Castello e altre sedi: 12 mostre dove la fotografia si contamina con le arti, dai divi rock e jazz, ai maestri della classica, ai grandi eventi.
Casale Monferrato torna a parlare di fotografia con la seconda edizione di MonFest, il festival a cadenza biennale che ha visto il proprio felice esordio nel 2022, confermato con il Middle MonFest 2023 incentrato sull’antologica di Maria Vittoria Backhaus.
La nuova edizione si svolge dal 30 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
Il MonFest continua il proprio percorso nel segno di un’identità tracciata fin da subito all’insegna del confronto della fotografia con le altre arti, e della contaminazione tra passato e presente. Il tema di questa seconda edizione sarà On Stage e le parole chiave sono Cinema Teatro Musica, attorno a cui è costruito un ricco caleidoscopio di inedite visioni fotografiche articolate in 18 mostre, che occupano alcuni dei luoghi più belli e simbolici di Casale Monferrato.
La rassegna è realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con la direzione artistica di Mariateresa Cerretelli e promossa dalla Città di Casale Monferrato.
LE MOSTRE
NEL CASTELLO DI MONFERRATO
Nel suggestivo Castello del Monferrato, sede principale del festival, trovano accoglienza ben 12 esposizioni. A partire dal foyer, dove è esposta una selezione di foto di Maria Vittoria Backhaus realizzate negli anni Sessanta durante la tournee dei Beatles in Italia.
LA SETTIMA ARTE di Mimmo Cattarinich a cura di Armando Cattarinich e Maurizio Presutti, offre un’immersione nella magia totalizzante del cinema fino agli anni Duemila. Dai divi come Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Pedro Almodovar, la grande Maria Callas, ai dietro le quinte di grandi protagonisti come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini o John Cassavetes e i ritratti più incisivi di attori come Roberto Benigni, Gigi Proietti fino, Monica Bellucci e Penelope Cruz.
CINEMA ON THE ROAD di Fiorella Baldisserri a cura di Elena Givone e Mariateresa Cerretelli è una mostra/reportage. Nel 2009, Francesca Truzzi e Davide Bortot hanno fatto una straordinaria scelta di vita: hanno comprato un vecchio camion e lo hanno trasformato in una casa mobile, con l’intenzione non solo di viverci ma di viaggiare per il mondo e proiettare film, equipaggiandola con pannelli solari e dotandola di tutte le attrezzature necessarie per creare un cinema sotto le stelle ovunque andassero. Questa mostra, accolta negli spazi del Castello, racconta i loro spostamenti e la loro vita quotidiana dal 2022 sia in Italia che all’estero.
CLAUDIO ABBADO IMMAGINI DI SUONI di Cesare Colombo a cura di Sabina e Silvia Colombo, che presentano una selezione di fotografie del Maestro Claudio Abbado. La prima parte lo ritrae durante le prove di un concerto al teatro alla Scala nel 1965. Nella sezione seguente è raccolta una serie di immagini relative alla tournée europea di Abbado con i Berliner Philharmoniker nel 1996. Sono presenti anche fotografie del 2008 relative alla rappresentazione di Pierino e il lupo, con Abbado alla direzione dell’Orchestra Mozart e con la voce recitante di Roberto Benigni.
CARLA CERATI. LA PASSIONE PER LA SCENA – IL LIVING THEATRE (1967-1984) di Carla Cerati (1967-1984) a cura di Elena Ceratti, è un tuffo negli anni Sessanta in cui la Cerati inizia a interessarsi al lavoro della compagnia newyorkese, fondata da Julian Beck e Judith Malina nel 1947. Tra il 1967 e il 1968 il Living propone in Europa tre degli spettacoli più iconici del suo repertorio e sono Antigone, Frankenstein e Paradise Now che Carla Cerati fotografa a Milano Modena e Avignone.
PRIMA CHE ACCADA di Luca Canonici, TEATRALITA’ di Patrizia Mussa, AL PUNTO FERMO DEL MONDO CHE RUOTA di Lia Pasqualino a cura di Giovanna Calvenzi e Andrea Elia Zanini sono tre tappe di una riflessione visiva sul tema del teatro. Luca Canonici propone un’indagine in bianco e nero sui momenti che precedono l’inizio della rappresentazione. Patrizia Mussa racconta, con la sua straordinaria tecnica che mescola fotografia e pastelli, i teatri italiani che sta indagando da oltre un decennio. E infine Lia Pasqualino, che costruisce una serie di formidabili quadri che fermano alcuni momenti delle rappresentazioni teatrali.
VISIONI di Gabriele Croppi a cura di Susanna Scafuri, è un lavoro che parte dai fotogrammi di quattro caposaldi della Storia del cinema, Metropolis di Fritz Lang (1927), Quarto Potere di Orson Welles (1941), Stalker di Andrej Tarkovskij (1979), Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987), per arrivare ad una elaborazione digitale personale e emozionale. Nel solco della sua poetica che si incentra sull’indagine del rapporto tra la fotografia e le altre arti, realizza un corpus di opere trasfigurate in una sintesi estetica pittorialista.
SOUNDING PICTURES di Roberto Polillo a cura di Marco Pennisi. Da Miles Davies a Cecil Taylor, da Duke Ellington a Count Basie, Roberto Polillo a partire dal 1962 fotografa i giganti del jazz nei concerti di Milano e dintorni, al seguito di suo padre Arrigo Polillo. Continua fino al 1975 e le sue immagini di grande impatto riflettono la documentazione delle performance ma rappresentano una magica rappresentazione visiva della musica stessa.
S.P.B. (Sensitive Portrait Box) di Alessandro Ando Magagna. In questa performance, SPB è l’acronimo di Sensitive Portrait Box: una cabina nera, una sorta di scatola in cui una volta entrati ci si isola dal mondo esterno. La persona che partecipa alla performance deve solo entrare, sedersi e sentirsi libera. Di fronte al viso un foro e l’obiettivo della macchina fotografica. Due scatti, due pose: una in silenzio, l’altra con la musica. Due pose che verranno messe insieme in un’unica foto stampata immediatamente in formato 10×15 in bianco e nero.
JAZZ SPIRIT di Pino Ninfa è un altro bel viaggio all’interno del mondo del jazz. Storie su e giù dal palco, fra luoghi sacri e architetture profane, in mezzo alla natura o in riva al mare, inseguendo un gesto o un riflesso, aspettando il momento decisivo, sempre e comunque all’insegna di un racconto.
TEN YEARS OF ROCK AND ROLL di Mathias Marchioni a cura di Luciano Bobba.
Marchioni festeggia al MonFest i 10 anni di carriera con l’esposizione di ritratti di big indimenticabili ed eventi seguiti da folle oceaniche. Dal palco di Bruce Springsteen nel tour italiano The River tour a Lenny Kravitz, da Liam Gallagher agli Iron Maiden, Red Hot Chili Peppers e molti altri ancora.
PICTURES OF YOU di Henry Ruggeri a cura di Mattia Priori, una raccolta di immagini memorabili e di ricordi, estrapolati dalla storia di concerti ed eventi partecipati da Ruggeri. Attraverso una app gratuita, l’iconica voce del giornalista e dj radiofonico Massimo Cotto è messa al servizio di questa mostra spettacolare, a raccontare quegli attimi di gloria grazie al contributo di una memoria orale indimenticabile.
A PALAZZO GOZZANI TREVILLE – ACCADEMIA FILARMONICA
Palazzo Gozzani Treville, splendida sede dell’Accademia Filarmonica di Casale, ospita invece FAVOLOSOTEATRO di Giovanni Hänninen a cura di Renata Ferri. Questa mostra celebra i teatri come luogo vivo, magico ed eterno. Contengono storie, raccontano epoche e costumi, protagonisti di capoluoghi o di piccole città di provincia, sono forzieri ricchi di bellezza che diventa storia identitaria, affidata a questo viaggio visivo realizzato dalla fotografia d’architettura in purezza di Hänninen.
Sempre nell’Accademia Filarmonica, nello spazio della Balconata, è esposto SUL FILO di Laura Marinelli, fotografa, e Dado Bargioni, cantautore. È estratto da SINESTESIA, progetto fotografico-musicale che unisce canali comunicativi e sensoriali differenti: fotografie e canzoni che raccontano diverse storie e affrontano diverse tematiche.
Il Monfest coglie al balzo la possibilità di allargare i suoi obiettivi per dare un taglio internazionale al Festival con un invito a scoprire un inedito confronto, tuffandosi nelle pieghe della storia. Da un lato il precursore dell’arte fotografica Francesco Negri (1841-1924) di cui ricorre l’anniversario e dall’altra Marc Ferrez, (1843- 1922) brasiliano, contemporaneo del grande casalese e autore di uno spaccato grandioso della fotografia oltreoceano.
NEL COMPLESSO DI SANTA CROCE – MUSEO BISTOLFI
Nel chiostro del Complesso di Santa Croce, sede del Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, in occasione dell’anniversario di Francesco Negri, il 20 dicembre 2024, si inaugura una mostra curata da Elena Givone, João Kulcsár e Ilenio Celoria, con la consulenza di Elisa Costanzo. Grazie al contributo di Soroptimist International, Club di Casale Monferrato, un’associazione che crede profondamente nella cultura e nell’arte in tutte le sue declinazioni. Ha sostenuto di recente il restauro dell’opera di Leonardo Bistolfi Testa di donna e per la prima edizione del 2022 ha promosso il Premio dedicato alle donne fotografe, vinto da Silvia Camporesi. E quest’anno riconferma la sua collaborazione alla manifestazione fotografica e il suo ruolo di mecenate delle arti, tutto al femminile.
NEL COMPLESSO EBRAICO DI CASALE
Infine, il complesso ebraico di Casale è il palco di NORMALE, un percorso espositivo di Flavio Bonetti a cura di Daria Carmi e Marco Porta, che comprende un documentario e parte di tre serie fotografiche. Una riflessione sulla dimensione teatrale dei mass-media e del senso comune, iniziata nel 1995. Dal 16 febbraio al 4 maggio, una mostra che cerca di essere una lente per osservare la società contemporanea.
INOLTRE…
Ad arricchire il festival, un programma ricco di incontri, talks, letture portfolio e laboratori declinati su cinema, teatro, musica e fotografia.
C.S.m.
Fonte: comunicato stampa novembre 2024
MONFEST 2024. ON STAGE. Cinema Teatro Musica
30 novembre 2024 – 4 maggio 2025
Casale Monferrato (Alessandria)
Piazza Castello 37 – 15033 Casale Monferrato (Alessandria)
(+39) 0142.444.330
info@monfestcasale.it
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