Sede CNR: il patrimonio naturale italiano negli scatti di The wild line. Mostra di National Geographic Italia e National Biodiversity Future Center.

Il potere evocativo delle straordinarie immagini esposte in mostra invita i visitatori a riflettere sulla ricchezza e sulla fragilità degli ecosistemi italiani e sull’urgenza di adottare strategie per conservare gli habitat naturali. Dalle piante agli invertebrati, dagli uccelli agli animali acquatici, ad alcuni dei mammiferi più iconici del nostro patrimonio naturalistico, ogni fotografia è il racconto di una specie, del suo comportamento, dei rischi a cui è sottoposta.

Apre al pubblico a Roma, nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la mostra “Il Paese della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano” di National Geographic Italia e National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca italiano sulla biodiversità, in collaborazione con il CNR.  La mostra è visibile dal 20 gennaio al 30 aprile 2025, ingresso gratuito con Prenotazione obbligatoria  (https://booking.rsi.cnr.it/ ).

Il percorso espositivo multimediale presenta in 5 sale, fotografie che descrivono la stupefacente biodiversità italiana e testimoniano l’importanza di preservarla. Una cinquantina di scatti di The Wild Line – il collettivo di fotografi naturalistici composto da Marco Colombo, Bruno D’Amicis e Ugo Mellone – selezionati da National Geographic, raccontano il lato selvaggio del nostro paese, esplorando il legame tra la sua biodiversità, le attività umane e le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Anche grazie alla sua peculiare posizione protesa nel Mediterraneo, alla sua geomorfologia, alla straordinaria diversità di habitat che ospita, e ancora al fatto di trovarsi sulle importanti rotte migratorie di molte specie di uccelli tra l’Africa e il Nord Europa, l’Italia è il paese europeo con la più grande varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche, ma molti non sanno che più del 50% delle specie vegetali e il 30% delle specie animali sono presenti esclusivamente nel nostro paese.

La posizione privilegiata dell’Italia, d’altra parte, la espone però a significativi rischi legati al cambiamento climatico, con l’intera area mediterranea considerata un hotspot. Siccità e desertificazione nelle regioni meridionali, aumento della temperatura del mare e incremento degli eventi meteo estremi sono tutti elementi che possono concorrere ad alterare ecosistemi fragili, spesso già sotto pressione per l’impatto delle attività umane.

Il National Biodiversity Future Center ha identificato nella conservazione della biodiversità vegetale e animale una delle sfide più cruciali per l’Italia e l’intero bacino del Mediterraneo, che ospita ecosistemi gravemente compromessi (oltre il 30%). La protezione degli ecosistemi e delle specie in pericolo è una sfida che riguarda tutti. Fondamentale il coinvolgimento dei cittadini con progetti di citizen science.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa 16 gennaio 2025
Immagine di copertina: Un maschio di volpe rossa © Bruno D’Amicis
Galleria immagini:

https://www.cnr.it/it/evento/19630/il-paese-della-biodiversita-il-patrimonio-naturale-italiano  

IL PAESE DELLA BIODIVERSITÀ.
IL PATRIMONIO NATURALE ITALIANO
20 gennaio – 30 aprile 2025
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Consiglio Nazionale delle Ricerche
Piazzale Aldo Moro, 7 – Roma
Prenotazione visite https://booking.rsi.cnr.it/
https://www.cnr.it/it/sede-centrale