Nell’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, Lorenzo Puglisi rende il suo personale omaggio al genio fiorentino presentando a Milano la monumentale e inedita opera pittorica Il grande sacrificio, lavoro appositamente realizzato per l’esposizione nella sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie.
A poca distanza dal capolavoro vinciano cui è dedicato – la celeberrima Ultima Cena – il dipinto a olio su tavola di pioppo, realizzato da Puglisi nel 2019, si staglia in tutta la sua imponenza: sei metri di lunghezza e due di altezza. È l’opera più grande realizzata dall’artista. Nell’abisso del nero emergono, nella purezza del bianco, le teste e le mani di Cristo e degli apostoli, in una sequenza ritmica e fluttuante. Nato a Biella nel 1971, Puglisi ha dedicato al capolavoro vinciano un ciclo di opere che si inserisce in un percorso di dialogo, iniziato sette anni fa, con i grandi artisti del passato e con i loro capolavori.

Scrive il curatore Giovanni Gazzaneo: «Puglisi accoglie la storia dell’arte nella sua opera non attraverso la perfezione della compiutezza formale, ma offrendoci un’immagine aperta, libera di giocare nelle polarità del bianco e del nero, in un dinamismo che non conosce fine. Dove il nero non è solo orizzonte, tanto meno cornice: è sostanza stessa dell’opera. Dal buio emerge una presenza che da quel buio è sostenuta e prende vita: bagliori di luce, scaglie di pittura densa e fremente, come in movimento. Il nero invoca la luce e accoglie il generarsi della forma …Gli apostoli si fanno volti e mani di luce, quasi a formare una partitura ideale o forse una costellazione di stelle».

Nel discorso pittorico di Puglisi spazio, luce e figura si risolvono nell’antitesi drammatica della bicromia, con la conseguente sospensione del tempo e dello spazio, in un processo di semplificazione visiva che riduce la composizione dell’opera ai suoi elementi minimali e più profondi, in cui si concentra lo sguardo di chi contempla. In tutte le sue opere emerge un forte simbolismo cromatico, che vede nel nero non l’assenza bensì la forza del colore, raggiunta attraverso continue stratificazioni, e la rappresentazione della condizione di preesistenza delle cose. Una sorta di caos primigenio dove la creazione è ancora in potenza, dove la materia contiene l’essere prima della generazione del cosmo e della vita. Dal nero misterioso, dal buio assoluto dello sfondo che occupa tutta la tavola appaiono, abbaglianti e improvvise, figure composte da pennellate dense, bianche, con soli accenni, talvolta, di rosso e di blu. Fiotti di luce capaci di definire i volumi, i volti, le mani, i piedi, come presenze catturate in un’espressione o in un gesto, frutto di un lungo percorso verso l’essenzialità della rappresentazione.
La mostra – che presenta altre due opere dedicate allo stesso tema, Crocifissione del 2018 e Nell’orto degli ulivi del 2017, è anche una rara occasione per ammirare la bellezza della Sacrestia del Bramante, normalmente non accessibile al pubblico, con tutti i suoi tesori.
Accompagna, un volume pubblicato da Edizioni Crocevia, a cura di Giovanni Gazzaneo.
(Irma Bianchi Comunicazione)

C.S.M.

Lorenzo Puglisi | Il Grande Sacrificio
3 – 28 aprile 2019
Ingresso libero

Basilica di Santa Maria delle Grazie
Sacrestia del Bramante
via Caradosso 1, Milano
T. 392 81391491
fondazionecrocevia@gmail.com

www.fondazionecrocevia.it