è un invito a riflettere sull’importanza della continuità culturale e della memoria storica, temi particolarmente significativi per una città come Firenze, dichiarata Patrimonio Mondiale nel 1982 per il suo valore eccezionale e universale.

[Firenze Forma Continua, Mostra Archivio di Stato]

LA RICOSTRUZIONE DI FIRENZE: UN PROCESSO COMPLESSO E COLLETTIVO
La notte tra il 3 e il 4 agosto 1944, le truppe tedesche, durante la ritirata dalla città in seguito all’avanzata alleata, posizionarono mine con l’intento di bloccare strategicamente l’area attorno a Ponte Vecchio – unico tra i ponti storici a non essere stato distrutto – causando così la rovina di intere strade, abitazioni e monumenti. Le mine devastarono vie e aree simboliche come via Por Santa Maria, lungarno Acciaioli, via Guicciardini, borgo San Jacopo e via dei Bardi, lasciando Firenze irriconoscibile.

Le immagini di macerie e i racconti degli abitanti rimasti segnano una memoria collettiva: Firenze era un’altra, diversa, non riconoscibile. La ricostruzione si configurava come l’occasione per ricucire il paesaggio urbano e far rinascere una Firenze che, pur riprendendo il suo carattere identitario, rispondesse anche alle esigenze sociali ed economiche del dopoguerra. L’architetto Ernesto Nathan Rogers, nella sua opera Esperienza dell’Architettura, sottolinea come la ricostruzione di Firenze non sia stata un esercizio di riproduzione formale, ma un recupero dei valori spaziali e simbolici che definiscono l’anima della città.

Attualmente, la mancata percezione di contrasto tra la città storica e quella ricostruita, connota quest’ultima quale un’area urbana esempio di integrazione tra il tessuto storico e l’architettura moderna, risultato di una stratificazione di valori e caratteri culturali capaci di costituire una continuità visiva e identitaria del centro della città di Firenze.

La mostra Firenze Forma Continua Exhibition 2024 / Incantesimo di fuoco si presenta come un’importante occasione per riflettere sulla capacità di un centro urbano di rigenerarsi e di custodire, oltre alla propria forma architettonica, la memoria della propria comunità. La città ricostruita diventa così un esempio di resilienza, rappresentando al contempo un’opportunità per cittadini e visitatori di riscoprire il valore del loro patrimonio culturale.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 15 novembre 2024

FIRENZE FORMA CONTINUA EXHIBITION 2024 / INCANTESIMO DI FUOCO
15 novembre 2024 – 31 gennaio 2025

Archivio di Stato di Firenze
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Visite guidate gratuite e Passeggiate patrimoniali, prenotazioni: 
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