Milano celebra il genio eclettico di Leonardo, con iniziative multidisciplinari, durante tutto il 2019.
Presentato a Berlino il palinsesto del programma “Milano e Leonardo 500”.
L’inaugurazione delle celebrazioni milanesi avverrà il 15 maggio 2019 al Castello Sforzesco

“Milano e Leonardo 500”. Un connubio che va oltre il titolo del palinsesto di iniziative che la città dedica al cinquecentenario della morte del genio più eclettico della storia. Pur essendo nato a Vinci (in Toscana) nel 1452 e morto ad Amboise (in Francia) nel 1519, nessuna città al mondo ha avuto il privilegio di una presenza così lunga e così feconda come Milano. Un legame durato circa vent’anni, durante la sua età matura, mentre Leonardo stava esplorando tutti i campi del sapere ed era in grado di offrire al duca Ludovico Sforza detto il Moro il meglio della sua capacità creativa. Molte le tracce della sua attività a Milano, innumerevoli le suggestioni e le eredità immateriali che ha lasciato, numerosi gli interventi sul territorio giunti sino a noi, che ancora guardiamo con stupore e meraviglia: dal sistema di navigazione dei Navigli lombardi al Cenacolo nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, dal Ritratto di Musico all’invenzione grafica e pittorica della Sala delle Asse al Castello Sforzesco, che sarà straordinariamente riaperta al pubblico dopo una lunga sessione di studi e restauri il 16 maggio 2019.
Milano celebra questa ricorrenza con un palinsesto di iniziative lungo nove mesi, da maggio 2019 a gennaio 2020, che ha il suo cuore al Castello – dove Leonardo giunse nel 1482 per mettere le sue competenze a servizio del duca Ludovico Sforza – e coinvolge istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e società diffusi in tutta la regione Lombardia. Il palinsesto in progress è stato e sarà preceduto da una serie di importanti appuntamenti di preparazione e approfondimento, già iniziati a partire dallo scorso luglio. Il 15 maggio 2019 si svolgerà l’evento centrale del palinsesto “Milano e Leonardo 500”: la straordinaria riapertura al pubblico della Sala delle Asse e l’inaugurazione delle iniziative collegate.

CASTELLO SFORZESCO DI MILANO. Il cantiere di studio e restauro della Sala delle Asse, aperto nel 2013, era stato sospeso per la prima volta durante il semestre di Expo 2015, permettendo ad oltre 355.000 visitatori di ammirarla. Ora la Sala smonta integralmente i ponteggi del cantiere e si ripresenta al pubblico dopo una nuova fase di lavori, svelando il pergolato di gelsi, progettato come un gigantesco trompe l’oeil per trasformare il grande ambiente alla base della Torre Falconiera in un salone di rappresentanza del Duca. La possente radice – detta “il Monocromo” perché realizzata in carboncino – costituiva un disegno preparatorio del grandioso pergolato costituito da sedici alberi di gelso; le molte porzioni di disegno preparatorio emerse durante il cantiere, dal 2016 ad oggi, con la rimozione degli strati di scialbo dalle pareti realizzata con strumenti laser. Attraverso la scenografica installazione multimediale “Sotto l’ombra del Moro. La Sala delle Asse”, i visitatori saranno guidati a scoprire come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco, case e colline all’orizzonte, al di là degli alberi: dalla stanza del duca Sforza all’esterno, al territorio da lui governato.

Le sale del Castello Sforzesco saranno sede di altri due progetti dedicati a Leonardo.
La mostra “Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza”, in programma dal 16 maggio al 18 agosto 2019 in Sala dei Ducali, permetterà di individuare le relazioni iconografiche e stilistiche tra le decorazioni artistiche della Sala delle Asse e la cultura figurativa di altri maestri di ambito toscano, dei Paesi d’Oltralpe e della stessa Milano, grazie a una selezione di disegni originali di Leonardo da Vinci, di leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane e straniere.
Il percorso multimediale “Museo virtuale della Milano di Leonardo”, allestito nella Sala delle Armi dal 16 maggio 2019 al 12 gennaio 2020, trasporterà il visitatore nella Milano di Leonardo, conducendolo alla scoperta della città così come doveva apparire ai suoi occhi durante i soggiorni milanesi, avvenuti in diversi momenti tra il 1482 e il 1512. Nel percorso sarà inserita una mappatura visiva georeferenziata di quanto ancora si conserva di quei luoghi, sia in città che all’interno di musei, chiese ed edifici del territorio.
Sempre al Castello, nel Cortile delle Armi, sarà svelato il 15 maggio un vivo e vero pergolato di alberi di gelso che riprodurrà in scala 1:50 la straordinaria “architettura vegetale” pensata da Leonardo per la Sala delle Asse e che crescerà con il ciclo naturale delle stagioni.

PALAZZO REALE. Luogo tradizionalmente deputato al potere della Signoria milanese, che riacquistò importanza quando il Castello Sforzesco a inizio Cinquecento decadde, ai tempi di Leonardo era il Palazzo Ducale. Questa sede così ricca di storia, che Leonardo frequentò senz’altro durante il suo lungo soggiorno milanese, ospiterà, anche se in altra foggia e in altro ruolo, tre progetti espositivi a lui dedicati. Il primo in ordine cronologico, dal titolo “Il meraviglioso mondo della natura”, ha come filo conduttore il modo in cui Leonardo è stato in grado di modificare la percezione e la rappresentazione della natura in Lombardia. La mostra, in programma dal 13 marzo al 14 luglio 2019, si focalizza sul complesso di oltre venti grandi tele conosciute come Sala del Grechetto provenienti dal Palazzo Sormani e prima ancora da Palazzo Visconti Lunati Verri in via Montenapoleone: un unicum nella produzione figurativa italiana, sia per le dimensioni che per la quantità di specie animali raffigurate.

La seconda mostra, intitolata “La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento”, in programma dal 7 ottobre 2019 al 17 novembre 2019, presenterà per la prima volta dopo il suo restauro la copia del Cenacolo di Leonardo realizzata ad arazzo fra il 1505 e il 1510 su commissione di Luisa di Savoia e di Francesco Duca d’Angouleme, poi re Francesco I di Francia. L’arazzo, che fu tessuto probabilmente in Fiandra su cartone di un artista lombardo (forse Bramantino?) rappresenta una delle primissime copie del capolavoro di Leonardo, realizzata per soddisfare le esigenze della corte francese che intendeva portare con sé l’immagine di un’opera che non poteva in alcun modo essere trasportata. Donato nel 1533 a Papa Clemente VII, l’arazzo fece ritorno in Italia e da allora non è mai uscito dai Musei Vaticani.
Sempre a Palazzo Reale, da maggio ad agosto 2019, il collettivo di artisti di fama internazionale Studio Azzurro realizzerà un percorso immersivo e interattivo dedicato a “Leonardo enciclopedico contemporaneo” e popolato da macchine leonardesche che si trasformano in dispositivi narrativi, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

MUSEO DEL NOVECENTO. La collezione si arricchirà nel 2019 di due opere d’arte contemporanea dedicate al genio di Leonardo: Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi sono infatti i vincitori ex-aequo del concorso indetto dal Comune di Milano|Cultura per una produzione originale ispirata ad aspetti specifici della ricerca del maestro. Atlantico, l’opera di Favini, è un’installazione video che ha scelto come tema la nebbia e l’influenza che questa ebbe sulla produzione artistica e scientifica di Leonardo, e verrà allestita da maggio a novembre presso la GAM; mentre Giardino Abusivo, l’opera site specific di Tibaldi che coniuga elementi naturali come le piante con una riflessione sul consumo e il decadimento dei beni nella società contemporanea, verrà realizzata presso il Museo di Storia Naturale.
Il Museo del Novecento inoltre, dal 14 giugno al 15 settembre 2019, propone un “confronto possibile” tra Lucio Fontana e Leonardo da Vinci, attraverso un focus centrato sull’iconografia del cavallo, del “cavallo rampante” e del “cavallo e cavaliere”, così frequenti in importanti artisti del Novecento che si sono inevitabilmente misurati con il passato.

MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA. “Leonardo da Vinci Parade” è la prima iniziativa realizzata in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo, a cui il Museo stesso è dedicato. Curata e realizzata dal Museo in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, la mostra, aperta dal luglio scorso e fino al 13 ottobre 2019, mette in dialogo i modelli storici e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo. Un’insolita parata in cui si esibiscono modelli e affreschi, in un accostamento inconsueto di arte e scienza.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia inoltre, dal 20 febbraio al 19 maggio 2019, presenta per la prima volta in Italia, nella mostra dal titolo “Dream Beasts”, le opere dell’artista olandese Theo Jansen, conosciuto in tutto il mondo per le sue spettacolari installazioni cinetiche e definito dalla critica internazionale “un moderno Leonardo da Vinci”.

VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA. In occasione delle celebrazioni leonardesche, valorizzerà il proprio patrimonio di opere di Leonardo da Vinci e degli artisti della sua cerchia, con un ciclo di quattro mostre di alto profilo scientifico. Il ciclo espositivo si è aperto a dicembre 2018e si concluderà a settembre 2019.

BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE. Un’iniziativa espositiva avrà luogo da maggio a giugno 2019 e avrà al centro la monumentale incisione dell’Arco di Trionfo di Massimiliano I, opera di Albrecht Dürer di cui viene indagato per la prima volta il rapporto con la cultura figurativa a Milano al tempo di Leonardo. L’evento prevede un focus sul legame tra la corte dell’imperatore Massimiliano I e quella di Ludovico il Moro. In quanto alleato politico e sposo della nipote del Moro, Bianca Maria Sforza, il nome di Massimiliano compare infatti nella volta della Sala delle Asse.

MUSEO POLDI PEZZOLI. Una mostra di grande valore scientifico sarà allestita, a partire dal prossimo 8 novembre e fino al 10 febbraio 2020. “Intorno a Leonardo. La Madonna Litta e la bottega del maestro” porterà eccezionalmente a Milano, per la prima volta dopo quasi trent’anni, il celebre dipinto dell’Ermitage. La Madonna Litta sarà affiancata a un altro capolavoro nato da una raffinata composizione di Leonardo, la Madonna della rosa del Museo Poldi Pezzoli, eseguito verso il 1485-1487 da Giovanni Antonio Boltraffio, il migliore fra gli allievi di Leonardo a Milano, e a un nucleo selezionatissimo di dipinti e disegni di raffinata qualità provenienti dalle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini durante la sua permanenza a Milano.

PALAZZO LITTA. Nell’autunno del 2019, la mostra “La corte del gran maestro. Leonardo da Vinci, Charles d’Amboise e il quartiere di Porta Vercellina” omaggerà la figura del mecenate Charles d’Amboise e, grazie all’esposizione di due fogli del Codice Atlantico nei quali Leonardo traccia il disegno dell’isolato della sua residenza milanese, l’attuale Palazzo Litta, ricostruirà attraverso materiale ottocentesco inedito l’aspetto del quartiere di Porta Vercellina (corso Magenta) ai tempi di Leonardo.

PALAZZO REALE. Il 7 e 8 novembre l’Ente Raccolta Vinciana, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Comune di Milano, organizzerà un Convegno internazionale di studi sull’ultimo decennio della vita di Leonardo, esaminando le sue attività, le sue ricerche teoriche e i suoi diversi committenti fra il 1510 e il 1519, cercando di mettere a fuoco il rapporto tra le attività teoriche e il fallimento dei progetti, sia pittorici che architettonici che tecnici o ingegneristici che gli venivano affidati. Nessuno infatti dei grandi progetti cui egli si dedicò nell’ultimo decennio della sua vita venne mai portato a termine: dal Monumento equestre al Maresciallo Trivulzio alla bonifica delle Paludi Pontine, dai progetti per San Pietro a Roma a quelli per il Palazzo Reale di Romorantin.

IPPODROMO SNAI SAN SIRO. A proposito di opere incompiute, Snaitech, che ospita il Cavallo di Leonardo realizzato in epoca contemporanea da Nina Akamu su disegno di Leonardo stesso e che dal 1999 accoglie i visitatori dell’ippodromo, valorizzerà l’opera offrendola come base per la creatività contemporanea. È stato selezionato un pool di artisti e designer che avranno il compito di decorare, ognuno secondo la propria cifra stilistica, una riproduzione in scala del Cavallo. Le riproduzioni d’autore, insieme al Cavallo originale, diventeranno il soggetto di un’installazione collettiva all’Ippodromo durante la Design Week ad aprile. Da maggio a ottobre le opere saranno posizionate in diversi punti della città, creando una contaminazione cittadina. Una app con contenuti di realtà aumentata permetterà al pubblico di inquadrare il Cavallo di Leonardo i cavalli dislocati in città, attivando contenuti interattivi esclusivi su Leonardo e sugli artisti che hanno realizzato le riproduzioni d’artista.

FONDAZIONE STELLINE. Dimostrare l’innegabile influenza di Leonardo sugli artisti contemporanei è l’obiettivo della mostra che sarà allestita dal 2 aprile fino al 30 giugno 2019. “L’Ultima Cena dopo Leonardo” proporrà una rilettura contemporanea dell’Ultima Cena con la presenza di importanti artisti, protagonisti della scena contemporanea –  Wang Guangyi, Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Yue Minjun e Nicola Samorì – in uno scambio dialettico tra oriente e occidente. La storia delle Stelline è profondamente legata a Leonardo: Andy Wharol, infatti, ha realizzato proprio alle Stelline nel 1987 la sua ultima serie The Last Supper come omaggio al Cenacolo.

TRIENNALE DI MILANO. La grande eredità lasciata dalle riflessioni artistiche e scientifiche di Leonardo continua anche attraverso la produzione degli artisti contemporanei. Non è un caso che il titolo della XXII Triennale nel 2019 sia “Broken Nature: Design Takes on Human Survival”, un tema complesso che investiga i legami, alcuni dei quali compromessi, tra uomo e ambiente naturale.

PICCOLO TEATRO STUDIO MELATO. Dal 2 al 5 maggio 2019, Massimiliano Finazzer Flory dirigerà e interpreterà “Essere Leonardo da Vinci. Un’intervista impossibile”, la cui sceneggiatura è costruita su testi originali di Leonardo, in particolare dal Trattato di Pittura.

DIVERSE SEDI. Una serie di concerti curati dall’Associazione Culturale La Cappella Musicale evocheranno le atmosfere musicali del Rinascimento attraverso l’esecuzione di brani dell’epoca. Le celebrazioni leonardesche coinvolgeranno anche il mondo del cinema, presente nel palinsesto“Milano e Leonardo 500” con tre produzioni realizzate da Rai Cinema, Magnitudo e Sky, tutte in collaborazione il Comune di Milano. “Essere Leonardo da Vinci. Un’intervista impossibile”, nelle sale a partire da fine aprile 2019, è un film tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory. Le parole sono in autentico italiano rinascimentale, ispirate al “Trattato della Pittura” e i set del film richiamano fedelmente gli scenari leonardeschi. La seconda opera, dal titolo “Leonardo Cinquecento, è un film documentario diretto da Francesco Invernizzi. Al cinema nel febbraio 2019, il film indaga gli elementi all’origine della creatività leonardiana: curiosità, ambizione e spirito di osservazione, con l’obiettivo di restituire e tradurre visivamente l’eredità immateriale del genio rinascimentale e di esaltare il fascino della ricerca scientifica e tecnologica, mostrando l’evoluzione contemporanea delle sue intuizioni. Diversi studiosi – storici dell’arte, ingegneri, neuroscienziati, architetti – raccontano infatti come le idee di Leonardo abbiano trovato un’applicazione pratica grazie agli sviluppi tecnologici avvenuti nel corso di cinque secoli di storia. La terza produzione cinematografica è “Io, Leonardo”, con la regia di Jesus Garces Lambert e l’interpretazione di Luca Argentero nei panni del protagonista. Un viaggio coinvolgente all’interno della mente di Leonardo da Vinci, alla scoperta dell’uomo, dell’artista, dello scienziato, dell’inventore con uno sguardo molto lontano dagli stereotipi con cui solitamente il genio viene descritto.

C.S.M.

MILANO E LEONARDO 500
Maggio 2019 – Gennaio 2020

Programma completo su www.yesmilano.it
Informazioni:
C.MilanoLeonardo500@comune.milano.it
Tel. 02884.41614-62546-63653
Per seguire i restauri www.saladelleasse.com