Di Fiorenzo Cariola. Mantova, Palazzo Ducale: saranno esposti nella Camera di Leda tre dipinti del Cinquecento, appena restaurati, donati in ricordo di Ippolito Cazzaniga Donesmondi.
È terminato il restauro di tre dipinti del Cinquecento. I beni culturali, donati nel settembre scorso in ricordo del collezionista mantovano Ippolito Cazzaniga Donesmondi, anche grazie alla mediazione della Galleria Mossini, attualmente fanno parte delle collezioni del Palazzo Ducale di Mantova.

La prima opera è “Cristo davanti a Pilato”, la seconda “Gesù e la Maddalena” entrambi di Teodoro Ghisi, la terza “L’orazione nell’orto”, ambito di Lorenzo Costa. Il restauro è stato affidato alla restauratrice mantovana Emanuela Scaravelli, sotto la direzione della funzionaria restauratrice di Palazzo Ducale Sara Scatragli.
I dipinti restaurati sono stati esposti al pubblico venerdì 28 febbraio 2025 nell’Atrio degli Arcieri. Scatragli ha spiegato le condizioni originarie delle tele, gli interventi effettuati per garantire la loro conservazione e per correggere i restauri pregressi. Si è lavorato a livello strutturale, per la corretta conservazione dei pezzi e a livello estetico, con l’obiettivo di valorizzare l’espressività dei protagonisti raffigurati nelle tele e di ristabilire l’equilibrio cromatico originario.

«Queste tele sono un prezioso dono al Museo – ha sottolineato il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – e integrano le nostre conoscenze della pittura mantovana del secondo Cinquecento, un periodo che si è rivelato di grande interesse e qualità e che meriterebbe di essere consacrato con una mostra. Il Cristo davanti a Pilato è probabilmente anch’esso, come aveva già intuito Renato Berzaghi, di mano di Teodoro Ghisi; inoltre, la teletta sembra essere in qualche relazione con la pala d’altare di Ghisi, dello stesso soggetto, che trovai in Sant’Agostino a Como e che è probabilmente quella che l’artista mantovano dipinse per la Certosa di Pavia. Quanto al Cristo nell’orto degli ulivi, di dimensioni leggermente diverse dalle altre due opere, esso potrebbe spettare proprio a Lorenzo Costa il Giovane, ma è ancora presto per esprimersi. Spero, infine, che questo gesto possa essere d’esempio per altri collezionisti: donare a Palazzo Ducale può essere un atto civico, un modo per ricordare una persona cara, per partecipare alla crescita del Palazzo Ducale, la realtà culturale di Mantova che è patrimonio di tutti».
La studiosa Chiara Perina, in un articolo del 1966 apparso sulla rivista “Civiltà mantovana” presentava due delle tre opere donate nel tentativo di dare un volto ai protagonisti della pittura mantovana del secondo Cinquecento. Eravamo nel pieno del Manierismo, all’epoca ancora poco esplorato. Teodoro Ghisi (1536 ca.-1601) fu un pittore di rilievo nazionale e internazionale: se Costa lavorò a Roma e a Mantova, Ghisi operò anche all’estero: a Seckau, per esempio, in Austria.
La terza opera giunta in dono a Palazzo Ducale è proveniente dalla stessa collezione di Cazzaniga Donesmondi e di sua moglie Lidia Gallico. Raffigura l’Orazione nell’orto ed è poco conosciuta.
L’Occaso ha annunciato che le tre opere saranno esposte prossimamente al pubblico nel percorso della Reggia dei Gonzaga. Si potranno vedere nei Camerini neoclassici, precisamente nella Camera di Leda. È già stato predisposto lo spazio sulle pareti per accoglierle.
Report di Fiorenzo Cariola
28 febbraio 2025
Foto della presentazione: F.C.
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