Di Alessandra Pederzoli. Porto San Giorgio (Fermo): allestito nella chiesa del Crocifisso, un capolavoro di Renata Ficiarà.
Fin da quando ero bambina durante il periodo natalizio si andava per presepi. Mi ricordo che aspettavo il pomeriggio in cui, con mamma e papà, ci si preparava per andare a visitare i presepi più belli della zona. Quei presepi dove si poteva vivere l’alternanza del giorno e della notte, quei presepi in cui ci si catapultava in un mondo lontano, fatto di deserti, angeli, pastori e magi arrivati da lontano. Mondi in cui poi ci si ritrovava piccoli, insieme a quel piccolo bambinello che l’arte di tanti maestri presepisti metteva in una luce che, per me bambina, era magia pura.
Quella ricerca di magia non mi ha mai abbandonato. L’ho cercata quando i miei bambini erano piccoli e anche quando erano meno piccoli. E continuo a cercarla. Questi sono i giorni in cui questa magia si fa vera nei paesi e nelle case. Il presepe fa da padrone in questo tempo magico che è il Natale.
In questi giorni che si avvicinano alla grande festa ho deciso di andare nelle Marche, regione che amo nel profondo, perché semplice e vera. Insieme ai miei ragazzi ho visitato il presepe di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, allestito nella chiesa del Crocifisso. Entrando lo stupore ha lasciato presto spazio all’ammirazione.
È un presepe biblico, allestito da Renata Ficiarà. Si tratta di oltre 150 metri quadrati di estensione, nella quale più di mille statuine, di varie dimensioni, si muovono per dar vita a questa meraviglia.
Ciò che colpisce, avvicinandosi ai personaggi protagonisti della scena, è l’estrema umanità. La vita vera è rappresentata su più piani. Tre sono i livelli in cui si sviluppa questa rappresentazione che, ad oggi, è uno dei maggiori allestimenti della regione. Sono ormai più di mille unità a dar vita a questa rappresentazione che ogni anno cresce nei suoi elementi meccanizzati, cresciuti in sei anni di allestimento da 200 a 450.
Ciò che colpisce, entrando nella chiesa del Crocefisso, è la molteplicità delle scene mostrate. All’interno del presepe viene rappresentata la vita di Gesù a partire da Nazareth e dall’annunciazione a Maria, fino alla sua resurrezione, ma anche le scene di vita cittadina che si svolgono nelle piazze e tra i monumenti della città. È l’umanità al centro, nelle sue molteplici sfaccettature. Camminando lungo il percorso, oltre a seguire le vicende della vita di Gesù, si vive la vita. Si vive l’umanità che rappresenta la nostra storia. I mestieri antichi, i giochi di un passato vicino, la campagna e la dimensione umana che ci fa sentire vivi. La cura dei dettagli, la maestria nel rendere viva una storia che ci appartiene, rende questo presepe un capolavoro. Ogni piccolo particolare è curato, ogni personaggio prende vita in una vera e propria arte. Arte di chi riesce a raccontare e a dare vita a un intreccio di percorsi.
Il presepe fa parte delle nostre vite. È tradizione farlo nelle case nel tempo natalizio. Il presepe però ha una storia antica. Si pensa che il precursore del presepe sia stato San Francesco d’Assisi che nel 1223 rappresentò la natività in una mangiatoia colma di paglia con asino e bue. Non si trattò esattamente di un presepe quanto piuttosto di una rappresentazione liturgica. Da quel momento il presepe è entrato a far parte della tradizione natalizia come raffigurazione simbolica della nascita di Gesù. Nel corso dei secoli però il presepe ha subito tante evoluzioni. E ciò che mi affascina è proprio il cogliere queste libere interpretazioni che ogni artista riesce a dare.
Seguire il percorso che la Ficiarà propone è seguire la vita di ieri e di oggi. È immergersi nella storia di quel bambino che è Gesù, ma è anche immergersi nelle nostre tradizioni, nella nostra storia, nel nostro vissuto. Ecco che allora il presepe diventa arte, diventa emozione, diventa narrazione perché è una storia narrata che può diventare di ciascuno. Perché tocca la vita di ciascuno.
Report di Alessandra Pederzoli
Foto A.P.
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Chiesa del Crocifisso
Corso Giuseppe Garibaldi, 139 – 63822 Porto San Giorgio (Fermo)
Il presepe è visitabile nei giorni feriali dalle ore 16,30 alle 19,30, il sabato e nei giorni festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.