Chi siamo

Tutti i collaboratori di DeArtes attualmente prestano la propria opera in forma volontaria e gratuita, motivati dalla convinzione che l’amore per la cultura vada divulgato e che le arti debbano essere accessibili a chiunque.


DIRETTORE RESPONSABILE
GIOVANNI TELÒ

Laurea in Scienze politiche (con indirizzo storico-politico) all’Università degli studi di Milano.
Studi teologici alla Pontificia Università “Seraphicum” (Roma) e all’Istituto teologico del Seminario vescovile (MN).
Collaboratore dell’Istituto mantovano di Storia contemporanea.
Membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo (MN).
Iscritto all’Associazione italiana dei professori di Storia della Chiesa.
Autore, dal 1987 a oggi, di numerose pubblicazioni editoriali, inerenti principalmente la storia mantovana.
Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti (Lombardia) dal 1978. Tessera iscrizione N. 42432.


GLI ESPERTI – AMICI DI DE ARTES
(in ordine alfabetico)

LORENZO CIPRIANI

Nato a Milano, ha iniziato gli studi musicali all’età di sette anni. Studente di pianoforte, organo e clavicembalo, ha conseguito il diploma in ciascuna di queste discipline presso il Conservatorio Statale “G. Verdi” di Milano. Attratto dalla composizione fin da giovanissimo, si è iscritto alla classe di Franco Donatoni. Ha studiato organo a Vienna presso la Musikhochshule con R. Sholz e clavicembalo al Konservatorium con M. Mauriello. Contemporaneamente ha proseguito gli studi di composizione nella classe di N. Castiglioni e conseguito il diploma presso il Conservatorio di Milano. Dopo la laurea, ha frequentato l’Università di Bologna, beneficiando dell’insegnamento di F.-A. Gallo, L. Bianconi, U. Eco e ha conseguito il Master in “Arte e Musicologia” discutendo una tesi sulla musica di G. Ligeti con F. Donatoni. Per migliorare le sue competenze ha frequentato diversi corsi internazionali (a Lanciano, Montreux, Søro, ecc.).

Da allora Lorenzo Cipriani ha intrapreso la carriera di insegnante, direttore artistico, concertista, direttore d’orchestra e compositore. Dopo aver insegnato organo e composizione nei conservatori nazionali di Venezia, Ferrara, Mantova e Brescia, ha assunto la cattedra di pianoforte al conservatorio di Quimper. Ha tenuto numerosi concerti in Francia, Italia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Spagna, Finlandia, nonché negli Stati Uniti e in Giappone (un concerto è stato dedicato alle sue opere alla Tsuda Hall di Tokyo). Dirige ensemble strumentali, cori e tiene conferenze. Effettua registrazioni per RSTI (Svizzera), ABC TV (Giappone) e per varie emittenti radiofoniche e televisive. Come compositore pubblica le sue opere con Rugginenti, Pongo, Sedimus, Jonaphil, Carrara, Lafitan. Molte le registrazioni su CD realizzate in particolare in Francia, Giappone, Brasile. La maggior parte delle sue opere può essere consultata presso la Biblioteca Božidar-Kantušer di Parigi. Il brano Blackouts è stato scelto per il concorso di sassofono al CNSM di Parigi nel 1998.

È professore presso i conservatori Montesson e XVIIe di Parigi, insegna anche in corsi internazionali (Francia, Svizzera, Italia, ecc.). Dal 1990 ricopre l’incarico di maestro del coro e organista presso la chiesa Notre-Dame de Compassion a Parigi. Dirige la collana di musica antica “Barocchia” presso la casa editrice Lafitan. Nel 1999 fonda l’ensemble “Harmoniche Demonstrationi” e dirige diversi ensemble vocali e strumentali a Parigi, anche presso il Centro Culturale Italiano. È direttore artistico di un festival in Francia e maestro di corsi di coro e orchestra. Dal 2011 insegna presso il Centro Internazionali di Studi Italiani dell’Università di Genova. Lingue parlate: italiano, spagnolo, inglese, tedesco di base e giapponese. Lingue e culture studiate: latino (7 anni) e greco (5 anni). Discipline insegnate: canto corale, organo, pianoforte, clavicembalo, scrittura, lettura a prima vista, formazione musicale (anche per ballerini), storia della musica.


SALVATORE SPANO’

Salvatore Spanò, nato a Marsala (Sicilia), si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo sotto la guida di Antonio Fortunato e si è perfezionato in seguito con Luigi Mostacci, Maria Curcio, Aldo Ciccolini e Boris Petrushansky.

Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali (tra i quali il “M. Canals” di Barcellona in Spagna, il “Città di Catanzaro”, il “Città di Senigallia, e il Concorso Internazionale di Pretoria in Sudafrica), si è esibito come solista e con orchestra in varie città italiane e ha svolto tournée in Giappone, U.S.A., Australia, Sudafrica, Russia, Francia, Spagna, Grecia, Bulgaria, Inghilterra, Olanda, Germania, Israele, Croazia, Svezia, Lettonia, Danimarca, riscuotendo sempre grande consenso di pubblico e di critica.

Ha collaborato con artisti del calibro di Luis Alva, Paolo Montarsolo, Eléna Obratzova e Nicola Martinucci.
È stato ospite in diverse trasmissioni televisive e ha registrato per la RAI, la RTVE (Radio Television Espanol), Radio Zagabria, Radio Capodistria e ha registrato un LP per la Empire Master Sound di Bruxelles e un CD per la Sipario Dischi di Milano.

Tiene regolarmente corsi di perfezionamento pianistico in Giappone, Cina, Spagna, Grecia, Danimarca, Polonia, Croazia e negli USA ed è stato invitato a far parte delle giurie in importanti concorsi pianistici internazionali come Madrid, Ankara, Darmstadt, Andorra, Oporto, Lamezia Terme, Grosseto, Barletta e molti altri.

Attualmente insegna pianoforte principale al conservatorio “L. Campiani” di Mantova, di cui è stato direttore dal 2013 al 2019.

AUTORI CRITICI E COLLABORATORI
(in ordine alfabetico)

MARIA LUISA ABATE

Nata a Bologna troppi anni fa, vivo fin dall’infanzia a Mantova, coabitando con un numero variabile di gatti. Mangio quantitativi letali di cioccolata, sono alta un metro e un tappo, mi pettino come un tumbleweed, sono single per scelta (altrui) e vado fiera del mio caratteraccio. In altri tempi sarei finita sul rogo come strega. Precauzionalmente rifiuto eventuali inviti a barbecue.

L’adolescenza buttata tra qualche strimpellamento al pianoforte, poche medaglietta di latta per pattinaggio e ginnastica, la conduzione in una radio privata e anni fruttuosi come correttrice di bozze per libri in materia giuridica. Ero ancora in età da asilo quando i miei genitori mi portarono a vedere Madama Butterfly. Sarò eternamente grata loro che non fosse una versione idiota per bimbi, ma un’opera vera in un teatro vero. Fu amore a prima vista, infatuazione, passione viscerale. Sempre resterò una ultras pucciniana. Puccini forever.  

Poi venne l’opera vissuta dietro le quinte e qualche esperienza di prosa, come aiuto regista o direttore di scena e poche regie. Sono stata ghost writer per registi di labile inventiva e scarsa grammatica. Organizzo spettacoli, sia nella parte artistica che in quella burocratica nella quale sguazzo con felicità preoccupante per la sanità mentale. Per un breve periodo sono stata direttore artistico per una fondazione veronese.
Per lo più poltrisco nei velluti delle platee: scrivo recensioni con umiltà e rispetto verso gli artisti e trovo odiosa, pretenziosa, vanagloriosa, risibilmente autoincensante la definizione di “critico”.

Collaboro da tempo immemore con La Cittadella, giornale mantovano abbinato ad Avvenire, e ho collaborato per diversi anni con Teatro.it. Dal 2017, spinta da un amico di vecchia data, mi sono buttata come una lumaca nella birra nell’avventura di DeArtes, di cui per insondabile destino ho infine assunto la proprietà: un sogno, un miraggio, una pista di pattinaggio cosparsa di olio. Non solo un giornale ma un’utopia. La speranza di farcela cercando di sfatare ciò che canta Turandot: “Sì, la speranza che delude sempre”. Avanti tutta, con autoironia e con la delicatezza di un panzer. 


BARBARA BARONI

Barbara Baroni è nata nel 1970 a Mantova. Ha conseguito la Maturità classica, di pianoforte e composizione, studiando nei Conservatori di Mantova e di Milano. Laurea cum laude in Filosofia all’Università Cattolica di Milano. Ha seguito un Master di György Ligeti. Ha conseguito l’esame di libera docenza in Estetica presso l’Università di Udine. Ha pubblicato la tesi La poetica musicale wagneriana, il saggio Echi medioevali nel dramma wagneriano e altri articoli sul tema. Ha pubblicato due libri di poesie Sogni del tempo (Albatros, 2003) verso libero e Stelle marine con uso del metro (Aletti Editore 2018).

Le poesie sono incentrate sulla natura madre e matrigna, sul pessimismo leopardiano, sul tema del tempo e della caducità della vita, con un influsso della filosofia e della religione, alcune sono descrittive di magnifici paesaggi che hanno fatto breccia nell’animo dell’autrice (Isola d’Elba). I poeti preferiti sono: Foscolo, Leopardi, Montale e Ungaretti, ma anche Carducci e Pascoli e poi l’Odissea unita alla Bibbia. Ha collaborato da vent’anni a La Nuova Cronaca di Mantova, fin dal 2003 è volontaria di Rete180. Si interessa di Poesia e Letteratura anche nelle ultime trasmissioni radiofoniche.


CARLO BENATTI

Nato a Mantova, si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” della stessa città in Pianoforte, Organo, Canto Gregoriano e Composizione Organistica, Musica Corale e Direzione di Coro, Musica Vocale da Camera per il repertorio liederistico al pianoforte.  Si è perfezionato alla scuola Diocesana di Brescia, all’Accademia Ambrosiana di Musica da Camera di Milano, all’Accademia Chigiana di Siena, alla Scuola “Hugo Wolf” di Acquasparta, a Monaco di Baviera, a Monza.  Ha tenuto concerti, in particolare in qualità di organista ma anche nella veste di pianista, direttore di coro e componente d’orchestra, in Italia, Francia, Germania, Lettonia, Spagna, Austria, Polonia, Croazia, USA e Russia e svolge tutt’oggi intensa attività concertistica.

Ha al suo attivo pubblicazioni edite dalle note case editrici musicali Bardon Enterprises, Carrara ed Eridania. Ha realizzato diverse incisioni discografiche, alcune delle quali in prima registrazione mondiale, in qualità di organista e pianista, per le note case Bongiovanni di Bologna, La Bottega Discantica di Milano, la casa discografica BAM e Rainbow. Il CD “Mater Dulcissima” con musiche sacre per voce (con il basso Frano Lufi) e organo è stato dedicato agli operatori sanitari che con sacrificio e dedizione hanno operato nell’emergenza del COVID-19. Si occupa della valorizzazione del patrimonio musicale mantovano ed è stato direttore artistico della rassegna “Organi Storici Mantovani” e collaboratore nella rassegna “Ottobre Organistico” di Mantova. E’ stato inoltre membro dell’Associazione Culturale “Amici del Conservatorio” Lucio Campiani di Mantova.

Ha collaborato e collabora, in qualità di pianista, alle Masterclass estive di Como per flautisti tenute dal M° Luca Truffelli e con l’associazione “Suoni d’Autore” a Bedonia (PR). Pianista accompagnatore ai Concorsi “Ismaele Voltolini” di Buscoldo (MN) e “Toti Dal Monte” di Treviso. Partecipa, in qualità di pianista, al SIMC Festival (Società Italiana Musica Contemporanea) eseguendo in prima assoluta brani per pianoforte e voce e pianoforte solo. Fa parte dell’ensemble strumentale “Manto Quartet” (flauto, clarinetto, fagotto e pianoforte) e ha fondato il “MusikFestPianoDuo” con la pianista M° Anna Caporaso riscoprendo autori meno conosciuti delle letteratura per pianoforte a quattro mani.  E’ docente di “Pratica dell’accompagnamento per pianisti e maestri collaboratori” presso il Conservatorio “E. Dall’Abaco“ di Verona, dove ha svolto anche l’attività di  pianista accompagnatore nelle classi di canto.




FIORENZO CARIOLA

Giornalista pubblicista in pensione. Nato nel 1958 a San Giorgio di Mantova, è laureato in Scienze Politiche a Bologna con 110 e lode. Ha conoscenza di base di tre lingue, oltre all’italiano: inglese, francese e russo. Nel 1985 ha intrapreso la carriera giornalistica scrivendo per due importanti testate nazionali, occupandosi dapprima dell’area lombardo-milanese, poi di cronaca nera. Ha organizzato due corsi per diventare giornalisti. Dal 1986 al 1999 è stato responsabile dell’ufficio stampa di alcuni partiti politici mantovani. Ha collaborato con una emittente radiofonica per circa 15 anni dal 1985 al 1999. Dal marzo del 1999 ha iniziato la collaborazione con il Comune di Mantova seguendo l’ufficio stampa, prima come cococo, poi dal 2005 come dipendente dell’ente, fino al 31 gennaio 2025.


VINCENT CIPRIANI

Nato a Parigi nel 2003, da un padre italiano e una madre ungherese, entrambi musicisti, Vincent Cipriani è stato immerso nel mondo artistico sin dalla sua infanzia.
Durante gli studi al Lycée Condorcet di Parigi, è stato capo redattore e direttore di pubblicazione di due giornali studenteschi: Noir sur Blanc, giornale letterario e artistico fondato da Marcel Proust, e Le Condorcéen, giornale di attualità, che
ha ricevuto per due anni consecutivi il primo premio accademico al concorso Mediatiks sotto la sua direzione.
Dopo la maturità, ha cominciato il percorso molto impegnativo di Classe Preparatorie alle Grandi Scuole presso il prestigiosissimo Lycée Henri IV di Parigi, dopodiché ha integrato il Master di Storia Trasnazionale dell’École Normale Supérieure de la rue d’Ulm.
In parallelo ai suoi studi di Storia, Vincent svolge un’attività di drammaturgo e regista di teatro e opere liriche. Ha creato La Serva Padrona di Pergolesi, Bastien und Bastienne di Mozart, Le 66 di Offenbach, e Faim de Mots, opera teatrale da lui scritta.

Né à Paris en 2003, d’un père italien et d’une mère hongroise, tous deux musiciens, Vincent Cipriani a été plongé dans le monde artistique dès son enfance. Lors de ses études au lycée Condorcet de Paris, il a été rédacteur en chef et directeur de publication de deux journaux lycéens : Noir sur Blanc, journal littéraire et artistique fondé par Marcel Proust, et Le Condorcéen, journal d’actualités ayant remporté deux fois le premier prix académique au concours Médiatiks sous sa direction. Après le baccalauréat, il entre en
Classe Préparatoire aux Grandes Écoles au lycée Henri IV, à la suite de quoi il intègre le Master d’Histoire Transnationale à l’École Normale Supérieure de la rue d’Ulm.
Parallèlement à ses études d’Histoire, Vincent mène une activité de dramaturge et metteur en scène de théâtre et d’opéra, créant notamment La Serva Padrona de Pergolesi, Bastien und Bastienne de Mozart, Le 66 d’Offenbach, ainsi que Faim de Mots, une pièce originale.


MARIA FLEURENT

Mantovana di adozione, ha lavorato in passato in palcoscenico, collaborando all’organizzazione e alla messa in scena di spettacoli: dall’opera ai musical, da concerti di musica classica a serate di intrattenimento. Ama i gatti e vive libera e randagia come loro. Collabora fin dal primo anno con DeArtes, svolgendo prevalentemente compiti redazionali in smart working.



NADIA GIORI
Nata in provincia di Brescia nel 1992 e veronese d’adozione, dopo il diploma in liceo linguistico ha proseguito il suo percorso accademico con una laurea triennale in Beni Culturali e una magistrale in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Verona.

Dopo la laurea, ha collaborato con il Centro Studi Rossana Bossaglia, contribuendo alla redazione di alcune schede di catalogo per la pubblicazione “Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia 1680-1830”, edita da Grafo Edizioni nel 2020.

Ha lavorato nel settore della progettazione e organizzazione di eventi culturali di vario genere per una fondazione veronese, un’esperienza che le ha consentito di approfondire ulteriormente la sua passione per ogni forma di arte.
Attualmente insegna lettere presso la scuola secondaria, dove condivide con i suoi studenti l’amore per la conoscenza e la cultura.

Nel tempo libero, nutre una grande passione per i viaggi e le mostre, immergendosi in nuove culture e scoprendo luoghi e opere che raccontano storie uniche. Sempre curiosa, ama esplorare il mondo e cogliere ogni bellezza, che sia un angolo nascosto di una città o un’opera d’arte.


OLIVIER HORN 

Francese nato a Parigi, sono da sempre un amante dell’Italia. 
Tuttavia, è verso la Cina che mi sono diretto dopo aver studiato lettere alla Sorbona, per insegnare francese all’Università di Pechino. Dopo aver trascorso due anni lì, in un periodo in cui la Cina si stava appena riprendendo dal catastrofico evento della rivoluzione culturale e iniziava a modernizzarsi, sono tornato a Parigi per seguire corsi di canto e sognando anche progetti cinematografici.

Quando ho capito che non sarei mai diventato un cantante d’opera, mi sono lanciato nella realizzazione di un primo film in Cina: “Cheng Tcheng”, un documentario per il canale franco-tedesco Arte, che racconta il viaggio di un poeta, linguista e rivoluzionario cinese incontrato durante i miei anni a Pechino, attraverso la Cina e la storia del XX secolo.

Il successo di questo film mi ha permesso di farne un altro, poi un altro ancora, e così via per trent’anni, senza alcuna idea di carriera, solo spinto dal desiderio di raccontare storie vere e di immergermi ogni volta in nuovi universi con delle persone le cui vite e il cui lavoro mi sembravano straordinari.
Fare film mi ha anche permesso di avvicinarmi alla mia altra passione, la musica, attraverso il ritratto di grandi artisti (il compositore e maestro Manuel Rosenthal, la diva Jessye Norman…) o la restituzione di opere che ho sempre amato (Pelléas et Mélisande, Madame Butterfly).

Ho avuto la fortuna di affrontare ambiti vari (arte e musica, storia e politica, archeologia e medicina) in film per la televisione ma anche per musei e fondazioni culturali.
Da ormai tre anni e mezzo, vivo in Italia, a Torino, con la mia famiglia.


ALESSANDRA PEDERZOLI

Bolognese classe 1979. Si laurea nel 2004 in “Scienze della comunicazione” con una tesi sul giornalismo on line. Insegnante di scuola primaria per passione, formatrice per insegnanti sulla didattica attraverso l’uso degli albi illustrati. È giornalista pubblicista regolarmente iscritta all’Albo dal 2008.

Si occupa di scrittura in diversi ambiti. Ha condotto laboratori di scrittura creativa con sismologi e pazienti psichiatrici durante i quali ha curato la raccolta di racconti “Terremoto Dentro” Narcissus editore. Ha curato diverse pubblicazioni tra cui “Una vita Imprudente” Edizioni Erickson; ha seguito per diversi anni le rubriche di cinema, televisione e nuovi media per la rivista “HP Accaparlante” edizioni Erickson (attualmente edita da La Meridiana).

Ha fatto la maestra in diretta negli anni 2020 e 2021 nel programma “La Banda dei FuoriClasse” Rai Gulp. Attualmente scrive per ragazzi; prossima la pubblicazione dell’albo illustrato “Puah! Il mio naso è una caverna”, Giunti editore e segue progetti per ragazzi in via di sviluppo.

Ama vagare per mostre, teatri e sale cinematografiche per vedere la vita anche con gli occhi di altri, ama girare con il naso all’insù a scoprire il mondo e le sue bellezze.

Vive con un compagno meraviglioso e quattro giovani adolescenti che la tengono sempre in movimento, nella campagna nebbiosa e magica della bassa bolognese, all’incrocio delle province di Bologna, Modena e Ferrara.

LORENZO QUAGLIA

Nato a Verona, dopo gli studi in pianoforte, si è laureato all’Università di Verona, facoltà di Scienze della Comunicazione. Ha fondato un blog, rimasto attivo per diversi anni, dedicato in special modo al settore operistico, per il quale ha intervistato numerose star del Belcanto e scritto recensioni di spettacoli d’opera.

DIEGO TRIPODI

Nato a Roma nel 1993 è pianista e compositore. Si è formato presso i conservatori di Messina e Bologna, dove ha compiuto i percorsi di studio con il massimo dei voti. Ha approfondito la composizione nei corsi di Giorgio Colombo Taccani e presso la Accademia Chigiana di Siena con Salvatore Sciarrino.

Coltiva dalla più giovane età la passione divulgativa e ha tenuto incontri di storia della musica e presentato concerti, fra gli altri, presso il Museo e Biblioteca della Musica di Bologna e per la rassegna Exitime di FontanaMIX Ensemble sempre a Bologna.

Ha imparato le tecniche del giornalismo sotto la guida del critico Massimo Marino ed è ideatore e conduttore assieme a Bernardo Lo Sterzo di A Note Spiegate, programma radiofonico di brevi guide all’ascolto per Cultura Emilia Romagna, portale della Regione Emilia Romagna.

È socio fondatore e presidente della associazione In.Nova Fert, impegnata nella valorizzazione e diffusione della musica contemporanea, nonché membro dell’omonimo collettivo di composizione, con cui, nel settembre 2020, partecipa alla Biennale Musica di Venezia con il docu-concerto Sette Canzoni per Bruno. 
Da anni porta avanti l’esperienza didattica come docente di pianoforte e nelle scuole.