Palazzo D’Accursio: i calanchi delle argille azzurre nell’arte contemporanea. Mostra itinerante e in connessione con il festival.
Un approfondimento affidato a importanti artiste e artisti italiani e internazionali che hanno vissuto, vivono, o frequentano assiduamente il territorio solcato dalle celebri argille azzurre comprese tra i Comuni di Cesena e Castel San Pietro Terme. Le Collezioni Comunali d’Arte del Settore Musei Civici Bologna accolgono il progetto espositivo itinerante “Azzurro fragile. I calanchi delle argille azzurre nell’arte contemporanea”, dal 15 marzo al 22 giugno 2025.
L’inaugurazione si è svolta in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura nel 2016 con l’obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati.
La mostra, a cura di Matteo Zauli, è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica, Regione Emilia-Romagna, Unione della Romagna Faentina, Comune di Faenza e Museo Carlo Zauli. Partner Museo Carlo Zauli per Azzurro fragileBPER Banca Private Cesare Ponti. Questa è la seconda espressione progettuale della convenzione sottoscritta tra Settore Musei Civici Bologna e Museo Carlo Zauli per la realizzazione di attività di ricerca, artistiche, culturali, didattiche, divulgative, partecipative che possano contribuire alla ricerca, valorizzazione, divulgazione e innovazione della cultura della ceramica e delle arti.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra, articolata in tre sezioni, si apre con un’ampia introduzione documentaristica che fornisce al pubblico informazioni storiche e naturalistiche su questo peculiare territorio, sottolineandone il ruolo svolto nello sviluppo dell’artigianato e dell’arte ceramica fin dall’epoca romana e testimoniando la fascinazione esercitata attraverso contributi filmici e fotografici affidati a Riccardo Calamandrei, Claudio Betti e Gruppo Fotografia Aula 21.
Il percorso di visita prosegue con una sezione storica dove sono esposte xilografie, fotografie e disegni di Francesco Nonni (Faenza, 1885 – ivi, 1976), figura poliedrica di pittore, decoratore, illustratore, incisore, ceramista e xilografo che già dal 1925 più volte aveva scelto i calanchi come teatro delle proprie raffinatissime opere, due opere scultoree di Carlo Zauli (Faenza, 1929 – ivi, 2002), che proprio dai calanchi aveva tratto fortissima ispirazione per l’aspetto materico che caratterizza la sua scultura e tre collage su tavola di Giovanni Pini (Bologna, 1929 – Solarolo, 2020), artista “irregolare della pittura” che si è confrontato con tutte le esperienze artistiche più significative del secolo scorso, dalle Avanguardie Storiche all’Art Brut.
La sezione contemporanea presenta artiste e artisti legati fortemente ai territori delle argille azzurre – per esservi nati o per aver scelto di viverci – con opere in molti casi prodotte appositamente per questo progetto e realizzate con diverse tecniche espressive: Sergia Avveduti, Gaia Carboni, Jacopo Casadei, Marco Ceroni, Silvia Chiarini, Barbara De Ponti, Oscar Dominguez, Filippo Maestroni, Cesare Reggiani, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Juan Esteban Sandoval, Noriko Yamaguchi, Monica Zauli e Italo Zuffi.
Dalla pittura alla fotografia, dal disegno alla scultura e all’installazione, la mostra è un viaggio nei calanchi affidato a molteplici linguaggi, che riflette tutta l’eterogeneità dell’arte contemporanea.
La mostra è corredata da una pubblicazione che riproduce le vedute di allestimento delle opere alle Collezioni Comunali d’Arte, accompagnate dai testi di Eva Degl’Innocenti, Silvia Battistini, Massimo Isola e Matteo Zauli.
IL FESTIVAL IN SETTEMBRE
Azzurro fragile nasce in connessione e rientra nel Festival dei Calanchi e delle Argille Azzurre ideato dal Museo Carlo Zauli e sviluppato insieme al Comune di Faenza.
Giunto alla IV edizione, in programma a settembre 2025, il progetto di turismo culturale e audience development è teso alla creazione di un vero e proprio Parco Culturale e si pone come obiettivo la valorizzazione del vastissimo patrimonio naturale e culturale della zona geografica dei cosiddetti “calanchi delle argille azzurre”, un’area geografica compresa tra i territori di Forlì, Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Castel Bolognese, Imola e Castel San Pietro Terme.
Un territorio che comprende terrazze panoramiche, scorci mozzafiato, argille pregiate, fonti di acqua termale, vigne e coltivazioni pregiate e che è oggetto di innumerevoli storie, narrazioni, leggende.
Un’area che è alla base dell’intera storia della ceramica di tutto questo territorio e che fu d’ispirazione per molti artisti, ed in particolare Carlo Zauli, che a queste terre dedicò tanta parte del suo lavoro artistico. Un’area, dunque, che in pochissimi chilometri quadrati raccoglie meraviglie naturalistiche e culturali, ponendo le basi di un doppio binario che questo progetto vuole percorrere.
C.S.m.
Fonte: comunicato stampa Bologna, 13 marzo 2025
Immagine di copertina: Riccardo Calamandrei.
I calanchi tra storia, arte e natura, 2021. Video, colore, 4’31”
AZZURRO FRAGILE
I CALANCHI DELLE ARGILLE AZZURRE NELL’ARTE CONTEMPORANEA
15 marzo – 22 giugno 2025
Collezioni Comunali d’Arte – Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 6 – 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193998
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