Casa dei tre Oci e Palazzo Diedo: nuove mostre e installazioni site-specific evidenziano il legame tra arte, architettura e ambiente.  

Berggruen Arts & Culture presenta il nuovo programma espositivo nelle sue iconiche sedi a Venezia: una mostra del fotografo Matthias Schaller, opere site-specific dei rinomati artisti Marcantonio Brandolini d’Adda e Piero Golia, e il grande progetto espositivo The next earth, evento collaterale della 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.


MATTHIAS SCHALLER, CONTROFACCIATA
5 aprile – 23 novembre 2025
Casa dei Tre Oci, Fondamenta Zitelle, 43, 30133 Venezia

Presso la storica Casa dei Tre Oci, sede europea del Berggruen Institute, il fotografo tedesco Matthias Schaller presenta Controfacciata,una grande esposizione di opere inedite curata da Mario Codognato. La mostra comprende 28 fotografie, tutte meticolosamente composte, che documentano la progressiva decadenza dei palazzi veneziani storicamente più significativi, tra cui gli edifici che in passato hanno ospitato le famiglie nobili più influenti d’Europa. Il suo lavoro cattura i dettagli intricati di questi spazi tanto magnifici quanto vulnerabili, che devono fronteggiare le minacce dell’innalzamento del livello del mare e del degrado strutturale causato dalla persistente esposizione all’acqua salata.


MARCANTONIO BRANDOLINI D’ADDA, SENZA TITOLO
PIERO GOLIA, UNTITLED (FLOOR)
Dal 5 aprile 2025
Palazzo Diedo, Fondamenta Diedo, Cannaregio 2386, 30121 Venezia

Palazzo Diedo – Berggruen Arts & Culture sabato 5 aprile presenta in anteprima due nuove installazioni site-specific, parte della collezione permanente. Senza titolo di Marcantonio Brandolini d’Adda reimmagina l’ultimo camino rimasto del Palazzo attraverso un’installazione in vetro, che utilizza tessere di cotisso – vetro grezzo lasciato da precedenti fusioni. L’opera evoca il senso di un fuoco vivo attraverso la luce, che gioca sulle superfici irregolari del vetro producendo una miriade di sfumature di colore, dall’arancione, al rosso, al blu. Attraverso quest’opera, Brandolini d’Adda ricrea il calore che un tempo animava la stanza, proiettando nel presente il ricordo del camino acceso.

Accanto a quest’opera, nel grande salone centrale di Palazzo Diedo, l’artista Piero Golia svela la sua installazione Untitled (Floor). Dopo un lungo periodo di sviluppo, durante il quale i visitatori hanno potuto assistere al processo di creazione, Golia utilizza le tecniche tradizionali del terrazzo veneziano per creare un intervento site-specific nel pavimento del Palazzo, che si rivela pienamente solo nell’oscurità, lontano dagli occhi del pubblico. L’opera, carica di ironia, accende nell’osservatore una curiosità che trascende l’esperienza immediata.

THE NEXT EARTH: COMPUTATION, CRISIS, COSMOLOGY
10 maggio – 23 novembre 2025

Palazzo Diedo, Fondamenta Diedo, Cannaregio 2386, 30121 Venezia

Palazzo Diedo ospita anche The Next Earth: Computation, Crisis, Cosmology, un evento collaterale della 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Riunendo due importanti iniziative di ricerca, Planetary sapience di Antikythera e Climate work: un/worlding the planet del Dipartimento di Architettura del MIT, questa mostra affronta le questioni urgenti sul futuro del nostro pianeta e sul ruolo dell’architettura nel plasmarlo. Sviluppata su due piani, The next earth adotta la ricerca di Antikythera per esaminare la Terra come una megastruttura in evoluzione attraverso manufatti storici e installazioni immersive, mostrando al contempo quaranta progetti visionari della facoltà di Architettura del MIT che reimmaginano le pratiche di progettazione sostenibile. Unendo il calcolo planetario e l’architettura incentrata sul clima, The Next Earth: Computation, Crisis, Cosmology sfida i visitatori a riconsiderare l’impatto ambientale e il futuro tecnologico dell’umanità.

C.S.M.
Comunicato stampa 28 marzo 2025

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