A Palazzo Te la mostra che fa dialogare passato e presente. Un percorso scandito da cinquanta nature morte del pittore novecentesco e due filmati della visual artist

Un’artista contemporanea si appropria di un artista storico, innestando nella propria l’opera altrui. “Un messaggio importante da trasmettere” – afferma Stefano Baia Curioni, Presidente del Centro Internazionale d‘Arte e Cultura di Palazzo Te – che aggiunge contenuto al contenuto e suggerisce una diversa angolazione estetica, basata sulla simultaneità. Il pittore Giorgio Morandi (1890-1964) ebbe l’unicità, in vita e dopo la morte, di essere molto amato dai colleghi, i quali spesso si ispirarono alla sua poetica. In quella che Baia Curioni definisce una “rapina gentile”, la visual artist Tacita Dean immerge in un’atmosfera contemplativa la forza creativa dal Maestro del Novecento, facendolo percepire come “vivo nel presente”.

“Giorgio Morandi e Tacita Dean. Semplice come tutta la mia vita” è il titolo della mostra allestita a Palazzo Te a Mantova, fino al 4 giugno 2017, a cura di Massimo Mininni e Augusto Morari. L’itinerario di visita si apre nelle stanze napoleoniche del Palazzo giuliesco dove, accanto a una piccola sezione di lettere e libri, si può entrare nello studiolo del pittore in Via Fondazza a Bologna, riproposto negli scatti fotografici di Luigi Ghirri a grandezza naturale: si vedono una stufa a carbone e una branda ricoperta da un lenzuolo, un cavalletto incrostato di vernice chiara, tavolinetti e mensole stracolmi di barattoli di pittura confusi tra i vasi serviti da modelli. Si passa poi nello spazio delle Fruttiere, seguendo il percorso non antologico scandito dai due filmati realizzati nel 2009 su pellicola da Tacita Dean, che vengono proiettati in dimensioni ridotte, così come piccolo è il formato prediletto da Morandi per le sue tele. “Still life” restituisce le immagini astratte lasciate sui cartoni preparatori dalla pressione della matita e dai basamenti dei soggetti, mentre “Day for Night” si sofferma sugli “indicatori” morandiani, replicandoli. Tacita Dean coglie il significato segreto e intimo delle intuizioni del Maestro, rimanda la disciplinata pervicacia nella scoperta del reale, la serietà concettuale, per poi trovare con lui punti di contatto nei canoni estetici, nella cura riservata al dettaglio formale, nel ruolo protagonistico assegnato alla luce.

Alle pareti delle Fruttiere, spiccano una cinquantina di opere tra disegni, oli, acquerelli, grafiche, molte raramente visibili perché provenienti da collezioni private, altre da importanti Musei, che ricostruiscono la ricerca, incessante e sperimentale, sulla natura morta svolta da Morandi negli anni 1915-1963. Negli oggetti domestici di uso quotidiano, disposti con ordine matematico, con attenzione alla plastica spazialità, alle volumetrie e perfino all’impalpabilità della polvere, la luminosità e le penombre del bianco e nero, cedono dolcemente il passo ai colori pallidi e raffinati, capaci di assorbire la luce e renderla trasparente e indagatrice della materia.

INFORMAZIONI: www.centropalazzote.it

Biglietteria Museo Civico di Palazzo Te: +39 0376 323266

ORARI

Fino a sabato 25 marzo:
lunedì 13.00 – 18.30
da martedì a domenica 9.00 – 18.30 (ultimo ingresso 17.30)

A partire da domenica 26 marzo:
lunedì 13.00 – 19.30
da martedì a domenica 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso 18.30)

INGRESSO

Intero                                           € 12,00
Ridotto                                         € 8,00
Ridotto studenti                          € 4,00

PRENOTAZIONI

Da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 19.00; sabato dalle 9.00 alle 14.00
Call Center 199 199 111 Per l’estero: T +39 041 2719013
Online: www.vivaticket.it

CATALOGO: Skira