Castello di Thiene: per un solo giorno aprono eccezionalmente stanze da letto e ambienti solitamente chiusi.
La cura del corpo femminile ha sempre avuto un ruolo centrale nelle diverse epoche storiche, influenzata da cultura, religione e progresso scientifico. In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Castello di Thiene, nella pedemontana vicentina, ha voluto organizzare due visite dedicate (ore 10.00 e ore 11.30) alla scoperta dei luoghi custodi dei segreti della bellezza e della cura del corpo delle nobildonne.

Un viaggio tra camere da letto, ambienti solitamente non aperti al pubblico e opere artistiche che consentiranno di scoprire come ogni dettaglio della cura di sé e del modo potesse trasformarsi in un riflesso del prestigio, del potere e dell’influenza delle stesse nobildonne.
A partire dall’igiene, data dal pozzo che forniva alla dimora l’acqua e il “Bagnetto di zia Carolina”, situato nel cortiletto dei sotterranei e databile verosimilmente databile intorno al 1870, che costituisce un esempio di bagno privato esterno, le cui decorazioni con temi giapponesi testimoniano l’influenza nel Veneto dell’arte e delle atmosfere dell’Estremo Oriente.

Nel Camerone del Camino, Giovanni Antonio Fasolo e Giovanni Battista Zelotti, raffigurarono, seppur ispirata in realtà alle dame del 1500, una delle donne più famose e affascinanti della Storia: la regina Cleopatra, simbolo del mito della bellezza nell’antico Egitto capace di coniugare la cura del corpo a quella della mente e dello spirito.
La Sala da Biliardo, che custodisce un’importante collezione di ritratti di membri delle famiglie Porto, Colleoni e Thiene dalla metà del 1500 ai primi anni del XX secolo, permette di soffermarsi su un altro interessante aspetto della bellezza femminile: l’uso astuto del ventaglio, raffinato codice di comunicazione usato soprattutto tra il XVIII e XIX secolo nelle corti europee, per inviare messaggi discreti senza parlare. Simbolo di status e seduzione, soprattutto tra il XVII e XVIII secolo, erano inoltre finti nei, come testimoniato dal quadro della nobildonna presente nel Salotto azzurro.

Non solo la cura del corpo, ma anche l’abbigliamento consentiva alla dama di dimostrare il suo status sociale. La Sala delle Borsette del Castello custodisce una ricca collezione di accessori, bustini e cappelli. Le visita alle camere da letto consente, inoltre, di scoprire altri strumenti di bellezza, come le parrucche utilizzate per conferire volume e lucentezza alla capigliatura. Anche in questo caso non era solo una questione estetica, ma un vero e proprio status symbol che rifletteva la ricchezza e il rango della famiglia. Interessante è anche la presenza di campanelli per chiamare la servitù, un elemento distintivo del lusso e della gestione domestica.
Infine, la cedraia, ora trasformata in roseto, che ci ricorda l’importanza dei profumi e dell’iconografia legata alla rosa, soprattutto nel Rinascimento: non solo fiore decorativo ma risorsa molto apprezzata nella bellezza e nell’igiene personale, capace di unire le sue proprietà estetiche e simboliche all’immagine ideale della donna dell’epoca.
C.S.m.
Fonte: comunicato stampa 27 febbraio 2025
Immagine di copertina: (c) Castello di Thiene. Ritratto di Dama]
Castello di Thiene srl
C.so Garibaldi 2 – 36016 Thiene (Vicenza)
Ingresso 15,00 €
Orario visite: sabato 8 marzo ore 10.00 e ore 11.00
Mobile +39 329 8541962
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