L’anno di Capitale Europea della Cultura inizierà in febbraio. Eventi transfrontalieri divisi in 4 aree tematiche: Guerra e pace, Creazione del nuovo, Contrabbandieri e Molto verde.
Sta per avere inizio l’anno di GO! Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Entrambe le città nei mesi scorsi si sono preparate attivamente per ospitare gli appassionati della cultura e dell’arte, e nel countdown verso l’8 febbraio, data di inaugurazione ufficiale, il programma di questo straordinario progetto che varca le frontiere è stato presentato a Lubiana lo scorso novembre.
Invece la nomina era stata annunciata già alla fine del 2023 (parole dell’allora Ministro Sangiuliano vedi qui).
La missione della Capitale europea della cultura GO! 2025 è quella di superare i confini, sia fisici che mentali: un auspicio incluso nel claim “GO! Borderless”. Il progetto si focalizza sulle città di Nova Gorica e Gorizia, che presentano diversi background storici e culturali, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione comune e promuovere la convivenza transfrontaliera. Il programma di eventi culturali e artistici è un modo per perseguire questi obiettivi.
GO! 2025 ha già realizzato oltre il 90% delle infrastrutture previste e ne aggiungerà di nuove per un valore transfrontaliero complessivo di oltre 200 milioni €.
L’INAUGURAZIONE TRANSFRONTALIERA
La Cerimonia di apertura si terrà a Nova Gorica e Gorizia l’8 febbraio 2025, in occasione della Festa nazionale della Cultura Slovena, giornata anche che ricorda la scomparsa del poeta sloveno France Prešeren e la nascita del poeta italiano Giuseppe Ungaretti.
La cerimonia si protrarrà per l’intera giornata e si svolgerà in modo dinamico e itinerante. Il corteo transfrontaliero partirà alle ore 9:30 dalla Stazione ferroviaria di Gorizia, sosterà in Piazza Vittoria e si avvicinerà poi alla Stazione ferroviaria di Nova Gorica, dove alle ore 16 avrà luogo la cerimonia ufficiale in Piazza Transalpina/Trg Evrope, e alle 18 la presentazione del programma sul prato antistante il palazzo municipale di Nova Gorica. Seguiranno iniziative di intrattenimento.
La cerimonia di chiusura è prevista nei primissimi giorni del mese di dicembre 2025 con uno scenografico progetto di installazioni luminose nelle due città.
IL PASSAGGIO DI CONSEGNE
La cerimonia di passaggio di consegne fra le attuali Capitali Europee della cultura Bad Ischl, Bodø e Tartu e le future Capitali Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz, si è svolta lo scorso novembre a Bad Ischl, in Austria.
Sempre in novembre si è tenuta un’ulteriore tappa del percorso di avvicinamento a Capitale a Bruxelles, in parallelo al Consiglio dei Ministri della Cultura dell’Unione Europea
ALCUNI DEGLI EVENTI IN PROGRAMMA
Fra gli eventi di spicco per il 2025 che sono già stati annunciati troveremo, fra gli altri, il primo maggio la Marcia per l’Europa, che si svolgerà simultaneamente in diverse città europee divise dal confine.
Poi l’edizione 2025 del festival Gusti di frontiera, per l’occasione Gusti senza frontiere, in programma dal 26 al 28 settembre con eventi sia a Gorizia che sul versante sloveno, fra piaceri gourmet e arte.
LE QUATTRO AREE TEMATICHE
Gli highlights del programma ufficiale sono stati presentati dal responsabile artistico Stojan Pelko: quattro le grandi aree tematiche nelle quali saranno suddivisi gli eventi.
GUERRA E PACE “Non esiste documento di cultura che non sia anche documento di barbarie”, è scritto sulla lapide di Walter Benjamin al confine franco-spagnolo. Fare cultura al confine tra Slovenia e Italia significa addentrarsi in un’area teatro di entrambe le guerre mondiali del XX secolo. Per questo il programma propone innanzitutto un Sentiero della Pace (Walk of peace) in ricordo dei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, e una mostra dedicata ai disegni che l’artista Zoran Mušič portò dal campo di concentramento di Dachau.
Per questo è stata costruita EPIC, la Piattaforma europea per l’interpretazione del XX secolo, la mostra permanente con testimonianze e ricordi degli abitanti dell’area transfrontaliera del Goriziano.
Il 9 maggio avrà luogo la prima del lungometraggio documentario di Anja Medved, all’interno del progetto Ambulanza della memoria e brigate d’archivio, dedicato ai ricordi dei testimoni della Seconda Guerra Mondiale attraverso i loro occhi di bambini e bambine.
Nel mese di agosto L’arte contro il fucile, un progetto che esplora le tracce profonde della Prima Guerra Mondiale con produzioni musicali e teatrali.
CREAZIONE DEL NUOVO Alla fine della Seconda Guerra mondiale, quando il regime jugoslavo dovette costruire una nuova città a est dell’Isonzo, affidò l’incarico all’allievo di Le Corbusier, Edvard Ravnikar. Come si costruisce una città da zero? Ravnikar si dimostrò un visionario con orizzonti europei, nell’era dell’intelligenza artificiale è significativo ritrovare chi ha costruito le fondamenta dell’architettura modernista, dedicandogli un focus speciale.
Così come ritrovare chi ha demolito le strutture cementificate del trattamento psichiatrico, Franco Basaglia, al quale sarà dedicato un vasto omaggio con la circuitazione in varie sedi slovene del mitico “Marco Cavallo”, simbolo dell’abbattimento dei confini e pregiudizi sulla salute mentale.
Il regista teatrale Tomi Janežič firma invece una Dodecalogia che sarà proposta a tappe, docu-fiction transgenerazionale sui legami inaspettati di Nova Gorica con le altre città. E sono in programma dal 31 maggio al 30 giugno la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, dedicata ai creativi under 35, e il 17 luglio l’atteso concerto del virtuoso pianista Alexander Gadjiev in chiave open air, sotto i ponti di Salcano.
CONTRABBANDIERI La parola “contrabbandieri”, familiare a chi vive sul confine, declinata come “trasferimento transfrontaliero” di conoscenze, persone, costumi e altri valori culturali: per esempio danzando sul confine tra corpi e robot come si farà con Corpo senza confini e la MN Dance Company per scoprire i limiti del corpo e la capacità di superare i limiti della vita nella splendida cornice della cava di Salcano.
Oppure raccontando le esperienze di generazioni al confine dal 12 marzo con i Musei di confine, le collezioni museali delle stazioni di Nova Gorica, Pristava (Rafut), la torre di guardia di Vrtojba e il cimitero di Miren.
O ancora proponendo il Festival della Complessità, un ciclo di conferenze con grandi protagonisti, fra gli altri Didier Eribon, Aleksandar Hemon, Miljenko Jergović, Slavoj Žižek. Con Think tank train si griderà sul destino dei migranti moderni (Il mio confine è il tuo confine).
Neppure il sistema solare avrà confini con Postmobilità, da gennaio 2025, una serie di interventi, produzioni e ricerche media-artistiche sul riuso, il traffico e la mobilità sia nello spazio fisico che digitale.
MOLTO VERDE La Capitale Europea della Cultura deve al fiume Isonzo sia il colore verde smeraldo della sua immagine, sia la sua posizione geostrategica “tra le montagne alpine e il mare Adriatico”. Alcune iniziative saranno un riconoscimento a contenuti che guardano alla sostenibilità, con un palinsesto di proposte dal futuro del cibo, con i laboratori e progetti artistici di Jurij Krpan, alla vetrina sulla Biblioteca dei semi della Biblioteca Bevk di Nova Gorica.
E ancora attività sui temi dello spreco e #rifiutizero, una “Sinfonia dei pipistrelli” come esperienza di suono surround al Castello di Rihemberk, un ciclo di conferenze e workshop sul tema della rigenerazione verde a cura dell’architetto Saša Dobričić, e l’Atlante dei frutteti dimenticati a Kojsko, la più grande banca genetica di varietà di frutta antiche dell’area.
M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa Lubiana, 20 novembre 2024
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