Ha trovato il lieto fine la storia del controfagotto rubato dall’Arena dopo il concerto di Ennio Morricone di domenica 19 maggio. La mattina del 29 maggio l’ingombrante e prezioso strumento è stato letteralmente riabbracciato dal legittimo proprietario, il Maestro Alessandro Verrecchia, docente al conservatorio Santa Cecilia a Roma, che ne è tornato in possesso. Tanta la gioia del musicista che, incurante della stampa, si è seduto nella prima sedia disponibile e ha cominciato a soffiare nella punta dell’ancia, per un fuoriprogramma musicale che ha allietato gli uffici del Comando. Proprio qui, infatti, è avvenuta la consegna dello strumento, per mano del Comandante Luigi Altamura.
Il controfagotto era sparito da due giorni, dopo essere stato depositato a fine concerto in uno spazio apposito dell’Arena. Doveva essere riconsegnato la mattina seguente a Roma da una ditta specializzata nel trasporto di strumenti musicali fuori misura, ma nella capitale non è mai arrivato.
Dopo alcune verifiche da parte del professor Verrecchia, è scattata subito la denuncia ai Carabinieri, fino alla svolta di questi giorni, quando lo strumento è stato lasciato davanti all’ufficio oggetti smarrito del Comune, che era chiuso, accompagnato da un biglietto che indicava il nome del proprietario.
Per il professore Verrecchia sono stati i giorni più lunghi della sua vita, in cui ha temuto di perdere il frutto di tanti anni di sacrifici, quelli che gli hanno permesso di mettere da parte i 40 mila euro necessari ad acquistare il proprio controfagotto.
Se questa vicenda può dirsi felicemente conclusa, resta ancora aperto invece un altro fronte. «C’è un’attività di indagine in corso – conferma il Comandante Altamura – perché non è verosimile che uno strumento cosi particolare e ingombrante sparisca per sbaglio. Come non è verosimile che sia stato ritrovato per caso vicino a un cassonetto delle immondizie. Non solo, perché dopo il concerto gli strumenti sono stati depositati in uno spazio che non è accessibile a tutti, se non agli addetti ai lavori. Questi elementi e le immagini delle telecamere ci porteranno presto ad individuare il colpevole».
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Comune Verona