Teatro Grande: concerti sinfonici, jazz e di confine, spettacoli di danza, progetti culturali e per le scuole, performance outdoor.
Dopo l’anno dedicato agli anniversari pucciniani, la Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la programmazione 2025, con un ricco palinsesto suddiviso nei due semestri di Stagione. Da gennaio a giugno e da settembre a dicembre, il cartellone abbraccia i diversi generi dello spettacolo dal vivo con una programmazione tra le più ricche degli ultimi anni: concerti, spettacoli di danza, progetti culturali e per le scuole, performance outdoor e progetti di confine tra le diverse discipline artistiche mettono in dialogo tra loro ambiti culturali tra i più eterogenei.
Grandi interpreti e formazioni di fama mondiale, ma anche giovani talenti sono protagonisti nei magnifici spazi del Teatro Grande: la Sala Grande, il settecentesco Ridotto, il suggestivo Salone delle Scenografie e l’affascinante Sala Palcoscenico Borsoni.
La Stagione Opera e Balletto sarà come da tradizione collocata nella seconda metà dell’anno e sarà annunciata prossimamente.
Il Sovrintendente e Direttore Artistico Umberto Angelini: «La Stagione 2025 è una finestra sul mondo, sui grandi capolavori della storia della musica (la Quinta di Mahler, la Nona, la Quinta e la Sesta di Beethoven, le Quattro Stagioni di Vivaldi, il Magnificat di Bach) e sulle sue pagine meno conosciute, sui nuovi talenti come Arsenii Moon, vincitore del Concorso Busoni e del Premio Arturo Benedetti Michelangeli e sulle più importanti produzioni coreografiche. Una Stagione che ribadisce la centralità del Teatro Grande nel panorama nazionale, il suo concreto impegno nel contrastare la povertà educativa e la sua cura verso le fragilità e le marginalità sociali».
La Fondazione del Teatro Grande riconferma inoltre l’attenzione verso temi importanti, come quelli dell’inclusione, dell’accessibilità e del turismo culturale individuando nuove occasioni per promuovere e valorizzare la bellezza della musica, dell’arte e della danza anche al di fuori degli spazi del Teatro.
Il 2025 vede il ritorno del progetto Il Grande in Provincia, in collaborazione con la Provincia di Brescia, con la Fondazione Provincia di Brescia Eventi e con diverse realtà del territorio, con l’obiettivo di dar vita a una nuova edizione capace di portare grandi voci e grandi interpreti in alcuni luoghi suggestivi. La rassegna – diventata negli anni uno dei momenti più attesi della programmazione estiva bresciana – giunge al traguardo dei 10 anni, un impegno che ha consentito di creare nuove occasioni di valorizzazione territoriale, portando il pubblico in piccoli borghi, antiche pievi, suggestivi scorci naturalistici e tesori architettonici meno conosciuti.
Nell’ambito dell’inclusione, si confermano il progetto Open. Il Grande accessibile – vincitore del Premio Cultura + Impresa 2024 e dedicato alle persone con disabilità sensoriali e cognitive – il lavoro sulla rete Grande Comunità che, partecipata da 18 soggetti, diffonde la bellezza della musica anche alle persone più fragili coinvolgendo realtà del sociale della città, e gli appuntamenti di Dance Well rivolti prevalentemente alle persone che convivono con il Parkinson e che ogni settimana si ritrovano negli spazi del Teatro con l’obiettivo di migliorare il proprio benessere fisico e psicologico.
Per il 2025 la Fondazione è inoltre impegnata nell’attività di valorizzazione dei propri spazi: oltre alle aperture del fine settimana del Caffè del Teatro Grande – Berlucchi, che contemplano anche alcuni venerdì sera con gli Aperitivi in jazz, il Teatro apre le sue porte ai visitatori, cui offre la possibilità di scoprire la storia e gli aneddoti che hanno reso il Grande celebre in tutto il mondo attraverso un ventaglio di percorsi per tutte le età. Occasioni anche per far conoscere al pubblico anche l’importante impegno nella conservazione e nel restauro degli spazi del Teatro che la Fondazione ogni anno mette in atto.
MUSICA
La Musica torna ad essere grande protagonista della nuova Stagione della Società dei Concerti del Teatro Grande. Il 2025 è l’anno del trentennale della scomparsa di Arturo Benedetti Michelangeli e per questo i programmi dei concerti in cartellone danno ampio spazio alle composizioni per pianoforte. È inoltre previsto uno specifico appuntamento dedicato alla ricorrenza legata al grande pianista.
La Stagione si apre ufficialmente venerdì 24 gennaio alle ore 20.00 in Sala Grande con il concerto della Budapest Festival Orchestra, diretta dal Maestro Iván Fischer, direttore d’orchestra considerato uno dei più gradi visionari della musica del nostro tempo. Vincitrice del prestigioso premio “Orchestra of the Year” della rivista Gramophone nel 2022 e riconosciuta come la più giovane formazione ad entrare nella top ten delle orchestre sinfoniche del mondo, la Budapest Festival Orchestra esegue un raffinato programma che prevede Schnell Fliehen die Schatten der Nacht di Fanny Mendelssohn, il Concerto in mi minore per violino e orchestra, op. 64 di Felix Mendelssohn Bartoldy – con la straordinaria partecipazione del musicista Renaud Capuçon, in qualità di violino solista – e la Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler.
Lunedì 27 gennaio, dèdalo ensemble in un concerto organizzato in collaborazione con Casa della Memoria. Per la prima volta in Sala Grande, il tradizionale concerto in occasione del Giorno della Memoria per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto, porta sulla scena l’esecuzione in forma di concerto di Der Kaiser Von Atlantis, opera di Viktor Ullmann. Composta durante l’internamento nel ghetto di Theresienstadt (Terezín) nel 1943, l’opera fu pesantemente soggetta alla censura nazista, che ne vietò la rappresentazione.
Nel Ridotto del Teatro Grande, il 31 gennaio alle ore 20.00, il violoncellista Mario Brunello e il giornalista e divulgatore Guido Barbieri danno vita allo spettacolo dal titolo Studi sullo stile di Bach di Pier Paolo Pasolini, una serata in cui la voce recitante di Guido Barbieri, studioso, musicologo e storica voce di Radio3, si alterna alle note del violoncello piccolo di Mario Brunello per esplorare il saggio pasoliniano sulla musica di Bach.
Mercoledì 5 febbraio alle ore 20.00 il Fontamar Consort esegue in prima assoluta in Sala Grande Ramour (“Riamore”, in italiano), titolo del loro primo album, presentato per la prima volta dal vivo. Un vero e proprio inno alla poesia, alla luminosità e all’energia che ispira da tempo la ricchissima storia musicale delle canzoni d’amore scritte da Jean Fontamar (aka Cyrille Doublet) per la voce della compagna Laurianne Langevin. Special guest d’occasione è Paolo Fresu, noto trombettista, compositore, flicornista italiano che ha all’attivo numerose collaborazioni in ambito sinfonico e jazzistico, come quella con la Grande Orchestra Italiana, l’Orchestra nazionale di Jazz francese (ONJ), l’Orchestra della radio tedesca di Amburgo (NDR), l’Orchestra sinfonica della Rai, l’Orchestra dell’Arena di Verona e I Virtuosi Italiani.
Il Ridotto del Teatro Grande torna a essere una delle sale principali dei concerti di musica da camera della Stagione. Martedì 18 febbraio alle ore 20.00 il violinista di fama internazionale Mauro Loguercio ed Emanuela Piemonti – pianista con una lunga carriera concertistica – si esibiscono in duo nel concerto dal titolo Viaggio verso la gioia, dedicato alla Sinfonia n.9 op. 125 di Ludwig Van Beethoven, nella trascrizione per violino e pianoforte del musicista boemo Hans Sitt: un’occasione per apprezzare in una dimensione più raccolta il grande capolavoro del repertorio sinfonico.
Lunedì 24 febbraio alle ore 20.00 il Ridotto accoglie il concerto Verso la sintesi del pianista e compositore Orazio Sciortino, recentemente nominato Composer of the Year agli International Classical Music Awards. Orazio Sciortino collabora con importanti istituzioni musicali italiane ed estere, partecipando anche a progetti di divulgazione che combinano musica, arti visive e neuroscienze. Il programma riunisce alcune composizioni di Robert Schubert, Johannes Brahms e Franz Joseph Haydn.
Les Musiciennes du Concert des Nations si esibiscono giovedì 6 marzo in Sala Grande nella serata dal titolo L’Orchestra dell’Ospedale della Pietà, diretta dal Maestro Jordi Savall, con la partecipazione della musicista Alfia Bakieva in qualità di violino solista. Per la prima volta nella Stagione della Fondazione del Teatro Grande, il grande direttore d’orchestra e violista catalano si esibisce con una formazione musicale tutta al femminile, nata come progetto speciale in seno allo storico ensemble da lui fondato nel 1989, Le Concert des Nations. L’ensemble è formato da donne che si ispirano alle giovani musiciste dell’Ospedale della Pietà di Venezia e al loro maestro Antonio Vivaldi ed esegue un programma monografico dedicato proprio a Antonio Vivaldi che prevede il Concerto per violino, violoncello, archi e cembalo RV544 Il Proteo, o sia Il mondo al Rovescio, il Concerto per violino, violoncello, archi e continuo RV 547, il Concerto per violino, archi e basso continuo La tempesta di mare e Le Quattro Stagioni.
Durante l’anno quattro sono gli appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande, formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande, che affronta il repertorio cameristico classico e contemporaneo.
Il 16 marzo alle ore 11.00 si esibiscono la flautista Sonia Formenti, il violinista Marco Mandolini e il pianista Andrea Rebaudengo in un programma tutto dedicato al Novecento che mette a confronto le musiche di Luciano Berio e Luigi Dallapiccola, nel ricordo del centenario della nascita di Berio e dei 50 anni dalla morte di Luigi Dallapiccola.
Il 6 aprile, sempre alle ore 11.00, si esibiscono per l’Ensemble Sonia Formenti (flauto), Francesca Rodomonti (oboe), Anton Dressler (clarinetto), Carmen Maccarini (fagotto), Maria Elisa Aricò (corno) e Andrea Rebaudengo (pianoforte). Il programma monografico è interamente dedicato a Francis Poulenc con l’esecuzione del Trio per oboe, fagotto e pianoforte, della Sonata per clarinetto e pianoforte e del Sestetto per flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno e pianoforte.
Nella seconda metà dell’anno, è previsto per mercoledì 8 ottobre alle ore 20.00 il concerto di violoncello solo di Paolo Bonomini, primo violoncello della Camerata di Salisburgo e vincitore del XX Concorso Internazionale J.S. Bach di Lipsia. In programma la Suite n.3 in Do maggiore di Johann Sebastian Bach, la Sonata per violoncello solo di György Ligeti e la Suite n. 4 in Mi bemolle maggiore di Johann Sebastian Bach.
Nell’ultimo appuntamento dell’anno, lunedì 27 ottobre alle ore 20.00, l’Ensemble del Teatro Grande si esibisce nella formazione in Quartetto con i violinisti Marco Mandolini e Daniele Richiedei, del violoncellista Paolo Bonomini e del pianista Andrea Rebaudengo. Il programma monografico è dedicato a Erich Wolfgang Korngold, compositore di origini austriache, poi trasferitosi negli Stati Uniti dove ha condotto nel corso del Novecento gran parte della sua carriera che è stata premiata con due Oscar per la miglior colonna sonora.
Giovedì 27 marzo alle ore 20.00 la Sala Palcoscenico Borsoni accoglie il musicista Alessandro “Asso” Stefana (lap steel, chitarra acustica, armonica, organo) nella presentazione del suo nuovo album. Forte di un percorso di ricerca che lo ha visto a fianco di grandi artisti internazionali (tra cui PJ Harvey), condivide il palco per questo live con Emanuele Maniscalco (batteria e sintetizzatori) in una serata ricca di suggestioni che intrecciano folk, jazz, atmosfere da colonna sonora e sperimentazione.
Mercoledì 16 aprile alle ore 20.00 il Ridotto accoglie il Quartetto Eos in L’evoluzione della forma, un’esplorazione dello sviluppo della forma musicale del quartetto attraverso tre opere emblematiche di Franz Joseph Haydn, Filippo Del Corno e Felix Mendelssohn Bartholdy. Semifinalista nel 2023 della 77ª edizione del prestigioso Concorso di Ginevra, il Quartetto – formato da Elia Chiesa (violino), Giacomo Del Papa (violino), Alessandro Acqui (viola) e Silvia Ancarani (violoncello) – si è aggiudicato nel 2018 il Premio “Piero Farulli” nell’ambito del Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana.
Il tradizionale appuntamento annuale con l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia torna venerdì 9 maggio alle ore 20.00. La formazione, diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio, è protagonista del concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio e la Casa della Memoria in occasione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo. Offerto gratuitamente alla città, il concerto prevede la Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore di Dmitrij Šostakovič e L’oiseau de feu di Igor Stravinskij.
Una lezione-concerto dedicata alla tematica del recupero da parte del compositore Antonio Giacometti della Forma Sonata ciclica si tiene nel foyer mercoledì 14 maggio alle ore 20.00. Le musicologhe Ingrid Pustijanak e Gloria Galbiati mettono a confronto la Sonata in si minore di Franz Liszt e Die Tiefere Stimme del compositore bresciano Antonio Giacometti, proposta in prima esecuzione italiana dalla pianista Maria Perrotta. La quale, diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, all’École Normale de Musique di Parigi e all’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, è vincitrice di numerosi premi, tra cui il prestigioso Concorso Pianistico Internazionale Shura Cherkassky di Milano del 2009.
Nel secondo semestre dell’anno, venerdì 17 ottobre alle ore 20.00 salirà sul palco della Sala Grande l’Orchestre des Champs-Elysées diretta dal Maestro Philippe Herreweghe, apprezzato sulla scena internazionale soprattutto in ambito barocco e per le sue interpretazioni di Bach. Sotto la sua guida, l’orchestra si dedica sin dalla sua fondazione all’interpretazione, con strumenti d’epoca, del repertorio che va dal Rinascimento alla musica contemporanea. Il programma omaggia Ludwig Van Beethoven con le Sinfonie n. 5 e n. 6.
Mercoledì 5 novembre alle ore 20.00 nel Ridotto Pierangelo Taboni è protagonista del concerto per pianoforte solo dal titolo ::Nouveau, un lavoro che pone a confronto le musiche di Erik Satie con quelle dei contemporanei Claude Debussy e Maurice Ravel. L’appuntamento è l’occasione per ricordare il compositore e pianista francese Erik Satie in occasione dei cento anni dalla sua scomparsa.
La chitarrista Carlotta Dalia e il violoncellista Maximilian Hornung – straordinari e pluripremiati interpreti della scena musicale contemporanea – sono protagonisti lunedì 17 novembre alle ore 20.00 nel Ridotto con un’affascinante serata all’insegna delle musiche popolari spagnole e dei ritmi andalusi. Il ricco programma musicale spazia da Franz Schubert a Francisco Tárrega, passando per Enrique Granados, Isaac Albeniz, Gaspar Cassadò, Manuel De Falla e Joaquìn Turina.
In occasione del trentennale dalla scomparsa del Maestro Arturo Benedetti Michelangeli, la Fondazione del Teatro Grande porta in scena uno dei nuovi grandi interpreti della scena pianistica internazionale. Mercoledì 10 dicembre alle ore 20.00 in Sala Grande Arsenii Moon, giovane prodigio del pianoforte, vincitore assoluto del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023 e del prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo dal verdetto unanime della giuria e per questo motivo assente da quasi trent’anni. Ad essere eseguiti, i 24 Preludes op.11 di Aleksandr Skrjabin, la Barcarolle op. 60 e la Sonata n. 3 di Fryderyk Chopin.
Tra gli appuntamenti più amati e attesi, il Concerto di Natale si tiene lunedì 22 dicembre alle ore 20.00 in Sala Grande. Come da tradizione, la chiusura della Stagione è affidata all’eleganza della musica antica, quest’anno rappresentata dal Vox Luminis Ensemble, vincitore del Baroque Vocal Award e del prestigioso premio “Recording of the Year” ai Gramophone Classical Music Awards. Diretto dal Maestro Lionel Meunier che lo ha fondato, Vox Luminis Ensemble esegue le Cantate Christen, atzen diesen Tag e il Magnificat di Johann Sebastian Bach.
DANZA
Prosegue il percorso intrapreso dalla Fondazione del Teatro Grande che ha reso il Massimo cittadino uno dei palcoscenici italiani più interessanti per la programmazione di danza. Anche il 2025 dà la possibilità al pubblico di poter apprezzare i lavori di compagnie e coreografi di fama internazionale, ma anche nuove creazioni del contesto coreografico italiano.
Martedì 11 febbraio alle ore 20.00 in Sala Grande i talentuosi giovanissimi danzatori del Ballet Junior de Genève – formazione tra le più affermate del contesto europeo – presentano i lavori di quattro grandi coreografi della scena internazionale. Cathedral – coreografia di Marcos Morau, rimontata da Valentin Goniot – è il lavoro di apertura, nel quale le musiche di Arvo Pärt portano lo spettatore a riflettere sull’esistenza e sul rapporto tra l’uomo e l’immensità dell’universo. Segue Touch base, lavoro coreografico composto dal duo Imre et Marne Van Opstal nell’agosto 2019 in occasione del Summer Intensive al Nederlands Dans Theater e Tenir les temps, di Rachid Ouramdane, una riflessione danzata sul senso del ritmo, della velocità e del movimento continuo che incarna lo scorrere inesorabile del tempo.
Lo straordinario coreografo e danzatore giapponese Saburo Teshigawara – insignito nel 2022 del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia – fa il suo ritorno martedì 11 marzo alle ore 20.00 al Teatro Grande con una nuova creazione che prende spunto dal capolavoro letterario L’idiota di Fëdor Dostoevskij. Magistralmente interpretato dallo stesso Teshigawara e dalla danzatrice Rihoko Sato, figura centrale dell’universo creativo del coreografo giapponese, The idiot si preannuncia una serata di grande poesia, dove la danza incontra alcune delle pagine più toccanti di Claude Debussy, Pëtr Il’ič Tchaikovsky, Frédéric Chopin, Dmitrij Šostakovič, Franz Schubert e tanti altri.
Hatched ensemble è l’ultimo lavoro coreografico di Mamela Nyamza, pluripremiata coreografa di origini sudafricane che martedì 1 aprile alle ore 20.00 porta sul palcoscenico bresciano un’opera che ha già raccolto il plauso della critica internazionale. Cresciuta nel difficile contesto del Sudafrica degli anni ’70, Mamela Nyamza è nota per le sue performance innovative che sfidano i cardini della danza classica per generare nuovi e inaspettati orizzonti. Anche il lavoro Hatched ensemble riconferma l’attenzione della coreografa verso tematiche di forte valenza sociale.
Il Ballet de l’Opéra de Lyon è il grande protagonista in Sala Grande mercoledì 7 maggio alle ore 20.00 in Last work, lavoro del celebre coreografo Ohad Naharin, noto nel mondo per i suoi emozionanti lavori e per la sua nuova idea di danza chiamata “Gaga” che si basa su movimenti semplici, improvvisazione e una forte carica di emozioni. Considerato tra i pionieri nell’esplorazione dei più alti livelli della danza contemporanea, il Ballet de l’Opéra de Lyon prosegue il percorso nelle nuove forme coreografiche con la precisa volontà di porre in dialogo la tradizione e le nuove forme sperimentali, il proprio territorio d’appartenenza e le suggestioni che arrivano dai talenti internazionali, in un perpetuo laboratorio di forme e corpi danzanti.
Uno fra gli appuntamenti più innovativi e particolari delle proposte di danza 2025 è Speeed, progetto coreografico e musicale proposto dal collettivo Parini Secondo in collaborazione con il musicista e produttore Alberto Ricca, in arte bienoise. La performance si svolge in uno dei quartieri decentrati della città ed è programmata per sabato 20 settembre in doppia replica alle 19.30 e alle 21.00. Il punto di partenza del lavoro è il fenomeno della Para Para, stile di danza in voga negli anni ’90 in Giappone, caratterizzato da movimenti e gestualità rapide e complesse su uno sfondo di colori brillanti e travolgenti. Le danzatrici di Parini Secondo si muovono su vorticose sonorità eurobeat riprodotte da automobili da tuning, parte integrante dell’esibizione, coinvolgendo lo spettatore in un’estasi entusiasmante di suoni e colori.
Il talento coreografico di Raffaella Giordano, danzatrice e coreografa tra le più importanti esponenti del teatro-danza in Italia, è re-intepretato dalla giovane autrice e danzatrice Stefania Tansini in Sala Palcoscenico Borsoni mercoledì 22 ottobre alle ore 20.00. L’assolo Tu non mi perderai mai, creato e danzato da Raffaella Giordano nel 2005, si ispira liberamente al Cantico dei Cantici. La coreografa ne restituiva la sua personale visione in movimento e ora Stefania Tansini ne raccoglie il testimone.
Venerdì 24 ottobre l’intima Sala Palcoscenico Borsoni ospita Alcune coreografie del coreografo e filmmaker Jacopo Jenna. Danza, performance, cinema e immagine si fondono in una cosa sola, attraverso un lavoro coreografico che esplora e porta in scena nuovi linguaggi e inedite suggestioni visive. I movimenti della danzatrice Ramona Caia prendono vita attraverso la rielaborazione di immagini poste in dialogo con un video originale dell’artista Roberto Fassone che riflette sull’intangibilità della danza. Arte astratta e corpo fisico sono chiamati a tessere nuove relazioni, creando infinite simbologie visive.
La coreografa e performer fiorentina Cristina Kristal Rizzo torna a esibirsi nella Sala Palcoscenico Borsoni il 30 ottobre alle ore 20.00 con Diana Anselmo, performer sordo e attivista sui temi del transqueerfemminismo intersezionale. Monumentum DA prosegue l’indagine già avviata da Cristina Kristal Rizzo sulle forme della memoria collettiva e del ritorno delle immagini, mutando la propria struttura per adattarsi a un duo, in cui il singolo è sia protagonista che elemento di una formazione. Da sempre attiva sulle scene internazionali, Cristina Kristal Rizzo dà vita ad una performance raffinata e potente, arricchita da testi sulle scritture di Yvonne Rainer, John Cage, Simone Weil, Ilya Kaminsky e CKR.
Alessandro Sciarroni e Marta Ciappina portano a Brescia Op. 22 No. 2, assolo coreografato da Alessandro Sciarroni per la danzatrice Marta Ciappina che nel 2023 si è aggiudicata il Premio UBU come miglior performer. Vincitore del Leone d’Oro alla carriera per la Danza nel 2019, Sciarroni reinterpreta il poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius Il cigno di Tuonela, a partire da uno dei poemi più celebri della mitologia finlandese. La performance è proposta in doppia replica alle 19.00 e 21.30 martedì 11 novembre nel settecentesco Ridotto del Teatro Grande.
Nella stessa serata alle ore 20.00, in Salone delle Scenografie, la Stagione 2025 accoglie una nuova creazione commissionata dalla Fondazione del Teatro Grande al coreografo bresciano Diego Tortelli. Formatosi come danzatore in Italia presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e poi al Teatro Alla Scala di Milano, ha danzato in importanti compagnie di rilievo internazionale per poi affermarsi come coreografo in Italia e all’estero.
PROGETTI SPECIALI
Il 2025 accoglierà nuovi importanti ritorni delle rassegne più amate, tra cui il nuovo ciclo delle Lezioni di Storia realizzate in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Cinque nuovi incontri sul tema “I confini del mondo” prendono il via sabato 18 gennaio alle ore 11.00 in Sala Grande. Gli appuntamenti successivi, tra febbraio e marzo, vedono la partecipazione di alcune tra le firme più autorevoli del panorama storico letterario nazionale, come Laura Pepe, Amedeo Feniello, David Salomoni, Michela Ponzani e Paolo Ferri. Gli interventi sono affiancati dalla voce dell’attrice Elena Vanni.
Sabato 12 aprile si tiene l’ottava edizione de La Grande Notte del Jazz: il Ridotto, la Sala Palcoscenico Borsoni, il Salone delle Scenografie e la Sala Grande sono le suggestive cornici che danno vita alla maratona jazz. Tre percorsi e una pluralità di interpreti del contesto nazionale e internazionale, offrono al pubblico di neofiti e appassionati una speciale serata con oltre sette ore di musica dal vivo.
Festa dell’Opera fa il suo ritorno sabato 7 giugno, trasformando gli spazi della città di Brescia in una grande scena diffusa, sulla quale dall’alba alla mezzanotte si alternano artisti italiani e internazionali nell’esecuzione delle più belle arie del repertorio operistico. La celebre manifestazione, giunta alla sua XIV edizione, è ormai divenuta uno degli eventi chiave del palinsesto culturale cittadino, caratterizzandosi come uno degli appuntamenti più amati dai bresciani e non solo. La sua modalità diffusa permette ancora una volta di coinvolgere piazze, chiese, stazioni della metropolitana, palazzi storici, balconi, residenze private, teatri, auditorium, luoghi della cura e della solidarietà all’insegna dell’amore e della passione per l’Opera. Venerdì 6 giugno, un’anteprima della Festa coinvolge alcuni dei luoghi di maggiore importanza sociale della città. Il tema della Festa dell’Opera 2025 è Libertà per omaggiare e ricordare l’ottantesimo anniversario della liberazione e della vittoria contro il nazifascismo.
Da sempre attenta alle realtà che operano nella sfera dell’accoglienza e della cura della persona, la Fondazione del Teatro Grande rinnova anche per il 2025 il suo impegno attivo nell’ambito del progetto Grande Comunità. La Musica come infrastruttura sociale. Un ricco programma di eventi, concerti e percorsi di visita viene dedicato ogni anno agli ospiti di case di riposo, ospedali, carceri, mense per i poveri, strutture di ospitalità e di sostegno alle persone fragili, con l’obiettivo di dar vita a nuove occasioni culturali maggiormente inclusive, accessibili e sostenibili.
L’estate 2025 vede il ritorno della rassegna Il Grande in Provincia, realizzata in collaborazione con la Provincia di Brescia, la Fondazione Provincia di Brescia Eventi e diverse realtà del territorio. Un ricco palinsesto di concerti, recital, reading e nuove suggestioni al confine tra i generi della musica dà vita a una rassegna a partecipazione interamente gratuita, in cui i piccoli borghi, i tesori architettonici meno conosciuti e i suggestivi scorci paesaggistici della provincia si trasformano in inaspettati palcoscenici in grado di creare nuove occasioni di valorizzazione territoriale.
PROGETTI EDUCATIONAL
L’avvicinamento del pubblico più giovane alle attività di spettacolo si riconferma uno degli obiettivi che più stanno a cuore alla Fondazione del Teatro Grande.
Il mese di marzo porta con sé una nuova edizione del progetto Opera Domani che promuove l’avvicinamento all’Opera di bambine e bambini della Scuola Primaria e della Secondaria di Primo Grado. Ogni edizione prevede la messa in scena di un capolavoro operistico che viene appositamente riadattato per i ragazzi ed è pensato per coinvolgere attivamente i partecipanti. Falstaff. Gli allegri giocattoli di Windsor è il titolo che debutta sulla scena del Massimo cittadino il 16 marzo, con due rappresentazioni aperte al pubblico delle famiglie e quindici repliche per le scuole. A dirigere è Massimo Fiocchi Malaspina, la regia dell’opera è di Andrea Piazza.
Domenica 18 maggio alle ore 17.00 si tiene l’esibizione finale degli allievi del progetto Facciamo la Banda. Il progetto educativo, nato dalla proficua collaborazione tra la Fondazione del Teatro Grande e la Banda Cittadina Isidoro Capitanio, permette ogni anno ai giovani tra i 9 e i 12 anni di avvicinarsi allo studio di uno strumento musicale. Il concerto è offerto gratuitamente alla città.
Sabato 4 ottobre Il Grande per i piccoli trasformare gli ambienti principali del Teatro Grande in uno spazio multidisciplinare con laboratori, aree gioco, attività tematiche e narrazioni. L’iniziativa è dedicata alle bambine e ai bambini under11 e alle loro famiglie.
M.F.C.S.
Comunicato stampa 4 dicembre 2024
STAGIONE 2025
Gennaio – giugno e settembre – dicembre 2025
Fondazione del Teatro Grande di Brescia
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