Protagonista indiscusso dell’azione della Serenissima e dei suoi alleati nel Mediterraneo orientale contro l’Impero Ottomano negli ultimi anni di gloria della Serenissima, e prima ancora della resistenza di Candia assediata nell’isola di Creta, Francesco Morosini, Doge e Capitano Generale da Mar, fu il primo a promuovere la propria figura a oggetto di culto.

Figura complessa e soggetta a giudizi alterni da parte dei suoi contemporanei, passato alla storia come grande condottiero ma anche come uomo arrogante e estremamente vanitoso, morì sul campo di battaglia dopo una importante carriera civile e militare e fu celebrato ancora a lungo.
Nato a Venezia nel 1619 da nobile stirpe, a quattrocento anni dalla nascita diverse istituzioni ne celebrano l’avvincente vita. I Musei Civici di Venezia dal 1895 ne custodiscono l’intero patrimonio personale e familiare, proveniente dal palazzo di famiglia in Campo Santo Stefano, del quale una ragionata selezione è stata collocata nel secondo dopoguerra nel Museo Correr nelle “Sale Morosini”, parte del riordinamento del 1952 a cura di Carlo Scarpa.

Nelle sale del Museo Correr dedicate all’esposizione “Francesco Morosini: ultimo eroe della Serenissima tra storia e mito” con oltre duecento pezzi in mostra si dipana la storia personale, politica e militare del Capitano da Mar, Doge e “Peloponnesiaco”. Le citate sale sono due, qui invece il percorso ne riempie dieci, con una parte significativa della intera collezione Morosini custodita dai Musei Civici esposta in un percorso ragionato e coinvolgente.

Dipinti, sculture e stampe che lo ritraggono permettono di conoscere ogni momento della sua vita: forse nessuno nella storia di Venezia può vantare un altrettanto ampia iconografia. Le opere esposte sono però tutte posteriori alla sua nomina a doge, nel 1688, fatta eccezione per il dipinto che lo immortala nel 1669 procuratore di San Marco. Il Doge, che è anche Capitano Generale da Mar, ai paludamenti dorati e alla mozzetta d’ermellino preferisce l’armatura e le vesti rosse, a ricordarne le responsabilità belliche.

La storia della formazione dell’eroe Morosini e delle sue ascendenze e discendenze è narrata dal patrimonio della biblioteca familiare; con volumi utili a preparazione e conduzione della carriera politica e di governo e militare, di filosofia, storia, diritto ma anche geografia, architettura militare, medicina; con i documenti di cronaca dei fatti d’arme, alcuni puntuali altri più elegiaci e celebrativi; con i documenti ufficiali che dei Morosini testimoniano carriera e onorificenze.
Accanto a volumi e documenti, i cimeli simbolo del potere militare e politico e gli effetti personali concorrono alla narrazione di un uomo orgoglioso, egocentrico, vanitoso, ma dotato di solido senso dello stato e dell’onore, temerario e abile stratega e diplomatico. Con una curiosità: la piccola mummia della sua amata gatta.
Morosini fu poi collezionista, e cercò di comporre un “museo” nel palazzo allora dimora di famiglia, con tra le altre cose una serie di 48 tele che illustrano in sequenza le gesta di guerra del Peloponnesiaco, una nutrita e variegata armeria con le armi sottratte agli ottomani, strumenti musicali, statue di imitazione classica e sculture antiche greco-romane originali.

A 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini molte istituzioni veneziane hanno voluto non solo celebrarne la figura ma anche illustrarne e studiarne la personalità, le vicende che lo hanno visto protagonista e il contesto storico nel quale ha vissuto come capitano generale da mar, doge e uomo del Settecento veneziano. Alla definizione delle celebrazioni ha proceduto un Comitato Organizzatore appositamente costituito formato da rappresentanti di: Fondazione Musei Civici; Archivio di Stato di Venezia; Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza; Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”; Museo Storico Navale e Scuola Navale Militare; Fondazione Giorgio Cini; Fondazione Querini Stampalia; Biblioteca Marciana; Istituto Ellenico di studi bizantini e postbizantini; Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti; Istituto Italiano dei Castelli – sez.Veneto; Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia; Comitato francese per la salvaguardia di Venezia.

C.S.
Fonte: Unità Stampa Fondazione Musei Civici di Venezia

FRANCESCO MOROSINI, ultimo eroe della Serenissima tra storia e mito
28 giugno 2019 – 6 gennaio 2020

Museo Correr
San Marco 52, 30124 Venezia
T +39 041 2405211
E info@fmcvenezia.it
Ingresso per il pubblico: Piazza San Marco, Ala Napoleonica, Scalone monumentale

www.visitmuve.it