Teatro Regio Torino: James Conlon debutta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio. “Elisir d’amore”, regia Daniele Menghini, direttore Fabrizio Maria Carminati, con i burattini della Famiglia Grilli.

[James Conlon Credito fotografico Bonnie Perkinson]

CONCERTI 2024-2025
ARMONIA
Un viaggio musicale tra sacralità e romanticismo: James Conlon debutta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio
Per il secondo appuntamento con la Stagione de I Concerti 2024-2025 del Teatro Regio – martedì 14 gennaio 2025– il Regio si affida alla bacchetta del direttore d’orchestra americano James Conlon,tra i più importanti protagonisti della vita musicale internazionale, che debutta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Ulisse Trabacchin.

Conlon ha coltivato un vasto repertorio sinfonico, operistico e corale ed è uno dei direttori d’orchestra più versatili e rispettati. Ha diretto praticamente tutte le principali orchestre sinfoniche americane ed europee sin dal suo debutto con la Filarmonica di New York nel 1974. Dal 2016 al 2020 è stato anche Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Grazie a tournée in tutto il mondo, un’ampia discografia, videografia, frequenti apparizioni televisive e conferenze, è uno degli interpreti più conosciuti e riconosciuti della musica classica.

In programma due capolavori intrisi di umanità e speranza, lo struggente Stabat Mater per soprano, coro e orchestra di Francis Poulenc e la monumentale Sinfonia in re minore di César Franck. Composto nel 1950 come tributo alla memoria di un amico caro, il primo brano è caratterizzato da una fusione unica di sacralità e modernità, con melodie liriche e armonie innovative che evocano un profondo senso di spiritualità e contemplazione, fragilità e dolore; l’ultima sezione è una preghiera accorata, che lascia intravedere uno scorcio sereno di paradiso.

Il soprano solista è la stella nascente, originaria del Sud Africa, Masabane Cecilia Rangwanasha che ha vinto il Song Prize al concorso BBC Cardiff Singer of the World 2021 ed è attualmente un’artista di nuova generazione della BBC Radio 3; più recentemente ha ricevuto il Premio Herbert von Karajan 2024.

A seguire, l’unica sinfonia di Cesar Franck, opera dal carattere romantico, traccia un percorso dalle tenebre verso la luce utilizzando una struttura ciclica che collega tematicamente i vari movimenti, creando una narrazione musicale avvincente e coesa, ricca di pathos e intensità emotiva.

COVER
Felix Mildenberger sale sul podio della Filarmonica TRT
Il prossimo appuntamento de I Concerti è lunedì 17 febbraio 2025 con Cover. Il maestro Felix Mildenberger sale sul podio della Filarmonica TRT, di cui è Direttore ospite principale, per un programma che prevede: Pulcinella, suite da concerto di Igor Stravinskij, il Concerto per fagotto, archi, arpa e pianoforte di André Jolivet, con il fagotto solista Andrea Azzi, e il Quartetto con pianoforte in sol minore op. 25 di Johannes Brahms (orchestrazione di Arnold Schönberg).

[Elisir d’amore2024 Foto Roberto Ricci – Teatro Regio Parma]

STAGIONE D’OPERA E DI BALLETTO 2024-2025
L’ELISIR D’AMORE
Al Regio la nuova produzione di Daniele Menghini, con Fabrizio Maria Carminati sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro e i burattini della Famiglia Grilli per la prima volta coprotagonisti di un’opera.

Al Teatro Regio, dal 28 gennaio al 5 febbraio 2025, va in scena L’elisir d’amore, melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. L’opera è presentata nel nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini in coproduzione con il Teatro Regio di Parma (recensione vedi qui). Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio sale il maestro Fabrizio Maria Carminati, Ulisse Trabacchin istruisce il Coro. Protagonisti sono: Federica Guida (Adina), René Barbera (Nemorino), Paolo Bordogna (Dulcamara), Davide Luciano (Belcore) e Albina Tonkikh (Giannetta).

L’Anteprima Giovani, dedicata al pubblico under 30, è sabato 25 gennaio alle ore 20. Seguono la Prima, martedì 28 gennaio e sette recite fino a mercoledì 5 febbraio.

UNA FIABA DI GIOVENTÙ TRA SOGNO E TRADIZIONE
L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti esplora il tema della gioventù attraverso i suoi protagonisti e le loro esperienze di amore, ambizione e crescita personale. Nella visione di Daniele Menghini, Nemorino, fragile e puro, si rifugia in un mondo di marionette. L’allestimento, unendo tradizione e raffinata inventiva, trasforma il percorso di Nemorino in un racconto di formazione universale e il racconto d’amore in una fiaba onirica, popolata da burattini e marionette, reinventando il mondo di Nemorino come un “mondo di legno” in cui il protagonista scolpisce con la sua fantasia i personaggi della storia.

NEMORINO: UN GEPPETTO CONTEMPORANEO ALLA RICERCA DI SÉ
Daniele Menghini ha scritto: «Perché in un’opera che vuole avere un carattere buffo, giocoso, troviamo un’aria come ‘Una furtiva lagrima’? Perché sprofondiamo in quell’abisso a pochi minuti dalla fine? E cosa scopriamo in quel baratro sull’animo del nostro protagonista? Queste domande mi hanno costretto ad aprire un dialogo profondo con la natura di un personaggio nuovo come Nemorino […] uomo fragile che non ha ancora trovato il suo posto nel mondo, un giovane alla ricerca di se stesso. Uomo troppo sensibile che cerca un rifugio dal cinismo della realtà, un nascondiglio lontano dagli occhi disincantati dei suoi simili, lontano dai giudizi della gente. Forse e un artista, forse no.

Ma sceglie un teatro come riparo, un palcoscenico come tana. Non sa come si vive là fuori, non sa come si ama. Cosa fare allora? Rimesso in funzione un vecchio banco sega della falegnameria del teatro, comincia a ricostruirsi un mondo possibile in cui vivere, dove poter finalmente amare; un mondo di legno che risponda ai suoi desideri, e prenda le forme della sua fantasia […] Tutti i personaggi sono intagliati dalla mano di Nemorino, plasmati dalla fantasia di un uomo che diventa demiurgo e autore della sua storia. Una sorta di Geppetto contemporaneo che si ritrova a fare i conti con le intemperanze delle sue creature proprio nel momento in cui, grazie alla magia della musica, esse prendono vita».

AL TEATRO REGIO L’ARTE DEI BURATTINI DELLA FONDAZIONE GRILLI
Tra le novità assolute di questo allestimento, la presenza in scena dei burattini della Fondazione Marionette Grilli di Torino, che creano un dialogo intimo e costante tra i personaggi inanimati e i cantanti. In scena prenderanno vita ben 30 burattini e marionette, “manovrati” da Augusto Grilli. Alcuni esemplari provengono dalla prestigiosa collezione storica del ’700, mentre altri sono stati realizzati appositamente per questa produzione, distinguendosi dall’originale andata in scena a Parma (recensione vedi qui). Alcuni burattini raggiungono il metro di altezza, mentre il teatrino dei burattini è stato ricostruito nei nostri Laboratori artistici in una versione ampliata, adattata alle dimensioni del nostro palcoscenico.

La Fondazione Marionette Grilli nasce dalla passione di Augusto Grilli che, in oltre 70 anni, ha portato alla creazione di una collezione straordinaria di circa 26.000 pezzi. La famiglia Grilli, con Mariarosa e il figlio Marco – che a soli 14 anni è stato il più giovane

burattinaio d’Italia e nel 2010 premiato come Miglior Burattinaio – ha portato le marionette nei più prestigiosi festival in Italia e all’estero. Dal 1990 la compagnia ha una sede stabile presso Alfateatro, dove propone spettacoli per famiglie e scuole, mantenendo viva l’arte antica del teatro di figura.

UN SUCCESSO SENZA TEMPO
Ispirata al dramma Le philtre del contemporaneo Eugene Scribe e composta in appena quattordici giorni, l’opera debuttò il 12 maggio 1832 a Milano, riscuotendo un successo tale da meritare oltre trenta repliche consecutive. La ricchezza melodica, la sua miscela di ironia, sentimenti e profondità psicologica, rendono questo capolavoro uno dei più apprezzati nel repertorio ottocentesco, a metà strada tra l’opera buffa italiana, di cui conserva gli aspetti più brillanti, e una sensibilità più tipicamente romantica.

Nemorino, un contadino innamorato della capricciosa Adina, tenta di conquistarla con l’aiuto di un elisir, che si rivela essere semplice vino rosso, vendutogli dal ciarlatano Dulcamara. Dopo equivoci e peripezie, sarà la sincerità dei sentimenti di Nemorino, unita alla gelosia di Adina, a far trionfare l’amore.

REGIA E DIREZIONE D’ORCHESTRA
Daniele Menghini si è diplomato in regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. La sua carriera inizia come attore presso la Scuola di Teatro Mumos di Gastone Moschin e prosegue con il debutto come regista nel 2014 con Bignè, tratto da Čechov, spettacolo che gli vale il Premio Spirito Fringe al Roma Fringe Festival. Tra i suoi successi figurano L’amantide (Premio della Critica, Teatro Sociale di Gualtieri), La Cenerentola per il progetto Opera Education di AsLiCo (2020) e Carmen al Macerata Opera Festival (2023). Ha collaborato con registi di prestigio come Massimo Popolizio, Graham Vick e Robert Wilson, e ha lavorato a produzioni per il Teatro alla Scala e il Teatro Regio di Parma. Menghini si distingue per un approccio innovativo, che unisce tradizione e contemporaneita, e porta ora la sua visione al Teatro Regio di Torino con questa nuova regia.

Fabrizio Maria Carminati è uno dei più apprezzati interpreti del repertorio operistico italiano. Diplomato in pianoforte e direzione d’orchestra, ha iniziato la sua carriera proprio al Regio di Torino, dove ha diretto numerosi titoli d’opera e concerti sinfonici. Direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo (2000-2004) e della Fondazione Arena di Verona (2004-2006), è stato Primo Direttore ospite dell’Opera de Marseille fino al 2015, dove ha diretto acclamate produzioni e concerti sinfonici. Esperto del belcanto e interprete donizettiano di riferimento, ha un repertorio che spazia da Paisiello a Puccini, con incursioni nel ’900 e nella musica contemporanea. Ha diretto in teatri prestigiosi come La Fenice, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival Puccini e l’Opera de Nice. Tra i suoi riconoscimenti, figurano registrazioni discografiche dedicate a Donizetti, Bellini e Giordano, che confermano il suo valore artistico e la sua versatilità.

I PROTAGONISTI
Nei ruoli principali de L’elisir d’amore, brilla un cast d’eccezione: Federica Guida, giovane e talentuoso soprano, interpreta Adina; René Barbera, tenore di fama internazionale, è Nemorino; Paolo Bordogna, celebre per il suo talento comico e vocale, veste i panni di Dulcamara; Davide Luciano, baritono di grande versatilità, dà vita a Belcore; infine, Albina Tonkikh – Artista del Regio Ensemble – arricchisce il cast nel ruolo di Giannetta, completando una squadra di interpreti di altissimo livello.

Nei ruoli dei protagonisti si alternano: Enkeleda Kamani (Adina), Valerio Borgioni (Nemorino), Simone Alberghini (Dulcamara), Lodovico Filippo Ravizza (Belcore). Le scene sono di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi e luci di Gianni Bertoli.

CONFERENZA-CONCERTO
L’elisir d’amore sarà presentato al pubblico mercoledì 22 gennaio alle ore 18nel Foyer del Toro del Teatro Regio nella conferenza-concerto condotta dalla musicologa Liana Püschel. L’incontro prevede esibizioni live; l’ingresso è libero.

PROSSIMO TITOLO IN PROGRAMMA: RIGOLETTO NEL NUOVO ALLESTIMENTO DI LEO MUSCATO
Il Teatro Regio presenta, dal 28 febbraio all’11 marzo 2025, un nuovo allestimento di Rigoletto, uno dei capolavori più intensi e amati di Giuseppe Verdi. La regia è firmata da Leo Muscato, che ha recentemente inaugurato la Stagione del Teatro alla Scala, con il team creativo già vincitore del Premio Abbiati per Agnese di Ferdinando Paer. Sul podio, il maestro Nicola Luisotti, apprezzato interprete del repertorio verdiano. Il baritono George Petean interpreta il ruolo del titolo, affiancato dal tenore Piero Pretti come Duca di Mantova e dal soprano Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Gilda.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 11 dicembre 2024
Immagine di copertina: Elisir d’amore. Foto Roberto Ricci – Teatro Regio Parma

Teatro Regio Torino
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