Torna, per il quinto anno, Trame Sonore – Mantova Chamber Music Festival
Per cinque giorni, quattrocento musicisti impegnati in centottanta brevi concerti, ininterrottamente da mattina a notte, nei più bei luoghi storici della città dei Gonzaga
“La città risuona”. Lo slogan scelto per la quinta edizione di Trame Sonore Mantova Chamber Music Festival, che si svolge dal 31 maggio al 4 giugno 2017, evidenzia uno dei punti cardine del meeting internazionale di musicisti e addetti ai lavori. Il format, un progetto di sperimentazione divulgativa, è anche noto come “musica in jeans” per la sua vocazione anticonvenzionale, scevra da paludamenti formali. A Mantova, la musica da camera rifugge dalle regole del business che l’hanno snaturata in auditorium faraonici, per tornare alla dimensione acustica raccolta che le è propria, mettendo a stretto contatto esecutori con ascoltatori in spazi piccoli e intessendo un dialogo tangibile con le bellezze storiche e architettoniche della Città dei Gonzaga.
I numeri sono eloquenti: 5 giorni, 400 musicisti da tutto il mondo impegnati in 180 eventi tra incontri e concerti, di breve durata, che si susseguono ininterrottamente dal mattino fino a notte inoltrata. Il cuore pulsante è Palazzo Ducale, la Reggia dei Gonzaga attraverso le cui stanze si può passeggiare seguendo scie sonore o visive. La musica dilaga pure nel Palazzo Te capolavoro di Giulio Romano, al Teatro Bibiena dove si esibì Mozart giovinetto, nella dimora nobile della Contessa D’Arco, nella romanica Rotonda di San Lorenzo accanto al medievale Palazzo della Ragione, nella basilica palatina di Santa Barbara con l’organo cinquecentesco. Sono interessati lo storico Palazzo Castiglioni, la Biblioteca Teresiana, il Museo Archeologico dove sono conservati gli scheletri neolitici degli Amanti di Valdaro e le Piazze del centro storico.
Novantacinque sono le pagine del vademecum, fitto di musicisti che ambiscono a partecipare a questo straordinario crocevia di esperienze, e che, un volta terminato il proprio concerto, si fermano per ascoltare i colleghi, unendosi alla folla di spettatori. Accadde così due edizioni fa, quando un gentile signore dai capelli bianchi, di nome Alfred Brendel, si sedette a sorpresa tra il pubblico. Il celeberrimo pianista è Guest of Honor in “questo straordinario Festival che unisce una grande originalità di concezione alla varietà di programma, spaziando dai capolavori più amati a un repertorio più inconsueto, con intreccio che prende per mano verso percorsi sempre attraenti … Mi piacerebbe poter ascoltare tutto: e voi, assaporate al massimo la fortuna di avere così vicino la gioia di tenere tutto questo a portata di udito, di vista, di memoria”.
Il programma caleidoscopico, per la direzione artistica di Carlo Fabiano, esordisce con l’Orchestra da Camera di Mantova fusa con la Simon Bolivar Sinfonietta, espressione europea di El Sistema di Abreu, che ha scelto Trame Sonore per il proprio debutto internazionale. A dirigere l’ensemble di un’ottantina di strumentisti, Umberto Benedetti Michelangeli. A precederli, dopo i saluti delle autorità, il trio formato dalla violinista Nurit Stark, la violista Danusha Waskiewicz e la violoncellista Monika Leskovar. A concludere la cinque-giorni il concerto, con risottata di rito, che vede protagonista al pianoforte Alexander Lonquich, da sempre generoso e infaticabile Artist in Residence. Nel mezzo, un lungo elenco di nomi noti e meno noti, di star internazionali quali Tai Murray, Quartetto di Cremona, Vladimir Mendelssohn, Cédric Pescia, Antonio Ballista, Bruno Canino, Giovanni Gnocchi, Quatuor Hermès, Trio Gaspard, Ezio Bosso, Ensemble Zefiro, Quatuor Zaide, Dora Schwarzberg, Gabriele Carcano, Pietro De Maria e molti, molti altri.
Significativa la partecipazione di orchestre ospiti, come l’esperienza residenziale della Theresia Youth Orchestra, e di cori tra i quali il londinese Vox Musica e il giapponese Monteverdi Choir Kyoto. Infatti questo è l’anno in cui ricorrono i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, che a Mantova operò alla Corte dei Gonzaga, abitò, prese moglie ed ebbe due figli. A lui è dedicata una delle sezioni tematiche, Focus on Monteverdi, cui si affiancano Wunder Kammer, musica del nostro tempo, con le presenze di Mauro Montalbetti e Andrea Rebaudengo; Casa Mozart, dedicata al genio salisburghese; ‘Round Midnight & Solo, più elisir della buonanotte da sorseggiare all’uscita. Ancora Caffè con…, conversazioni con musicisti quali lo stesso Brendel o il compositore Carlo Boccadoro e i musicologi Sandro Cappelletto, Angelo Foletto, Giovanni Bietti; Camera con svista, musica da camera non classica, dal jazz alla contemporanea, alla musica di confine; Kids, campus dedicato ai bambini.
La distanze si coprono con piccole passeggiate, mentre sono attivi due Music Bus gratuiti che collegano il centro storico e Palazzo Ducale con Palazzo Te.
Maria Luisa Abate
Programma dettagliato e video di presentazione su: www.mantovachamber.com
Per informazioni: Orchestra da Camera di Mantova
tel. +39 0376 360476,
Pass e biglietti: boxoffice@mantovachamber.com